Dall’assistenza sociale alla lotta ai cambiamenti climatici: l’impegno della Confraternita di Misericordia di Cosenza

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«La Confraternita di Misericordia a Cosenza è nata ormai nel 1982 per volere di un gruppo di volontari che desideravano prestare la propria opera al servizio dei bisognosi e siamo in rete con altre 750 Misericordie del territorio italiano», spiega Angela Campolo.

La Confraternita di Misericordia di Cosenza opera in molteplici e complessi servizi nell’ambito socio-sanitario, trasporto sanitario e dei dializzati, emergenza urgenza, pronto soccorso con un servizio attivo h24, protezione civile, assistenza sociale ed emergenza sociale. «I nostri volontari sono formati e addestrati, con corsi di Primo Soccorso avanzato, BLSD, PCT, con strutture e automezzi moderni, come Ambulanze, Doblò per persone disabili e dializzati». Il settore della Protezione Civile della Misericordia di Cosenza, nel corso degli anni, grazie alla presenza di volontari adeguatamente formati e di automezzi attrezzati è intervenuta in più occasioni nei luoghi colpiti da calamità naturali, sia in Italia che all’estero. «Siamo stati presenti con volontari e mezzi in diversi luoghi: durante la guerra del Kosovo con volontari e mezzi fuoristrada e le ambulanze assistendo le persone nei campi profughi. Tra le nostre missioni più grosse anche quella in Piemonte dopo l’alluvione del novembre 1994, o in Abruzzo e Umbria per il terremoto del 2009, e in Albania dopo il terremoto del 2019. Per noi salvaguardare il nostro territorio è fondamentale quindi siamo intervenuti anche a Crotone e Cirò Marina per alluvione novembre 2020». Nelle occasioni riportate  i volontari si sono adoperati per il soccorso urgente con le proprie ambulanze, il montaggio di campi base, l’allestimento di tendopoli e il deflusso delle acque presenti nelle abitazioni. 

L’anno scorso è nata negli spazi della Misericordia di Cosenza, la prima costituitasi in Calabria, la Federazione delle Misericordie della Calabria. Alla presenza di diciotto Misericordie su ventidue presenti nella regione e aderenti alla Confederazione.

Durante gli anni della pandemia, gli interventi del gruppo Protezione Civile della Misericordia di Cosenza, sono stati circa 1003 ogni 12 mesi ed hanno riguardato in particolar modo il sostegno alla popolazione fornendo assistenza alle vaccinazioni e tamponi, assistenza domiciliare ai malati, supportando le ASP con turni di volontariato al COT ed alle USCA, e recentemente negli HUB dei Centri Vaccini, stipulato un accordo con ASP, USCA Cs ed Esercito Italiano anche per le vaccinazioni a domicilio delle persone fragili o anziane nei territori più impervi della provincia. 

«Inoltre abbiamo garantito a chi ne avesse bisogno, il trasporto presso strutture ospedaliere o abitazioni nelle Regioni italiane e in campo europeo (Francia, Germania, Svizzera, ecc). Abbiamo garantito il trasporto di Dializzati e Disabili, per mezzo di particolari automezzi in possesso dell’associazione», dice Campolo. Che aggiunge: «L’Italia e la nostra Calabria si trova al centro di un’area considerata dagli scienziati un “hot spot” del cambiamento climatico: il Mediterraneo. Si tratta infatti di una delle aree più sensibili e prevedibilmente soggette alle conseguenze del “climate change”, con l’aumento della temperatura e la diminuzione delle precipitazioni, che tuttavia quando si verificano concentrano la loro intensità in pochi minuti o ore. Noi siamo parte di un progetto che ha portato l’acquisto di una idrovora al Dipartimento di Protezione Civile, utilizzata in più occasioni per il deflusso delle acque dalle abitazioni allagate».

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