Leggere dentro il prezzo

di

Quando un prodotto costa troppo poco, dobbiamo domandarci chi o cosa sta pagando la differenza tra il prezzo giusto e quello di acquisto.

Dopo la crisi finanziaria che ha fatto vacillare il sistema economico mondiale, mentre ancora le società occidentali arrancano per riconquistare i livelli di benessere di 10 anni fa, per sostenere i livelli di spesa continuiamo ad assistere a continue corse al ribasso su quasi tutti i tipi di prodotti. Generi di prima necessità ma anche capi d’abbigliamento, oggetti e dispositivi elettronici. 

Allo stesso tempo è diventata sempre più urgente la questione ambientale, la tutela del nostro pianeta anche come reazione ai disastri climatici che con sempre maggiore frequenza e violenza devastano i continenti generando effetti devastanti sulla vita delle popolazioni locali. Dopo Papa Francesco con la Laudato Sì, l’Onu con gli obiettivi dell’Agenda 2030, è stata Greta Thunberg, una ragazza di quindici anni, a diffondere il messaggio a tutti i livelli della popolazione, soprattutto tra i giovani. 

La parola sostenibilità è entrata a far parte del vocabolario comune, anche se troppo spesso, senza sapere bene di cosa si tratti. Questo è sempre più lampante guardando il sistema dei prezzi e del consumo, dove l’obiettivo è acquistare, acquistare qualsiasi cosa al prezzo più basso possibile.

Non importa se a pagare per il nostro risparmio è l’ambiente.
Non importa se a pagare per il nostro risparmio sono i lavoratori.
Spesso non è neanche menefreghismo, è che, semplicemente, queste informazioni non arrivano assieme ai prodotti. Non c’è scritto da nessuna parte cosa c’è dentro al prezzo, se per i lavoratori lo stipendio giornaliero è di circa 10 euro o se tutti gli scarti delle lavorazioni vengono gettati in fiume. Allo stesso modo non c’è scritto se il prezzo che andiamo a pagare è impiegato in contratti giusti per i dipendenti, in tecnologie verdi o in inclusione sociale.

Con Gioosto abbiamo voluto proporre un’alternativa a questa asimmetria informativa (già, nel linguaggio tecnico dell’economia si chiama così, e rende l’idea della posizione in cui ci troviamo come consumatori). Su Gioosto si possono trovare solo prodotti di aziende impegnate in percorsi di sostenibilità sociale e ambientale.

Il prezzo è un fattore importante: deve permette all’azienda di rimanere sul mercato ed essere comunque accessibile senza diventare eccessivo e trasformare un prodotto, e la sostenibilità, in una cosa solo per ricchi. Il prezzo che trovate su Gioosto non sarà mai quello del risparmio a tutti i costi, perché quel “a tutti i costi” non e considera l’investimento che collaborazioni sane e corrette generano sul territorio e sulle comunità. Grazie al magazzino centrale è possibile fare acquisti da più aziende pagando un’unica spesa di spedizione, trovando tante piccole produzioni di qualità che sono difficilmente reperibili nei canali della grande distribuzione. 

Prezzo giusto e costruzione di una comunità di buone pratiche, sono i primi due pilastri su cui si costruisce il progetto Gioosto: solo mettendosi insieme, facendo squadra intorno ai valori relazionali e di centralità della persona possiamo contrastare il sistema dell’acquisto compulsivo al maggior ribasso e salvaguardare l’ambiente in cui viviamo. 

Fondazione Con il Sud è da sempre impegnata a sostenere progetti che valorizzino il lavoro giusto e responsabile in Italia e in particolar modo nel mezzogiorno, come volano per uno sviluppo sostenibile di tutto il territorio, inteso come ecosistema dei soggetti che operano al suo interno, aziende, organizzazioni, istituzioni e cittadini.

Regioni

Argomenti