Lo Sportello Rosa “Adotta una storia”

di

Sabato 2 marzo presso lo Sportello Rosa si è tenuta la presentazione del libro Adotta una storia, una raccolta di testimonianze che raccontano il viaggio degli immigrati che abbandonano la loro terra d’origine nella speranza di un futuro migliore. L’idea di questo progetto nasce dopo la tragedia di Cutro, avvenuta esattamente un anno fa. Le immagini di quella mattina sono ancora vive nella nostra mente: il mare che restituisce corpi, pescatori che cercano di salvare quello che ormai è insalvabile e una distesa di bare sulla spiaggia. Adotta una storia trae spunto da quella vicenda dolorosa affinché i migranti non siano più invisibili. Ecco che gli studenti del Polo Tecnico Scientifico Brutium di Cosenza hanno deciso di intervistare gli alunni immigrati del CPIA “Centro Provinciale Istruzione Adulti”, affinché queste storie appartengano a tutti.
L’evento si è aperto con i saluti di Flora Barone, responsabile dello Sportello Rosa, e di Costantina Bartella, presidente dell’associazione Agape ODV. Hanno partecipato Pierpaolo Lopreiato curatore del volume, il Dirigente Scolastico Rosita Paradiso, del Polo Tecnico Scientifico Brutium, l’Editore Demetrio Guzzardi. In qualità di moderatrice era presente la giornalista Pileria Pellegrino e infine la poetessa Annalina Paradiso, che ha letto alcune poesie. Queste ultime sono entrambe donne in rosa.
Anche le donne in rosa affrontano metaforicamente un viaggio della speranza: all’inizio sono impaurite, combattono e non si arrendono davanti alle difficoltà e, come i migranti, sono piene di speranza per il loro futuro.

Regioni

Ti potrebbe interessare

La pasqua più dolce è quella solidale!

di

Eccoci di nuovo qui a raccontarci! Da poco è trascorsa la Santa Pasqua, anche in questo momento non potevano mancare gesti ricchi...

È arrivata la Befana!

di

Quest’anno la Befana è arrivata in anticipo a Cosenza e come prima tappa si è diretta alla Casa Famiglia S. Maria delle...

Ristorando con…Flora

di

Nel 2011 la chiesa evangelica Bethel gestiva una mensa chiamata Abdia. Quest’ultima era frequentata principalmente da immigrati. Io all’epoca seguivo l’area dei...