A Partinico un sentiero della legalità in plastica riciclata

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Un sentiero colorato che porta a “L’albero della legalità” realizzato con mattoni di plastica riciclata. A realizzarlo a Partinico, nella piazza antistante la loro scuola, sono stati gli studenti dell’Istituto superiore “Mario Orso Corbino”. Anche l’albero in ferro è stato realizzato con materiale riciclato. Così come le foglie in plastica che portano impresso il nome delle tante vittime innocenti di mafia. E’ il primo esempio di riqualificazione urbana realizzato grazie al progetto Generazioni virtuose – azioni di riciclo mai viste.

Le mattonelle e le foglie sono –infatti- il prodotto del Precious Plastic: il macchinario che trasforma tappi e flaconi in nuovi oggetti. Il progetto, sostenuto da Fondazione con il Sud, vede come capofila l’associazione Auser “Francesco Purpura” di Montelepre. E coinvolge i territori di Balestrate, Giardinello, Montelepre, Partinico, San Cipirello e San Giuseppe Jato. Dove operano i partner Liberitutti, associazione civica balestratese Auser, la Cna Palermo, il circolo Legambiente “Giuseppe Giordano” di San Cipirello e l’associazione Kaleidos Cultura e Natura di San Cipirello. L’iniziativa ha il triplice obiettivo di strutturare un processo di solidarietà intergenerazionale, stimolare nella comunità territoriale lo sviluppo di una coscienza ambientale e consolidare nuove modalità di cura del territorio.

Per farlo sviluppa un’infrastruttura sociale sostenuta da una rete di partenariato che vede associazioni di volontariato, scuola e Comuni impegnati per incoraggiare un processo di riciclo e riutilizzo creativo della plastica.

Ad inaugurare l’albero della legalità nei giorni scorsi è stata Fiammetta Borsellino, figlia del giudice Paolo ucciso in Via D’Amelio. Una delle foglie riporta il nome del magistrato palermitano. Alla cerimonia erano presenti, insieme alle autorità militari, anche le commissarie del Comune di Partinico Isabella Giusto e Maria Baratta. Ad accoglierle e presentare il progetto sono state la vicepreside dell’Istituto “Corbino” Franca Di Marco e Nuccia Gaetani dell’associazione Auser “Francesco Purpura”.

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