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Post tecnico (quindi noioso)

Il blog dovrebbe essere un luogo in cui ci esprimiamo in modo informale, ma non vorremmo che questo deviasse un po’ dal contenuto dell’iniziativa. Per presentarci al meglio, vorremmo intanto qualificare il contesto in cui agiamo e successivamente conoscerci attraverso le attività di progetto.

Basandoci sui dati forniti dall’Istat in merito all’occupazione in Sicilia e relativi all’anno 2016 sappiamo che a fronte di una crescita del Pil nominale, non è corrisposto un aumento dei posti di lavoro, anzi nell’ultimo anno ne sono andati persi oltre 45 mila.

In provincia di Enna, in particolare, assistiamo ad un aumento considerevole del tasso di disoccupazione passando dal 15.9% del 2008 al 19.8 nel 2016. Nell’industria gli occupati passano dalle 13151 unità ai 7395 del 2016 con una perdita quindi di 5756  posti di lavoro.

Nei servizi insitono dati in controtendenza anche se si tratta di lavori precari, sottopagati , riscontriamo difatti 32224 unità occupati nel 2008 per aumentare nel 2016 a 35039 con un incremento quindi di 2815 posti di lavoro. In agricoltura nel 2008 sono occupati 3683 lavoratori per diminuire nel 2016 a 3000 unità.

Riscontriamo inoltre una diminuzione consistente di imprese attive, difatti dai dati fornitaci dalla Camera di Commercio di Enna rileviamo una diminuzione del 7% di imprese attive. Si passa difatti da 14539 imprese del 2008  a 13110 nel 2016.

Anche il saldo tra esportazioni e importazioni è in negativo. Nel 2008, esclusi i prodotti petroliferi, si importavano merci per 24 milioni di euro mentre nel 2016 si importavano merci per 40 milioni di Euro, riguardo alle esportazioni nel 2008 si esportavano 15 milioni di Euro di merci e nel 2016 solo 10 milioni di Euro con un saldo dunque di 30 milioni di euro in meno nel 2016.

Sul territorio ennese la superficie media delle imprese agricole è di 10.6 ettari, la manodopera impiegata è del 55% maschile, e 28% femminile; solo 11% della provincia è irrigata , le maggiori estensioni sono riservate a terreni seminativi a basso valore aggiunto nonostante che Enna sia la Provincia dei laghi.

Il tasso di disoccupazione altissimo dimostra l’incapacità di mettere a reddito il patrimonio di terreni presenti sul territorio. Una delle cause principali è la mancanza di filiere di produzione complete e il basso tasso di investimenti in automazione per la riduzione dei costi. L’attenzione al territorio da parte di tutte le Istituzioni è talmente scarsa che i dati di riferimento sulla popolazione di imprese agricole risalgono al 2012, ultimo censimento Istat. Il recupero sostenibile dei terreni è possibile se si punta su una produzione inserita in una filiera completa, con costi di gestione sottoposti a controllo e pianificazione, con un intervento di integrazione con strumenti di politica sociale che permettano anche una diversificazione delle fonti di reddito e una ulteriore ricaduta positiva sul territorio. Tale risultato è riscontrabile nello “Studio di fattibilità per un’agricoltura sociale ed ecosostenibile attraverso l’inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati nell’ambito delle tecniche innovative in agricoltura” pubblicato dal Ministero dello Sviluppo Economico.

Eccoci qua… E’ da qui che parte la nostra sfida…

 

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