Lanseni torna a casa: “Fonderò un’azienda agricola in Mali, specializzata nel pomodoro”

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Lanseni è in Italia dal ‘2000, a Foggia dal ‘2003. È laureato in informatica ma ha svolto tanti lavori, ultimo dei quali in un’azienda locale operante nel settore della linea del freddo. Ha girato tanto – Francia, Germania, Belgio – e parla diverse lingue, soprattutto l’italiano.

Nell’ultimo anno è stato ospitato a Masseria Anna Ceci, in agro di Foggia, una delle strutture interessate dal progetto Abitare le Relazioni che ha come ente capofila la Fondazione Siniscalco Ceci-Emmaus e il sostegno di Fondazione con il Sud. Qui è di casa, è integrato, ha tanti amici. Ma è in procinto di tornare a casa, in Mali.

“Dopo la separazione da mia moglie – ha raccontato – ho deciso di cambiare vita: se restavo qui, a Foggia, era solo per stare con la mia famiglia ma questa, purtroppo non c’è più (motivo per cui ha chiesto di non essere fotografato in viso, ndr). A dicembre scorso poi – ha continuato – sono tornato in Mali e ho incontrato un vecchio compagno di scuola che mi ha detto: cosa fai ancora lì? Adesso la nostra generazione sta tornando per dare una mano. Cerchiamo di fare qualcosa insieme, cerchiamo di alzare la testa dell’Africa”.

Da qui nasce l’idea di dare vita a qualcosa di molto italiano, anzi foggiano: un’azienda agricola specializzata nella coltivazione, conservazione e trasformazione del pomodoro. Dove? A Bamako, la sua città, la capitale del suo Paese. In società con quel vecchio amico delle scuole elementari che oggi è un imprenditore con le idee molto chiare e che, di recente, è passato anche in Masseria.

“Voglio portare a casa l’esperienza fatta qui – ha spiegato Lanseni – durante il periodo in cui ero impiegato presso un agricoltore della zona che poi, negli anni, ha creato una realtà importante sul territorio. Lì c’è tutto, c’è la terra, c’è l’acqua. Ho parlato con i titolari di quest’azienda, ci daranno una mano: sarà una collaborazione e anche loro sono contenti di cominciare questa nuova avventura”.

Si inizia con 50 ettari di terra e una trentina di lavoratori da assumere. I materiali agricoli sono in fase di spedizione ed è pronto a partire un camion lungo nove metri. Fra qualche giorno, attraversando l’Italia, la Spagna e il Nord Africa, Lanseni si metterà alla guida, diretto verso il suo piccolo, grande sogno. “Non voglio più vedere i ragazzi che vengono qui a soffrire – conclude – perché ho visto tanta sofferenza e l’ho vissuta sulla mia pelle. Adesso tocca a noi aiutarli perché ci sono le condizioni giuste”.

Prima di andar via, Lanseni ha promesso una cosa: “Vi manderò un video dal Mali non appena cominceremo a lavorare, sarà il mio abbraccio finale per voi tutti, per ringraziarvi”.

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