Storia di Ruggiero, ripartire da zero e a testa alta: si può fare

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“Un luogo fisico nel quale poter riordinare le idee, pensare, ipotizzare un percorso di cambiamento non solo economico, ma sociale”. Per Ruggiero, Abitare le Relazioni è stato anzitutto questo: una base da cui ripartire, utilizzando ciò che nella sua vita lavorativa e sociale non è mai mancata, la razionalità.

Un passato da dirigente amministrativo nella sua città, a Barletta, dove ha fondato anche la locale associazione anti-racket. Poi, il trasferimento a Bari in veste di vice-direttore di Confcommercio e lì, la sfortuna di una contingenza economica che ha investito indirettamente anche la sua posizione lavorativa. A seguire poi, la stagionalità lavorativa, la precarietà e, infine, la vera e propria mancanza di un reddito: “All’inizio non te ne accorgi, non pensi che sia grave, poi i soldi cominciano a scarseggiare e ti ritrovi senza niente”.

Alla situazione economica priva di sostegno, si aggiunge una separazione familiare non facile, con l’allontanamento dalla moglie e dalle tre figlie, con il conseguente e doloroso imbarazzo di ritrovarsi senza più risorse in un contesto nel quale ha sempre ricoperto ruoli di spicco. Da qui, il desiderio di ricominciare altrove, ripartendo da zero. Perché a volte bisogna avere la forza di tirare una linea e voltare pagina. Anche quando non si è più giovanissimi.

Oggi Ruggiero è socio fondatore di un’associazione di promozione sociale, collabora con la testata Foglio di Via – che racconta le storie dei senza fissa dimora nel territorio di Capitanata – e coordina le attività di co-housing di Masseria Anna Ceci, dove vive insieme ad altre persone, italiane e straniere, alle prese con la loro nuova vita.

Ha deciso di ricominciare e lo ha fatto grazie al progetto di housing sociale sostenuto da Fondazione con il Sud, nel quale confluisce il lavoro dei volontari e professionisti di realtà quali Fondazione Siniscalco Ceci-Onlus, Smile Puglia, Mestieri Puglia, Consorzio Aranea ed Emmaus Comunità Sulla Strada. 

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