L’ONG COPE DI CATANIA PROMUOVE L’INCLUSIONE SOCIALE DEI DISABILI IN TUNISIA

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L’ODV “METTIAMOCI IN GIOCO” UNICA PARTNER ITALIANA DEL PROGETTO

Un importante progetto di promozione sociale per la Tunisia, dal titolo “Io ricomincio da te” (in originale Je repars de toi) è stato avviato dallo scorso gennaio da Cope, Cooperazione Paesi Emergenti, organizzazione internazionale senza scopo di lucro, con sede a Catania, che si occupa di cooperazione internazionale allo sviluppo ed è presente dal 1994 nel Paese nord africano con progetti in campo sanitario, agricolo, educativo e sociale, tesi a  consentire anche il rafforzamento del tessuto sociale, valorizzando le risorse umane locali, per un modello di sviluppo inclusivo e sostenibile.

Si tratta di un programma complesso ed articolato – spiega Alfio Curcio membro del consiglio direttivo di COPE – che abbiamo iniziato lo scorso inverno seppur con tutte le difficoltà legate all’emergenza Covid 19, che mira a promuovere ed affermare i diritti delle persone con disabilità sia a livello individuale sia in ambito socio-culturale, in Tunisia. Negli ultimi anni questo Paese ha compiuto molti passi in avanti riguardo le politiche tese al rispetto dei diritti dei disabili, nel 2008 è stata ratificata la Convenzione Onu sui diritti dei disabili, sono state prodotte anche leggi importanti in questo ambito, ma restano perlopiù disattese a causa delle carenze politiche, economiche ma anche culturali. Ancora oggi, infatti, bambini e ragazzi disabili non sono inseriti nelle scuole pubbliche e l’assistenza economica per le famiglie è assolutamente inconsistente. Risulta chiaro quindi che c’è ancora molta strada da fare per una concreta inclusione nel tessuto sociale delle persone disabili. Il nostro intento – sottolinea Curcio – è quello di fornire degli strumenti, che possano essere utilizzati da associazioni, famiglie, educatori e da chiunque abbia a cuore il rispetto dei diritti dei più fragili”.
“Un esempio concreto – aggiunge in conclusione Curcio – di quanto sia possibile impegnarsi ed ottenere importanti risultati per l’integrazione sociale e la valorizzazione delle persone con disabilità è rappresentato dall’organizzazione di volontariato Mettiamoci in Gioco, nostra partner nel progetto, che opera nella provincia di Catania dal 2006, e promuove l’inclusione di persone con disabilità attraverso il teatro, la danza, laboratori artistico-creativi e percorsi di autonomia.  I ragazzi dell’associazione che prendono parte al laboratorio teatrale si recheranno in Tunisia per proporre le loro performance teatrali, a dimostrazione che l’arte, il talento e la volontà di comunicare possono abbattere distanze e diversità”.

Il progetto “Je Repars de toi”

Il progetto “Je repars de toi” promosso dall’ong COPE-Cooperazione Paesi Emergenti e co-finanziato dall’AICS (agenzia italiana cooperazione allo sviluppo), si svolgerà lungo l’ arco temporale 2020-2023. Le controparti locali sono Cope Tunisia e Lda Tunisie, responsabili della realizzazione del progetto e del coordinamento delle attività svolte con le associazioni delle persone con disabilità. Il programma si svolgerà prevalentemente nei governatorati tunisini di Ben Arous e di  Kairouan. Beneficiari del progetto in Tunisia sono: persone con disabilità e loro familiari, centri ed associazioni per disabili, educatori, istituzioni e società civile.

Partecipano attivamente tre associazioni tunisine che si occupano di disabili e l’organizzazione di volontariato italiana “Mettiamoci in gioco”. “Una parte importante del programma – spiega Benedetta D’Alessandro coordinatrice del progetto in Tunisia – è incentrata sulla formazione che utilizza l’approccio della “Riabilitazione su base comunitaria”. Una strategia multisettoriale che mira a fornire degli strumenti efficaci a tutti coloro che interagiscono per motivi di lavoro, per relazioni familiari o di vicinanza con disabili, per favorire   l’accesso di quest’ultimi all’istruzione, al lavoro, alla salute, all’autonomia e allo svago. La formazione sarà basata, inoltre, su teatro sociale e sport”.

Per le esigenze del contenimento della pandemia nei mesi scorsi i corsi di formazione sono stati organizzati online sulla pagina Facebook “Je repars de toi” in forma gratuita con partecipazione aperta a tutti. Le lezioni, tradotte in francese ed arabo, sono state tenute da esperti professionisti italiani e tunisini che da anni operano nell’ambito del disagio sociale e della disabilità.

“Un altro importante obiettivo – continua D’Alessandro – è quello di rafforzare le capacità delle associazioni tunisine che promuovono la difesa dei diritti dei disabili, sollecitandole a creare reti funzionali per mettere in comune buone pratiche, definire le cartografie delle barriere architettoniche, analizzare l’impatto sull’emergenza Covid , organizzare l’atelier di teatro con i ragazzi disabili. Stiamo, inoltre, coinvolgendo le famiglie e non solo, per facilitare la gestione della disabilità nel contesto domestico e in ambito sociale. Nel mese di agosto abbiamo organizzato, nel rispetto del protocollo sanitario in una serie di incontri- dibattito, relativi alle più importanti tematiche sulla disabilità.”.

Nel corso dei sei incontri, che hanno avuto luogo a Tunisi, alla presenza di persone disabili e le loro famiglie, di esperti, di educatori, di studenti e anche di cittadini sensibili al tema, sono stati affrontati i seguenti argomenti: Istruzione inclusiva, Accesso alle prestazione sanitarie, Lavoro e disabilità, Autonomia e difesa dei diritti, Partecipazione politica delle persone, Sport, hobby e passioni. “Durante questi incontri accolti con grande interesse e partecipazione – commenta D’Alessandro – la condivisione di esperienze e lo scambio di conoscenze hanno contribuito alla ricchezza del dibattito”.

“Da qualche giorno – continua la coordinatrice del progetto – sono anche ricominciate le attività di formazione in presenza, riguardanti il circo ed il teatro sociale. Si tratta di strumenti straordinari attraverso i quali si giunge all’apprendimento e alla consapevolezza di sé, superando anche i limiti fisici e mentali, grazie alla libera espressione della creatività che ognuno può esternare”.

“Per la buona riuscita del progetto – aggiunge in conclusione – abbiamo programmato tavoli di lavoro con le istituzioni locali per adottare programmi e iniziative nel campo dell’educazione e dell’impiego per i disabili nelle due aree tunisine direttamente coinvolte nel progetto. Mentre a livello generale abbiamo proposto la stipula di una convenzione di partenariato al Ministero degli Affari Sociali tunisino per dare una maggiore consistenza istituzionale alle attività del progetto e per una collaborazione futura su altri fronti”.

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