A distanza, ma non distanti

di

《A distanza, ma non distanti》

Ordinano prevalentemente pane, latte, fette biscottate, farina, pasta, mozzarella e uova.

Sono anziane, sono abituate a stringere il paniere e farselo bastare, in un momento preoccupante come questo che non si vedeva dalla guerra, quella con le bombe e le sirene.

Zi’ colomba, Zi’ Maria, Zi’ Carolina, Zi’ Genovina se non le chiami “zia” quasi si offendono perché in un piccolo paese la “familiarità”, la prossimità, sono il filo collante che lega un vicolo all’altro.

Ah, c’è anche la Signora Cecilia e c’è pure la Casa famiglia Unitalsi che fanno sì la spesa grossa settimanale nel supermercato grosso, ma il paniere quotidiano preferiscono prenderlo qui, nel Market sotto casa che nell’insegna che si vede dal curvone custodisce il senso del piccolo comune welcome di Chianche: AlimenTiamo (nella foto, il giorno dell’inaugurazione del Market)

                       

Nel Market, insieme a Rino, chianchese doc che prima di AlimenTiamo era disoccupato, lavora Yaya, accolto nello Sprar di Chianche dal 2017 come richiedente asilo.  Yaya ha preso la terza media, oggi va a scuola guida, segue i corsi di lingua italiana e tutti i laboratori dello Sprar.
Ad ottobre del 2019 Yaya diventa socio della Cooperativa di comunità “Tralci di Vite” e per lui viene attivato un primo tirocinio formativo come magazziniere del market di comunità, AlimenTiamo appunto. A gennaio di quest’anno Yaya consegue anche l’HACCP e il suo tirocinio viene prorogato con la mansione di “addetto alle vendite”.

È lui, “il ragazzo del market”, come lo chiamano le zie, che ogni giorno consegna loro la spesa a casa, perché con questo virus le zie sono le persone più fragili e a rischio e bisogna prendersi cura di loro.

Yaya consegna “a distanza”, come vuole la legge, ma non distante col cuore e con lo sguardo dalla comunità di Chianche che adesso è anche la sua.

“Tralci di Vite” nasce a settembre 2017 grazie a sette soci, due delle quali persone migranti; adesso i soci sono 14 e tra questi, appunto, Yaya insieme a Ndao e Musah ed undici persone di Chianche. Insieme a “Tralci di Vite”, e sempre grazie al Progetto PIER (Protection, Integration and Education for Refugees) nasce anche, a tre curve di distanza da Chianche, “La Pietra Angolare”, la Cooperativa di Comunità di Petruro Irpino, un altro dei 32 Piccoli Comuni che costituiscono la “Rete del Welcome”, una alleanza tra i Comuni che non superano i cinquemila abitanti che la Caritas diocesana di Benevento di don Nicola De Blasio promuove agli inizi del 2017 e che, da allora, è una delle azioni di punta della Rete di Economia civile del Consorzio “Sale della Terra”.

L’esperienza di governance della buona accoglienza, diffusa a piccoli numeri nei piccoli borghi morsi dallo spopolamento dovuto a denatalità ed emigrazione, diventa anche progetto a fine 2017, quando una delle Cooperative fondatrici del Consorzio, “Il Melograno”, vince il “Bando Immigrazione” emanato da “Con il Sud”

“Tralci di Vite” e “La Pietra angolare” dal notaio per la costituzione formale delle Cooperative di comunità.

Gabriella Debora Giorgione

Ti potrebbe interessare

Tiggiano, la Biblioteca di comunità per frenare lo spopolamento

di

di Luigi Alfonso su VITA Un progetto del Comune finanziato con risorse comunitarie ha restituito vitalità al Palazzo Serafini-Sauli e speranze al territorio. Si chiama...

L’ecovillaggio nella villa di Pietrelcina: il progetto di Ilex muove i suoi primi passi!

di

Un sogno che finalmente sta diventando realtà: il progetto di “Ilex”, Cooperativa di Comunità di Pietrelcina, è entrato già da qualche giorno...

“Adesso siamo noi il modello”

di

<Le crisi rovesciate> Retorbido, 5 ottobre 2019 . <La straordinarietà di questa esperienza della Rete dei Piccoli Comuni del Welcome è che...