Conferenza di Carla Lunghi presso il dipartimento di French and Italian Studies della Northwestern University di Evanston, Chicago, 10 maggio 2023: Fashion and Prison Labour: the case of Italy

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RUBRICA PILLOLE DI BIL – 5

Conferenza di Carla Lunghi presso il dipartimento di French and Italian Studies della Northwestern University di Evanston, Chicago, 10 maggio 2023:

Fashion and Prison Labour: the case of Italy

 

Il 10 maggio 2023 presso il dipartimento di French and Italian Studies della Northwestern University di Evanston, Chicago (https://frenchanditalian.northwestern.edu/) Carla Lunghi – docente di Sociologia dei processi culturali presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e vincitrice di una Distinguished Fulbright Chair in Italian Studies per l’anno accademico 2022/23 – ha tenuto una conferenza dal titolo: Fashion and Prison Labour: the case of Italy.

La professoressa ha illustrato ai colleghi del dipartimento statunitense e agli studenti di dottorato presenti, una ricerca che sta portando avanti da tanti anni, dedicata al tema del lavoro creativo (in particolare quello legato alla produzione di accessori e di articoli moda) in alcune carceri italiane.

Prendendo in considerazione due cooperative sociali (Alice attiva nel reparto femminile del casa circondariale di San Vittore a Milano e Made in carcere, presente nella casa di reclusione di Borgo San Nicola a Lecce e di Trani), Carla Lunghi ha messo in evidenza come questo tipo di attività creativa impatti in maniera molto positiva sul processo di rieducazione delle ristrette. Queste ultime, infatti, grazie ai percorsi formativi iniziali attivati da entrambe le cooperative, sono in grado non solo di imparare un mestiere utile per il loro futuro reinserimento nella società ma anche di vivere con maggior benessere una realtà quotidiana particolarmente difficile e ostile. Molte lavoratrici, inoltre, una volta conclusasi la formazione, vengono regolarmente assunte e retribuite secondo i parametri dei contratti nazionali, imparando giorno dopo giorno che cosa significhi lavorare e guadagnare in maniera onesta.

La conferenza ha suscitato un ampio dibattito soprattutto in riferimento alla situazione statunitense dove anche le carceri, in alcuni contesti, sono gestite interamente da enti profit con l’unico obiettivo del guadagno, ottenuto anche grazie al lavoro (spesso non equamente retribuito) dei detenuti. Proprio in riferimento a questo contesto così anomalo rispetto a quello italiano, casi come quelli di Alice e Made in carcere appaiono ancor più significativi e necessari tanto da porsi come utili modelli, potenzialmente replicabili non solo su tutto il territorio italiano ma, come il dibattito ha ampiamente dimostrato, anche in ambiti internazionali.

Carla Lunghi

 

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