Concluso il Festival Il Giullare XI Edizione

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67396241_10216899406551341_7873586342548996096_oDa qualche giorno è calato il sipario sulla XI Edizione del Festival nazionale del teatro contro ogni barriera “Il Giullare”.

Un Festival in cui l’idea della diversità viene vissuta, raccontata, scavata, contorta, sconvolta. Una parola che diviene provocazione e sfida al cambiamento di prospettiva sulle cose: dal latino Diversus “volto altrove, voltato in altra parte”. Gli spettatori del festival, tutti i suoi ospiti, i linguaggi utilizzati, le arti messe in campo, la ricca rete di realtà che vi aderiscono, sembra che per un attimo “volgano da un’altra parte”, guardino le persone, le cose da un “altrove”, da un altro punto di vista trasformando la percezione della decantata “diversità” in inconsapevole interiorizzata “normalità”.

E’ questa la scommessa culturale del progetto del Festival Il Giullare, che al suo interno ha poi una serie di ingredienti che ne arricchiscono il sapore: da una buona dose di capacità organizzativa al senso di accoglienza, dall’attenzione ai dettagli all’ostinato invito rivolto a tutti gli ospiti a vivere il nostro territorio, da un collaudato senso di adattamento alla volontà di offrire un evento di livello professionale elevato.

Oltre 150 persone provenienti da tutto lo stivale hanno popolato le giornate del festival, con compagnie teatrali che per una settimana hanno soggiornato nella nostra città, a dimostrazione anche del valore turistico di questa idea che porta un indubbio ritorno all’economia del territorio.

 

La cronaca racconta poi di oltre 400 spettatori per ogni serata con alcune punte anche di 800, e con oltre 1300 tra spettatori seduti e curiosi in piedi che hanno vissuto nel salotto di Piazza Duomo le emozioni della serata conclusiva del Festival.

 

Il Festival è stato vinto dallo spettacolo “I cinque malfatti” di Verona, seguito da “Il mondo è bello perché è vario” di Lissone che con Serena Ballavio conquista anche il premio come Migliore Attrice. La miglior regia è andata a Fabio Larosa di Messina che ottiene per il suo spettacolo “La libertà di essere folle” anche il Premio del Pubblico, mentre il premio miglior allestimento scenico è toccato a “Filippo al Circo” di Arese (MI), ed è stato assegnato al “Vaso di Pandora” della Lega del Filo d’Oro di Molfetta il Premio Miglior Impatto Emotivo. Miglior attore è stato decretato Michele Penza dello spettacolo “Un fiore nascosto di struggente bellezza. Omaggio a Frida Khalo” di Pavia.

 

Durante la settimana sono stati numerosi gli ospiti che si sono avvicendati sul palco del Centro Jobel e su quello di Piazza Duomo poi: da Emanuele Misuraca (Domenico) e Chiara Pia Aurora (Sofia) della Compagnia del Cigno a Damiano e Margherita Tercon da Italia’s Got Talent, dal ballerino Paolo Nicolosi (Pablo) ospite a Ballando con le Stelle su Rai 1 a Daniele Gattano, attore e cabarettista da Colorado a Real-Time, a Niccolò Barletta di Eschatià: musica di tradizione e diversità e a Lamberto Giannini co-autore del docu-film “Up&Down: un film quasi normale” con Paolo Ruffini.

 67309989_1296552057179663_8821177877484535808_nFondamentale il sostegno del Comune di Trani, e del Garante dei Diritti delle Persone con Disabilità della Regione Puglia con il patrocinio gratuito della Presidenza e dell’Assessorato all’Industria Turistica e Culturale Gestione e Valorizzazione dei Beni Culturali della Regione Puglia, oltreché di quello di Matera Basilicata 2019 e del World Music Parshow di Mosca. Numerosi i grazie che dobbiamo: dai componenti della Giuria Tecnica, a Marluna Service, da Nico Aurora, giornalista presentatore dell’intero festival, a Marco&Chicco traghettatori della serata conclusiva, da Youngears di Giuseppe Martiradonna a Artingraph, da tutti gli ospiti delle anteprime (dal lucano Flavio Ostuni al Giovinazzese Vincenzo Ignomiriello, da Federica Paradiso a Angela Covelli a Giuseppe Sansone) a tutta le rete di realtà che hanno aderito, dalle Foto di Francesco Paradiso alle riprese di Filippo Di Lernia, da tutti gli operatori e volontari del Centro Jobel al Pubblico che ci ha seguito, e a tutti coloro di cui ci siamo dimenticati e a cui chiediamo scusa!

 

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