Thamaia e Ordine Giornalisti Sicilia insieme per una narrazione oltre gli stereotipi e i pregiudizi

di

Quali sono le parole giuste per raccontare la violenza maschile sulle donne? Quali narrazioni alimentano la cultura della colpevolizzazione? Qual è la responsabilità dei media nel contrasto – o nella perpetuazione – degli stereotipi di genere? Saranno questi i temi al centro dell’incontro formativo organizzato dall’Associazione Thamaia Onlus in collaborazione con l’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, in programma a Catania venerdì 20 giugno 2025, dalle 9 alle 13, nell’ex Chiesa della Purità (auditorium di pertinenza del dipartimento di Giurisprudenza).

L’attività è rivolta ai giornalisti e alle giornaliste dell’Ordine regionale (registrazione obbligatoria su www.formazionegiornalisti.it) come previsto dal progetto «Venti a favore delle donne: percorsi di libertà per donne che subiscono violenza», coordinato da Thamaia e finanziato da Fondazione Con il Sud.

Locandina del corso di formazione “I media e la narrazione della violenza maschile sulle donne”, organizzato da Thamaia Onlus e Ordine dei Giornalisti di Sicilia, in programma il 20 giugno 2025 a CataniaApriranno i lavori i saluti istituzionali della delegata alle Pari Opportunità dell’Università degli Studi di Catania Adriana Di Stefano, della presidente di Thamaia nonché consigliera nazionale della rete D.i.Re – Donne in Rete contro la violenza Anna Agosta, del presidente dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia Concetto Mannisi. Modererà l’incontro la consigliera dell’Ordine Tiziana Caruso.

Il cuore della mattinata sarà rappresentato dagli interventi di quattro relatrici d’eccezione, tra professioniste della comunicazione, studiose e attiviste da anni impegnate sul fronte della parità:

  • Nadia Somma Caiati, dell’Associazione Demetra di Lugo, con un intervento sul linguaggio corretto da utilizzare per raccontare il fenomeno della violenza maschile contro le donne;
  • Vera Gheno, sociolinguista, che proporrà una riflessione sull’impatto delle parole nella costruzione della narrazione pubblica;
  • Monica Lanfranco, giornalista e formatrice, che si concentrerà sul ruolo dell’invisibilità nella perpetuazione del sessismo e della violenza;
  • Serena Bersani, presidente dell’Associazione GiULia – Giornaliste Unite Libere Autonome, che approfondirà il tema della narrazione dei femminicidi e della responsabilità editoriale.

L’evento s’inserisce in un percorso formativo più ampio avviato con la realizzazione del corso online dal titolo «La narrazione della violenza maschile sulle donne: il ruolo dei media e il lavoro dei giornalisti e delle giornaliste», con l’obiettivo di fornire spunti di riflessione sulle narrazioni mediatiche dei casi di violenza maschile sulle donne, con particolare attenzione ai modi in cui le scelte linguistiche possano influenzare la percezione del pubblico.

Scegliere le parole giuste non è solo un’esigenza etica, ma un dovere deontologico. Il modo in cui i media raccontano la violenza maschile può contribuire a decostruire stereotipi dannosi o, al contrario, a perpetuarli. È per questo che Thamaia organizza tali momenti di formazione, inserendoli nel più ampio lavoro di rete con le istituzioni e gli ordini professionali.

Regioni

Argomenti

Ti potrebbe interessare

L’importanza del nostro progetto per il territorio catanese

di

Perché nel territorio catanese è necessario incrementare i servizi d’accoglienza alle donne che subiscono violenza maschile? Perché è indispensabile proseguire in un’efficace...

L’Università di Catania aderisce alla Rete Antiviolenza della Città Metropolitana

di

L’Università di Catania ha aderito ufficialmente alla Rete antiviolenza dell’Area metropolitana di Catania e dei Comuni di Randazzo, Adrano, Paternò, coordinata dall’Associazione...

Al via la formazione integrata per la Rete Antiviolenza della Città Metropolitana di Catania

di

Come accogliere le donne che subiscono violenza maschile, come saper riconoscere le situazioni a rischio, quali sono gli strumenti giuridici a tutela...