Il Banco di solidarietà “Ing. Carlo Di Muro” e il desiderio del… contagio

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Il Banco di solidarietà “Ing. Carlo Di Muro” è stato costituito il 3 febbraio del 2010 a Canosa di Puglia (Barletta). L’Associazione è nata dal desiderio di nove amici, rappresentati nel logo dell’associazione (vedi sotto) dai 9 puntini, che – pur provenendo da esperienze differenti (le diverse linee) – sono tutti accomunati dall’esperienza di Comunione e Liberazione. Approfondendo questa esperienza cristiana, hanno deciso di dare vita a questa realtà per testimoniare l’incontro con Cristo, che nel logo è rappresentato dall’ultimo puntino circondato da un cerchio aperto, simbolo dell’abbraccio di Cristo al mondo intero.

«L’associazione prende il nome dall’amico Carlo che, con la sua vita, ha testimoniato con umiltà, letizia e libertà che la vita appartiene ad un Altro e che solo Lui risponde al bisogno di Amore che ogni uomo ha nel suo cuore», spiega il presidente Francesco Rizzo. «La sovrabbondanza del suo amore per tutti gli amici e familiari, la curiosità e la passione nel cercare il significato della realtà, la disponibilità ad ascoltare in silenzio tutti, il desiderio di aderire al movimento di Comunione e Liberazione fino a partecipare malato agli esercizi della Fraternità, la devozione alla Madonna di Loreto, ci sono di compagnia in questo impegno di attenzione ai fratelli che il Signore ci pone sul nostro cammino terreno».

L’associazione opera per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale, con iniziative di beneficenza, sostegno a distanza, cessione gratuita di alimenti o prodotti, erogazione di denaro, beni o servizi a sostegno di persone svantaggiate. Inoltre, organizza attività culturali, artistiche e ricreative di interesse sociale, promuove e diffonde la cultura e la pratica del volontariato. «La nostra mission primaria è quella di sostenere da un punto di vista alimentare e sociale i poveri e gli emarginati del nostro Comune», sottolinea Rizzo. «Portiamo a domicilio beni alimentari con periodicità quindicinale, e nel contempo facciamo un po’ di compagnia a queste persone per non farle sentire sole nell’affrontare le difficoltà che ogni giorno si trovano a sostenere. Al momento seguiamo 12 nuclei familiari, per un totale di 48 persone tra adulti e bambini, più altre 15 persone di nazionalità ucraina presenti nel nostro comune, tra donne e minori».

 

In questi anni, le attività principali svolte dall’associazione sono state numerose. Ne citiamo alcune.

Colletta alimentare nazionale. Consiste nella raccolta di alimenti di prima necessità donati dai cittadini che vanno a fare la spesa per chi non può. Tutti gli alimenti raccolti vengono consegnati presso il Banco Alimentare di Foggia, con il quale la nostra associazione è convenzionata e dal quale si approvvigiona mensilmente degli alimenti che successivamente dona alle famiglie che assiste stabilmente nel nostro Comune. La cittadinanza ormai conosce bene questo gesto di caritativa che dura da oltre 25 anni. Questa iniziativa negli ultimi anni si è rivelata molto “contagiosa”, infatti ha coinvolto attivamente altre associazioni del territorio, in particolar modo il Rotary, con cui collaboriamo ormai da circa 10 anni, e da quest’anno anche l’associazione Misericordia di Canosa di Puglia.

Donacibo. Raccolta di alimenti donati dagli studenti. Anche questo gesto ha una portata nazionale e si svolge all’interno delle scuole elementari, medie e superiori, generalmente nel mese di marzo. In sostanza, invitiamo le scuole primarie e secondarie a promuovere la cultura della carità tra gli alunni.

«In tutti questi anni abbiamo capito che il vero bisogno non è quello alimentare, bensì il desiderio di compagnia. Cerchiamo perciò di non farli sentire soli nelle difficoltà, umiliati ed emarginati. I volontari del Banco sanno bene di non poter risolvere tutti i problemi delle famiglie assistite, però hanno un ruolo prezioso nell’accompagnare chi è in difficoltà, nel non far perdere la speranza e nell’aiutare chi può a rimettersi in gioco. Ad oggi il banco è costituito da 16 soci volontari che si occupano del magazzino, dello smistamento dei beni alimentari con controllo delle scadenze e della consegna a domicilio del pacco. In dodici anni abbiamo aiutato diverse famiglie: è un’esperienza di vita che ci riempie di gioia, specialmente quando ci dicono che non hanno più bisogno del nostro aiuto. Eppure, desiderano rimanere in contatto con noi per conservare quel rapporto di amicizia che si è creato», dichiara Rizzo.

 

Le fonti di sostentamento dell’Associazione sono fondamentalmente le quote associative, il 5×1000 ed eventuali bandi rivolti al Terzo settore, grazie ai quali il Banco di Solidarietà riesce a gestire una sede pagando l’affitto e le utenze. Nell’ultimo anno abbiamo partecipato ad un bando promosso dalla Fondazione per il Sud rivolto alla promozione del volontariato: grazie ai fondi ricevuti, stiamo riuscendo a dare una risposta più efficace dal punto di vista alimentare, in un periodo caratterizzato da pandemia e caro-vita che hanno messo in ginocchio molte famiglie. Con questi fondi abbiamo acquistato dei buoni spesa che poi abbiamo distribuito alle famiglie assistite. Tra le altre iniziative a cui aderiamo vi è anche il Banco Farmaceutico che, come la colletta alimentare, è un’iniziativa nazionale per la donazione di farmaci da banco nelle farmacie del territorio, che poi vengono consegnati alle parrocchie o alle associazioni.

Come detto, tutto è nato da un incontro” che ci ha cambiato la vita e che speriamo possa contagiare quante più persone possibili, perché il mondo ha sempre più bisogno di amore e fratellanza, come ci ricorda ogni giorno Papa Francesco.

Articolo di Luigi Alfonso, con la collaborazione di Francesco Rizzo

 

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