La nuova Direttiva europea sulla violenza contro le donne

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Il Consiglio dell’Unione Europea ha varato la Direttiva contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, ora gli Stati membri avranno circa tre anni di tempo per trasformarla in legge all’interno dei loro ordinamenti giuridici.

La nuova Direttiva impone a tutti i Paesi dell’UE di configurare come reato le mutilazioni genitali femminili, i matrimoni forzati e la violenza online, come la condivisione non consensuale di immagini intime. Inoltre, prevede misure di prevenzione della violenza contro le donne e della violenza domestica, definisce norme per la protezione delle vittime di tali reati e pene detentive che vanno da uno a cinque anni per i maltrattanti.
Tuttavia, resta fuori lo stupro in quanto è mancato il consenso degli Stati membri per definirlo in tutta Europa come “rapporto sessuale non consenziente” e delinearlo, quindi, come un reato da tutti riconosciuto come tale, come invece veniva indicato nel testo originariamente proposto dalla Commissione. E’ possibile però che il Consiglio torni sul tema e integri la Direttiva, come anche noi auspichiamo.

Questa direttiva ci rafforza nei nostri obiettivi che sono condivisi anche nel progetto “Free.Da-Liberə dalla violenza”:
– sostenere le vittime della violenza di genere e della violenza domestica rinforzando l’azione del servizio antiviolenza Progetto Aurora con orari di apertura ampliati e un’équipe rinforzata;
– sostenere i figli e le figlie delle donne vittime di violenza con attività che aiutino all’elaborazione del trauma;
– supportare le donne in percorsi di autonomia che possa arginare il rischio di ritorno dal partner per mancanza di denaro o di una casa, attraverso percorsi di formazione e inserimenti lavorativi;
– sensibilizzare la comunità e gli amministratori/le amministratrici locali sul fenomeno della violenza, attraverso azioni di informazione;
– educare ə giovani al rispetto delle differenze di genere, attraverso percorsi di formazione nelle scuole volti a decostruire quegli stereotipi che alimentano una cultura delle disparità che sta alla base anche della violenza e a portarli a riconoscere e costruire relazioni funzionali, equilibrate e rispettose;
– sensibilizzare gli adulti di riferimento (insegnanti e genitori) con azioni nelle scuole finalizzate alla collaborazione di tuttə verso la costruzione di una cultura della parità nel rispetto delle differenze.

Come? Vieni a scoprire Free.Da sul blog https://www.esperienzeconilsud.it/freeda, i siti web e le pagine social dei partner per conoscere tutte le azioni 🙂

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