“Dolce lavoro” in carcere, ben duecento le colombe vendute per Pasqua

Dopo aver dato prova di grande maestria nella realizzazione dei panettoni natalizi, i detenuti coinvolti nel progetto “Dolce Lavoro” sostenuto da Fondazione Con il Sud, si sono ritrovati ad essere inondati di richieste di colombe pasquali.
Sotto la guida di Antonietta Mannarino – presidente di “Amici con il cuore”, capofila del progetto, nonché della cooperativa “Mani in libertà”, appositamente costituita per garantire un futuro lavorativo ai detenuti-pasticceri che hanno ottenuto una qualifica professionale con la partecipazione al progetto (uno è stato assunto, gli altri tre lo saranno a breve) – i detenuti hanno ormai imparato ad utilizzare al meglio le attrezzature del laboratorio di pasticceria all’interno del carcere, per soddisfare i numerosi ordini che provengono sia dentro che fuori le mura dell’istituto penitenziario.
Le richieste di buffet di dolci, di torte tradizionali e di biscotti si sono, così, alternate a quelle delle colombe, attraverso l’intermediazione della Camera Penale di Catanzaro, presieduta dall’avvocato Francesco Iacopino. Grazie all’intervento diretto degli avvocati Enzo Galeota e Piero Mancuso dell’Osservatorio della Camera Penale in carcere, che hanno raggiunto gli imprenditori Desiderio Noto e Gino Rotundo per la vendita delle colombe nei loro supermercati di riferimento, e grazie anche al contributo della Banca di Credito Cooperativo di Montepaone, molti cittadini di Catanzaro hanno infatti festeggiato la Santa Pasqua con i prodotti del carcere “Ugo Caridi”. E sono ben duecento le colombe vendute.
Ciò a riprova del fatto che l’esperienza che si sta svolgendo in carcere sin dal 2020, con l’appoggio incondizionato della direttrice Patrizia Delfino – nonostante le battute d’arresto subite a causa della pandemia – sta attirando l’attenzione dell’intera comunità. In primis, per l’indubbia qualità dei prodotti utilizzati per la realizzazione dei manufatti, rigorosamente biologici. In secondo luogo, per l’affidabilità dei partner coinvolti sin dall’inizio nella realizzazione delle vari fasi di cui si è composto il progetto – Amici con il Cuore in qualità di capofila, l’impresa sociale Promidea, l’associazione Liberamente, l’Ufficio Interdistrettuale di Esecuzione Penale Esterna e la stessa Casa Circondariale. Ma il valore aggiunto del progetto è rappresentato dai protagonisti, ovvero da detenuti di alta sicurezza, che non usciranno mai dal carcere, ma che hanno ricominciato a nutrire la speranza di un futuro lavorativo possibile attraverso l’impegno e la passione per la pasticceria, alla quale dedicano ore intense della loro giornata, che vanno ad aumentare a seconda delle esigenze, come a Natale e a Pasqua. Ed anche se il sostegno di Fondazione Con il Sud verrà meno a giugno, i “Dolci C-Reati” dalle loro mani continueranno ad essere realizzati e ordinati anche tramite la piattaforma online della cooperativa “Mani in Libertà”.

“Dolce Lavoro” in carcere, ben duecento le colombe vendute per Pasqua

Benedetta Garofalo
Addetta stampa progetto “Dolce Lavoro”