Conclusosi il primo incontro provinciale di Campagne Aperte: delineati obiettivi, percorsi, strategie

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Si è tenuto presso la Città Metropolitana di Reggio Calabria, il primo incontro provinciale del progetto Campagne aperte: laboratorio di pratiche territoriali per promuovere dignità di vita e di lavoro.

Presenti tutti i soggetti che costituiscono il partenariato al centro del progetto: CRIC – Centro Regionale d’Intervento per la Cooperazione ETS (capofila), ARCI Reggio Calabria APS, Re.Co.Sol – Associazione Rete delle Comunità Solidali, Città Metropolitana di Reggio Calabria, Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, Medici per i diritti umani – MEDU, Nuvola Rossa APS, Università della Calabria.

Un progetto- quello di Campagne Aperte –  ambizioso e stratificato che punta alla costruzione di comunità giuste nella quali i diritti dei lavoratori e delle lavoratrici di origine straniera siano riconosciuti e rispettati permettendo la loro piena partecipazione alla vita sociale, economica e culturale dei territori nel territorio della Città Metropolitana di Reggio Calabria.

Accesso alla salute, pratiche dell’abitare e del lavoro, sensibilizzazione nelle scuole, assistenza legale e reti territoriali di supporto: questi i principali temi su cui sì è focalizzato l’incontro che ha delineato una fotografia puntuale dell’oggi ma soprattutto ha dedicato ampio spazio nel tessere strategie sul lungo termine da mettere in campo nell’immediato futuro. Si è parlato di pratiche efficienti, già sperimentate, che potrebbero essere replicate in collaborazione con le istituzioni che si vogliono assumere la responsabilità di stravolgere l’esistente basato su sfruttamento, degrado e marginalizzazione. 

Consapevolezza e partecipazione nel contrasto ad ogni forma di sfruttamento e di razzismo partendo dalle scuole è stato il tema al centro dell’intervento del CRIC: “La razza, come fatto sociale e non certo biologico, è un dispositivo di gerarchizzazione umana utile a relegare le persone di origine straniera ad impieghi in condizioni di ricattabilità e sfruttamento. Nell’agrobusiness il razzismo ha la funzione di contenere il costo del lavoro, distribuendo la ricchezza in alcuni punti della filiera alimentare piuttosto che altri. Per comprendere la realtà in cui viviamo abbiamo bisogno di discutere di essa, e di farlo con consapevolezza, facendo uscire il razzismo dalla sua invisibilizzazione sistematica, dotandoci di strumenti critici e parole capaci di tenere assieme la complessità che ci circonda, perché solo comprendendo la natura di un problema saremo in grado di trovarvi una soluzione. Proponiamo che le istituzioni locali e regionali si coinvolgano in un dialogo con la parte più giovane della società stimolando la sua partecipazione alla definizione delle politiche territoriali e promuovendo un approccio che favorisca la risoluzione delle iniquità sociali.”

 

L’Abitare socialmente integrato di DAMBE SO, come modello di sperimentazione moltiplicabile per un’alternativa alla logica dei campi di accoglienza, basato sul principio della sostenibilità e dell’economia circolare, è stato presentato da Mediterranean Hope – Fcei. All’attuale condizione abitativa dei lavoratori agricoli di origine straniera, per lo più in condizioni di estremo degrado, sia che siano situazioni autorganizzate sia che siano sponsorizzate dalle istituzioni in ottica emergenziale, MH propone l’alternativa dell’abitare diffuso rivolto a tutti i lavoratori mobili, non esclusivamente alla categoria dei migranti, che deve tendere alla sostenibilità ed al coinvolgimento delle imprese nelle spese dell’accoglienza. Potrebbe inoltre costruirsi un’agenzia pubblica per l’abitare sociale, con un ruolo di affiancamento e coordinamento in rete di attori pubblici e privati, anche per incentivare l’utilizzo del patrimonio privato e pubblico inutilizzato, di beni confiscati e dell’edilizia popolare”.

L’Università della Calabria mette in campo opportunità e occasioni di inclusione lavorativa e proposte per la transizione agroecologica. Tramite l’analisi e la mappatura delle aziende e delle esperienze di agricoltura etica, orientata alla sostenibilità sociale, economica e ambientale, UNICAL vuole arrivare a definire proposte a supporto della transizione agroecologica, attraverso una metodologia partecipativa che coinvolga le comunità locali. 

Medu – Medici per i diritti umani ribadisce la necessità di fornire assistenza sanitaria capillare, mobile e di prossimità:  “Con l’impiego di una clinica mobile si fornisce supporto sanitario e legale presso gli insediamenti della Piana di Gioia Tauro. Si è sussidiari e non sostitutivi al sistema sanitario territoriale, che rimane sempre il punto di riferimento principale per i pazienti ma è possibile in questo modo arrivare a coloro che non hanno la possibilità di recarsi all’ospedale, intercettare prima patologie potenzialmente pericolose per la salute dei braccianti e avere più chiara diagnosi con il supporto dei mediatori culturali”.

Infine le associazioni Nuvola Rossa APS e Arci Reggio Calabria forniscono supporto legale, sindacalizzazione e orientamento al lavoro per lavoratori di origine straniera attraverso l’organizzazione di workshop sui diritti del lavoro e tramite gli sportelli, di cui uno itinerante, presente negli insediamenti della Piana di Gioia Tauro, fino all’organizzazione di tirocini lavorativi. “È cruciale riconoscere che i migranti, specialmente quelli emarginati, affrontano barriere significative nell’accesso ai servizi legali. Spesso si trovano in contesti in cui la lingua, la cultura e l’ignoranza dei sistemi legali locali li pongono in una posizione di estrema vulnerabilità. Lo sportello di supporto legale itinerante porta la giustizia direttamente nelle comunità, eliminando molte di queste barriere attraverso la sua natura accessibile e inclusiva. Lo sportello di supporto legale itinerante e i workshop di alfabetizzazione emergono come una soluzione per garantire l’accesso equo alla giustizia per i migranti emarginati, per promuovere l’empowerment, l’inclusione sociale e la coesione comunitaria”.

A supporto di questo intero processo Recosol sta organizzando tavoli di lavoro con le amministrazioni comunali perché si facciano promotrici di questo cambiamento auspicato. Fino ad ora si sono coinvolti i comuni di Villa San Giovanni, Taurianova, Benestare, Gioiosa Jonica, Cinquefrondi, Melito Porto Salvo, Cittanova.

Obiettivo di questo primo incontro, centrale a livello metropolitano è stata la condivisione del percorso in atto, le sue prospettive ed aspettative, per darsi insieme un calendario di attività e mete condivise in direzione del miglioramento delle nostre comunità.

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