Lo sport per abbattere gli stereotipi della disparità di genere

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Lo sport non conosce altre distinzioni se non quelle del merito. Lo sport educa alla partecipazione, alla sana competizione, alla valorizzazione della persona e del gruppo. Per questo lo sport può essere una perfetta metafora di un mondo capace di abbattere le distinzioni di ogni sorta, specie quelle basate sulle disparità di genere. Da questa intuizione nasce e si sviluppa una delle attività che all’interno progetto “Rete Territoriale Antiviolenza Amorù” sostenuto dalla Fondazione con il Sud, che sta riscuotendo grande successo, tanto in termini di partecipazione quanto per i feedback positivi che giungono dalle scuole che partecipano al progetto.

“Lo sport premia sempre l’atleta migliore– afferma la responsabile del progetto Claudia Galassi, presidente di Indiscipline Team – non c’è spazio per altre distinzioni: non esiste, nel magico mondo dello sport, differenza di genere, né di razza, né di classe sociale. Lo sport educa alla vita e riesce a donare, a chiunque lo pratichi, gioie, emozioni, obiettivi, sogni.”

Diverse le scuole di ogni ordine e grado della Città di Palermo che partecipano al progetto: dalla scuola dell’infanzia, alla scuola secondaria di secondo grado il “filo conduttore” risulta essere sempre lo stesso: dare a tutti le stesse opportunità e garantire gli stessi diritti.

Fra le tematiche che curiamo con maggiore attenzione – racconta Claudia Galassi – c’è la gestione delle emozioni attraverso lo sport, ma ci sono anche attività mirate, come quelle volte ad educare le ragazzine alla consapevolezza che non esistono barriere attraverso l’esempio dello sport e di eventi di richiamo mondiale come le olimpiadi, piene di storie che si legano perfettamente al concetto di parità di genere”

“Lo sport educa al rispetto di sé stessi e degli altri – conclude Claudia Galassi – per questo, con l’associazione Life and Life, capofila del progetto Amorù, abbiamo scelto di adottare la pratica sportiva come “strumento educativo” per indicatore di parità tra uomo e donna, a partire dalla scuola che, con la famiglia, è la prima agenzia educativa di ogni comunità. Obiettivo prioritario è quello di avviare i giovani alla consapevolezza che una discriminazione di genere è sempre inaccettabile e per questo va denunciata.

 

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