L’incontro con Papa Francesco

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Incontrare il Papa era un grande desiderio dei ragazzi, la cui realizzazione si è rivelata un’esperienza forte ed emozionante.

Questo il racconto della giornata trascorsa a Roma.

Siamo partiti in Pullman con tutto il gruppo il giorno prima, il 29 marzo 2022 e siamo arrivati nella capitale in serata. Un po’ stanchi ma entusiasti, ci siamo sistemati in un hotel vicino al Vaticano per essere pronti per l’Udienza.

Il giorno seguente, sveglia di buon’ora, colazione e partenza tutti carichi e felici, al pensiero del nostro tanto atteso incontro con il Papa.

La mattinata si presentava molto intensa. Nonostante il meteo avverso, pioveva a dirotto, siamo riusciti ad arrivare con le nostre carrozzine nella sala Nervi (Paolo VI) attraverso una corsia preferenziale.

La tensione e l’emozione erano alle stelle. Alle nove circa il Santo Padre è sbucato da una porta laterale e lì il nostro cuore è scoppiato di gioia.

Quando il Santo Padre ha preso la parola, sentirlo parlare così vicino a noi è stata veramente un’emozione unica. Ci guardavamo attorno e quasi stentavamo a credere di essere veramente lì, insieme a tantissime altre persone venute da ogni parte del mondo.

Il Tema trattato nell’Udienza è stato “La Vecchiaia” con riferimento al quadro dell’evangelista San Luca, che chiama in scena due figure anziane, Simeone e Anna. Essi hanno atteso, servendoli, di incontrare il Signore e sapevano che sarebbe avvenuto prima del congedo dalla vita. Poi ha invitato tutti a non essere “protagonisti, ma testimoni” della parola di Dio.

Numerosi sono stati i saluti in varie lingue ma ancora più emozionante, è stato vedere in questo momento terribile della guerra, tante persone e bambini ucraini in aula con noi.

Alla fine dell’Udienza Papa Francesco si è avvicinato ai fedeli delle prime file dispensando parole di incoraggiamento, stringendo le mani e benedicendo tutti. Alcuni di noi sono stati molto fortunati perché sono riusciti a scambiare alcune parole con il Papa ma tutti abbiamo goduto della sua vicinanza e del suo dolce sorriso. Commuovente è stata la reazione di Massimo, un ragazzo affetto da sindrome di Down, che nel vederlo da vicino ha esclamato: “Ma Lui è come me!”

La Presidente Maria Rosaria Cortese ha avuto anche l’onore di parlargli dell’Associazione e di ricevere parole di incoraggiamento, fonte per lei di una rinnovata carica ad andare avanti,

Nel pomeriggio i ragazzi sono stati accompagnati dai volontari a visitare il centro di Roma, “Piazza di Spagna” e la maestosa “Fontana di Trevi” dove hanno lanciato la monetina con la speranza di ritornarci.

È stata una giornata indimenticabile, ricca di emozioni e di momenti di gioia condivisa.

 

 

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