Borgo Mezzanone: una “città” nata dall’attesa
di intersos
L’insediamento informale di Borgo Mezzanone, a pochi chilometri da Foggia, è diventato nel tempo una comunità resiliente, nonostante la precarietà e la mancanza di servizi. Le ex piste di un aeroporto militare ospitano attività commerciali e una rete di mutuo aiuto, mentre INTERSOS offre assistenza sanitaria e supporto a chi ne ha bisogno. Un luogo nato dall’attesa, che oggi resiste e cresce.
Rashid* viene dall’Afghanistan e vive nell’insediamento informale di Borgo Mezzanone per qualche mese all’anno. Ex militare per tredici anni, parla dieci lingue, tra cui italiano, inglese, russo e spagnolo. La sua famiglia è in Svezia: una moglie e quattro figli, di cui mostra con orgoglio le foto. Nonostante la distanza, Rashid ha trovato un modo per costruire qualcosa qui. Ha avviato un piccolo negozio di alimentari e un’attività di ristorazione, affidando la gestione quotidiana a ragazzi del Borgo di cui si fida. Li paga 1000 euro al mese, garantendo loro un lavoro stabile in un luogo dove l’occupazione è spesso stagionale e precaria.
Emmanuel*, invece, vive a Borgo Mezzanone dal 2007. Arrivato dal Togo, per anni ha lavorato nei campi, raccogliendo pomodori e verdure di stagione. Ma con il tempo, il fisico ha iniziato a cedere e ha dovuto reinventarsi. Nel 2016 ha aperto il primo ristorante dell’insediamento, trasformando la sua casa in un punto di incontro. La sera, dispone dei tavolini fuori, e chiunque può fermarsi a mangiare il cibo che prepara o ascoltare un po’ di musica.
Sorto tra le campagne della Capitanata, Borgo Mezzanone si trova a poco più di venti minuti da Foggia. Un insediamento che avrebbe dovuto essere solo una tappa transitoria, ma che negli anni si è trasformato in una comunità vera e propria. Qui, tra le ex piste di un aeroporto militare, oggi si sviluppano strade piene di persone, attività commerciali e vite che si intrecciano.
La necessità ha infatti spinto molti a crearsi opportunità: bancarelle di vestiti e scarpe, minimarket, parrucchieri, meccanici. Una vera economia locale, informale ma vitale, dove le persone si sostengono a vicenda, costruendo una rete di mutuo aiuto. Camminando tra le strade dell’insediamento, si ha l’impressione di trovarsi in una città in miniatura. Le ex piste aeree sono diventate le arterie principali, animate da un viavai costante, mentre nelle zone più interne si trovano le baracche e le abitazioni, dove la vita scorre con un ritmo più tranquillo.
Borgo Mezzanone resta un luogo complesso, dove la precarietà e l’assenza di servizi di base si intrecciano con la capacità di resistere e reinventarsi. L’elettricità va e viene, le condizioni abitative sono spesso difficili, ma chi vive qui ha trovato il modo di trasformare un luogo nato nell’attesa in una realtà viva e pulsante. Una città nata non per scelta, ma che oggi esiste, resiste e cresce, giorno dopo giorno.
Dal 2018, la clinica mobile di INTERSOS è un punto di riferimento per le persone che vivono nell’insediamento, fornendo cure mediche e orientamento socio-sanitario e contribuendo a garantire un accesso equo alla salute e a migliorare le condizioni di vita di chi chiama Borgo Mezzanone casa.
*Nomi di fantasia utilizzati al fine di proteggere l’identità dei due uomini