BIL x Blog bio-well

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BIL x Blog bio-well

La misurazione del campo energetico delle detenute del carcere di Taranto prima di iniziare le attività sartoriali e a tre mesi dall’avvio delle stesse, svela l’anima del progetto BIL.

Partiamo dall’inizio, al Centro di Medicina Integrata IOMED viene affidato il compito di monitorare lo stato di Benessere che un’attività creativa, all’interno delle mura carcerarie, è in grado di sviluppare. Così alla dott.ssa Antonia Di Francesco, biochimica esperta in misurazione del campo energetico umano, viene affidato il compito di seguire l’andamento delle emissioni energetiche rilevate dai polpastrelli delle mani delle detenute, sia quelle impegnate in sartoria, che le altre come gruppo di controllo.

Avendo la necessità di uno strumento versatile e portatile, per effettuare le misurazioni nelle strutture carcerarie si è optato per il Bio-Well GDV Camera metodo non invasivo per misurare il campo energetico umano utilizzando un sistema software e una videocamera specializzati. Lo strumento permette di utilizzare la tecnologia sviluppata dagli scienziati russi dell’Università di San Pietroburgo e conosciuta come Gas Discharge Visualization (GDV) o Electro-Photonic Imaging (EPI). Il dispositivo, che dispone di una videocamera desktop e del software di accompagnamento, permette al professionista esperto in misurazione del campo energetico umano, di effettuare le scansioni dell’energia umana rapidamente e con facilità.

I parametri presi in considerazione sono stati:

  • misura generale dello stato di stress,
  • misura generale dell’energia del sistema,
  • sbilanciamento degli organi %

In tutti i casi si è valutata una diminuzione dello stress generale del sistema vivente ed una significativa riduzione relativa allo sbilanciamento degli organi, indice che l’attività creativa della sartoria permetta di attivare nuove reti neurali, migliorare l’attivazione dei due emisferi e l’attività del corpo calloso, con ripercussioni su tutto il network.

La letteratura scientifica dimostra che oltre il 70% delle manifestazioni patologiche sono stress correlate, per cui una diminuzione del parametro stress ha ripercussioni anche sullo stato di salute e benessere generale del sistema biologico.

Nel caso del Carcere di Taranto, dove è stata possibile effettuare una misurazione prima dell’avvio delle attività sartoriali, abbiamo dei risultati più deisi, rispetto alle carceri di Lecce e Trani, dove le sartorie erano già attive. Qui sono stati valutati gli stessi parametri tra detenute impegnate nella sartoria e detenute non impegnate.

Conclusione: essre impegnate in attività creative e produttive all’interno delle strutture carcerarie, ha delle vistose ricadute sullo stato di benessere generale delle persone coinvolte.

 

Dr.ssa Antonia Di Francesco

 

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