Il Distretto Diffuso più Gioosto che c’è!

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Quella che vogliamo raccontarvi oggi è la storia di un distretto, nato in piena pandemia, per produrre un bene scarso: le mascherine.

Niente di nuovo, sembrerebbe.
Tante piccole e grandi realtà hanno riconvertito laboratori e linee produttive per la realizzazione di mascherine e venire incontro ad una domanda crescente e alle esigenze del Paese.

Cosa è cambiato quindi?

Guidato da Next Social Commerce, il Distretto Diffuso ha riunito oltre 30 imprese in tutta Italia che hanno condiviso know-how, esperienze e competenze, e che insieme hanno messo a punto un prodotto di alta qualità e sostenibile, la mascherina Social Mask.
Social Mask è una mascherina chirurgica di tipo IIR lavabile 10 volte, che garantisce il massimo livello di efficacia di BFE e dei parametri previsti, ha ottenuto lo standard 14683:2019 e la marcatura CE.

Oggi la produzione si concentra in provincia di Benevento e grazie alla collaborazione con la Rete di Economia Civile Sale della Terra, sono stati avviati percorsi di inserimento lavorativo con persone in situazione di fragilità.
Oggi sono oltre 100 le persone impiegate nella produzione e confezionamento delle mascherine Social Mask, tra cui 22 disabili fisici e mentali. Gli utili del progetto serviranno per avviare dei percorsi complementari e paralleli con le lavoratrici e i lavoratori coinvolti nel Distretto Diffuso e per consolidare le realtà tessile che in questo modo non hanno chiuso ma investito in un reale processo di riconversione industriale, umana e ambientale.

Uno studio dell’Università di Roma La Sapienza è in corso per stimare la riduzione dell’impatto ecologico di una mascherina lavabile rispetto a quelle monouso. I primi dati dimostrano come l’impronta ecologica di Social Mask sia meno della metà rispetto a quelle monouso tradizionali.

Cosa ci dimostra questa bella storia?
Che non solo i grandi gruppi industriali possono riconvertirsi: anche l’impresa sociale può cogliere le opportunità di un nuovo mercato e presentarsi come player con un prodotto competitivo e con tutte le necessarie certificazioni, grazie alla formula del Distretto Diffuso, alla collaborazione di soggetti anche diversi, e alla condivisione di esperienze e competenze.

L’impresa sociale, come dimostra l’esperienza del Distretto Diffuso, è in grado di fare le stesse cose di altri soggetti ma in un modo diverso, quello che pone l’attenzione alla persona, alla valorizzazione delle sue capacità e aspirazioni, alla costruzione di comunità inclusive ed attente. Quello che cerchiamo di realizzare da sempre nelle nostre attività imprenditoriali.
Stay tuned, la storia continua!

A questo link puoi vedere il racconto del Distretto Diffuso e Social Mask realizzato il 25 febbraio su Vita con la partecipazione di: Luca Raffaele – Next Social Commerce, Angelo Moretti – Rete di Economia Civile Sale della Terra, Carlo Borgomeo – Fondazione Con il Sud, Anna Fasano – Banca Etica, Enzo Durante – Invitalia, Rossana Dettori – CGIL; moderato e condotto da Riccardo Bonacina.

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