Anziani: piena soggettività e piena dignità.

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Un breve articolo per evidenziare come in un’epoca difficile e disorientante come quella attuale,  è necessario ridare  piena soggettività e  piena dignità degli anziani per ricollocarli al centro della società. Il progetto “La Sicurezza come Bene Comune” ha l’obiettivo di  attivare un percorso di sicurezza e protezione nei confronti degli anziani over 65 perché  li aiuti a recuperare la fiducia e la stima nella propria comunità di riferimento e nelle istituzioni ( pubbliche e private) attraverso una serie di attività che restituisca “ai vecchi”  la loro  centralità soggettiva e che soprattutto lo riporti dentro le relazioni, dentro la società, poiché il clima di insicurezza e vulnerabilità in cui spesso vivono  incrementa le loro fragilità e li spinge sempre di più a chiudersi dentro le pareti domestiche, dentro la propria solitudine, compromettendo la propria autonomia, la propria vita sociale.

Per poter ben invecchiare, bisogna saperlo fare. E per saperlo fare, bisogna addestrarsi. Un invecchiamento efficiente ed efficace deve soddisfare le esigenze di una continuing education, lavorando in contemporanea sugli aspetti cognitivi (informazione e apprendimento) e sugli aspetti emozionali (risorse intrapsichiche ed interpersonali di tipo “caldo e dinamico”, con correlati cambiamenti della personalità e delle relazioni). I processi culturali, quelli capaci di dare e ridare un significato all’esistenza, permettono/facilitano i coraggiosi processi di rinnovamento dell’Individuo, il quale dovrebbe sapersi re-inventare, dovrebbe sapersi re-individuare. Pertanto, le parole-chiave risultano “coraggio” e “Persona”. Ci vuole coraggio per poter affrontare la fase discendente della vita (“the second half of life”). Ci vuole coraggio nel modificare il proprio “campo cognitivo” (e anche il proprio “campo comportamentale”). La feconda gestione delle emozioni dotate di slancio vitale (per l’appunto “coraggiose”) comporta nuove modalità realizzative dell’identità e del Sé. Va costruita una nuova “Persona”. Va ri-costruita la “Persona”. Ciò comporta simbolici processi di Morte e di Ri-Nascita. Nel “positive ageing” si hanno sia il coraggio di guardare ancora al futuro con occhi nei quali la speranza non è andata persa sia il coraggio di ritenersi ancora degni di “cittadinanza” (nel senso più lato del termine) e di “rispetto”. In particolare, il passare del tempo nel sempre più prolungato life cycle necessita di un atteggiamento (individuale, familiare, sociale) improntato al coraggio di chiedere e di far rispettare i Diritti della Persona Anziana, considerata pertanto un autentico Senior, dotato di piena soggettività e di piena dignità: non più un peso bensì una risorsa, non “cosa” bensì autentica “Persona”

(Macchione, 2006; Aimerito F., Atzei R., Borgialli L., et al., 2008; FIAPA, 2012; Peirone, 2012).

 

 

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