Ecolandia e Parco Nazionale d’Aspromonte insieme per il Parco SuperAbile

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da parcoecolandia.it

Il forte Gullì, cuore monumentale del Parco Ecolandia, ha ospitato il primo workshop tematico per “La finestra sul Geoparco”, organizzato per condividere con i rappresentanti delle associazioni gli obiettivi del progetto di valorizzazione del geosito candidato Unesco.

L’iniziativa della Finestra sul Geoparco è la prima di tre azioni previste dal progetto “Ecolandia Parco Superabile” – insieme al percorso “Laudato si” ed al progetto di rilocalizzazione e riuso di un bene confiscato – cofinanziato da Fondazione con il sud, Fondazione Vismara, Ente Parco Nazionale d’Aspromonte, Fondazione Carical, con il patrocinio della Città Metropolitanta di Reggio Calabria e la collaborazione scientifica dell’Università Mediterranea, in particolare dai professori Franco Prampolini e Francesco Bagnato per i temi dell’accessibilità ai luoghi e alle strutture.
Questa iniziativa, in particolare, vuole sostenere la candidatura dell’Aspromonte a patrimonio dell’umanità, cosicché la “finestra sul Geoparco” rappresenta un ponte virtuale fra due realtà di promozione e tutela ambientale complementari e contigue intenzionate ad affermarsi sempre più nel prossimo futuro.

In una sala dello storico fortino risalente alla fine dell’800 sarà realizzato un sistema informativo multicanale composto da modelli tattili, mappe, prodotti di realtà aumentata, video, per consentire la fruizione a distanza dei geositi più rappresentativi dell’Aspromonte.

Il progetto, finanziato dal Pna e collocato nel parco sito ad Arghillà, è stato condiviso con i rappresentanti dell’associazionismo verde e con quanti hanno a cuore i temi dell’inclusione sociale e dello sviluppo turistico in chiave culturale dell’estrema propaggine calabrese.

La città metropolitana, partner dell’iniziativa, “vede con favore la realizzazione di questa nuova opportunità di condivisione a distanza dei tesori geologici custoditi nel cuore della nostra montagna”. Così si è espresso l’assessore alle politiche comunitarie Giuseppe Marino.

Per il vicepresidente dell’Ente Parco Domenico Creazzo l’iniziativa concorrerà ad avvicinare i visitatori di Ecolandia al patrimonio presente nel perimetro del grande parco montano nell’intento di concorrere a destagionalizzare i flussi turistici già adesso in crescita.

La volontà di condividere la progettazione dell’impianto pilota – che si auspica possa essere replicato anche in altri luoghi del parco – con le associazioni e i portatori di interesse, è alla base della “strategia SuperAbile” che guida le linee di sviluppo di Ecolandia anche grazie al sostegno di Fondazione con il sud come ha spiegato il presidente del Consorzio Ecolandia, Tonino Perna, che ha sottolineato l’importanza di questo accordo che rafforza l’offerta didattica congiunta per le scuole, data la complementarietà dei due parchi.

Il direttore generale del Pna Sergio Tralongo ha sottolineato la medesima volontà promozionale dei due enti per far sì che gli spazi da loro tutelati siano realmente e correttamente apprezzati e fruiti sia in modalità reale che virtuale.

Per il suo omologo di Ecolandia, Piero Milasi la finestra sul Geoparco è la prosecuzione di un percorso ben più articolato che ha coinvolto nella crescita del parco urbano diverse fondazioni sociali come la Carical e la Vismara.

Sabrina Santagati ha ripercorso le tappe della candidatura dell’Aspromonte Geopark a diventare sito tutelato dall’Organizzazione delle Nazioni Unite con sede a Parigi. Manca poco e anche questa finestra potrà dare sostegno a un obiettivo che deve essere di tutte le comunità che vivono nell’immenso spazio naturale.

Da ultimo il progettista Santo Marra ha spiegato quali saranno i prossimi passi: “le associazioni e quanti desiderino partecipare a questa attività saranno contattati dalla rete Pronexus che per Ecolandia sta seguendo gli sviluppi del progetto per ulteriori focus tematici finalizzati a definire i contenuti fruibili all’interno della finestra”.

Un contributo determinante verrà da alcuni specialisti: l’informatico Eugenio Celebre, che cura i dispositivi di realtà aumentata, il professore Franco Prampolini che si occuperà dei rilievi e della restituzione delle miniature, il professore Francesco Bagnato per l’accessibilità ai luoghi e alle strutture.

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