“Ciò che è tuo è mio”: a Napoli l’evento per parlare della violenza economica sulle donne in Italia

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Un appuntamento realizzato in collaborazione con gli Assessorati all’Istruzione e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli nell’ambito del progetto S.F.E.R.A, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD.

Il 49% delle donne intervistate dichiara di aver subito violenza economica almeno una volta nella vita, percentuale che sale al 67% tra le donne divorziate o separate; più di 1 donna separata o divorziata su 4 (28%) dichiara di aver subito decisioni finanziarie prese dal partner senza essere stata consultata prima. Eppure, la violenza economica è considerata “molto grave” solo dal 59% dei cittadini/e.

Sono alcune delle evidenze del report “Ciò che è tuo è mio. Fare i conti con la violenza economica” pubblicato da WeWorldorganizzazione italiana indipendente impegnata da oltre 50 anni con progetti di cooperazione allo sviluppo e aiuto umanitario in 27 Paesi, compresa l’Italia – in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne che verrà presentato a Napoli, il 28 novembre alle 11, nel chiostro di San Severo al Pendino, durante un evento realizzato in collaborazione con gli Assessorati alle Pari Opportunità e dell’Istruzione del Comune di Napoli nell’ambito del progetto S.F.E.R.A, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD.

Una giornata di incontro tra istituzioni ed enti del territorio per parlare di una forma di violenza contro le donne subdola e, molto spesso, sottovalutata: quella economica. Durante la giornata verranno presentati i risultati dell’indagine e, a seguire, un momento di formazione e sensibilizzazione per presentare S.F.E.R.A. – Sinergie e Formazione per l’Empowerment della Rete Antiviolenza. In conclusione la premiazione di “Laviolenzasecondome”, il contest proposto all’interno delle scuole di Napoli affinché le giovani generazioni, attraverso degli scatti fotografici, possano raccontare cosa significhi per loro “violenza economica”.

Tra gli ospiti della giornata la Senatrice della Repubblica Valeria Valente; l’Assessora all’Istruzione del Comune di Napoli Maura Striano; l’Assessora alle Pari Opportunità del Comune di Napoli Emanuela Ferrante; Roberta Gaeta, Consigliera Regionale della Campania; Martina Albini, Coordinatrice Advocacy Nazionale e Centro Studi di WeWorld; Marianna Pignata, Delegata Pari opportunità Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”; Ilenia Sanzo, Cooperativa Spazio Donna e Roberta Fiore, Referente Territoriale Campania di WeWorld. A moderare l’incontro Ida Artiaco, giornalista FanPage.

Un tempo considerata una forma di abuso emotivo o psicologico, oggi la violenza economica è riconosciuta come un tipo distinto di violenza, con cu si intendono tutti i comportamenti per controllare l’abilità della donna di acquisire, utilizzare e mantenere risorse economiche. Questo tipo di violenza viene messo in atto soprattutto all’interno di relazioni intime e/o familiari e spesso la violenza economica è parte di un più ampio ciclo di violenza intima e/o familiare (fisica, psicologica, sessuale, ecc.). Per questo è importante raccontare i dati e le attività sul territorio.

Dopo la presentazione dell’indagine si parlerà infatti di S.F.E.R.A. – Sinergie e Formazione per l’Empowerment della Rete Antiviolenza – il nuovo progetto attivato tra Napoli, Caserta e Aversa che ha come obiettivo quello di fornire supporto alle donne vittime di maltrattamenti ed aprire una casa di semiautonomia per ospitare le donne che hanno completato un percorso di uscita dalla violenza. Il progetto, già avviato sul territorio, ha anche al suo interno un percorso di formazione e sensibilizzazione per tutta la comunità, a partire dalle categorie che più spesso hanno a che fare con i casi di violenza di genere come ad esempio la polizia municipale, medici, avvocati e avvocate, giornalisti.

Un momento verrà dedicato anche al racconto dello Spazio Donna WeWorld di Scampia, un luogo di accoglienza, ascolto, sostegno e orientamento per le donne finalizzati all’empowerment femminile e all’emersione e prevenzione della violenza domestica. L’equipe specializzata offre percorsi individuali e di gruppo di ascolto, sostegno psicosociale, empowerment lavorativo e di formazione mirati a promuovere l’autonomia e ad accrescere la consapevolezza. Lo spazio è dotato anche di un’area giochi nella quale accogliere i bambini e le bambine (accompagnati da un’educatrice) mentre le mamme frequentano le attività, tutte gratuite. Un luogo che si inserisce all’interno di un programma nazionale avviato da WeWorld dal 2014 che conta 8 spazi in tutto: Milano (Corvetto e Giambellino), Roma (San Basilio), Napoli (Scampia), Cosenza, Bologna, Brescia e Pescara.

Chiude la giornata la premiazione del contest fotografico #Laviolenzasecondome promosso all’interno delle scuole del territorio. Dopo un ciclo di incontri di sensibilizzazione e di informazione sulla violenza di genere portato avanti da WeWorld, ai ragazzi e alle ragazze è stato chiesto di raccontare, attraverso uno scatto, cosa significhi per loro la violenza economica. A partecipare 11 scuole, 57 classi per un totale di circa 1200 ragazzi e ragazze di scuole medie e superiori. Gli incontri hanno avuto l’obiettivo di stimolare nelle giovani generazioni una visione consapevole delle forme di violenza, delle relazioni tossiche e di come esse si basa su rappresentazioni stereotipate delle relazioni di genere.

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