DISCARICA LUTUM, FRA CRITICITÀ E RINVII CONTINUA LA BATTAGLIA DI “ATTIVA LIZZANO”
di Attiva Lizzano
È stato pubblicato il verbale della seconda Conferenza di Servizi svoltasi il 3 luglio scorso in relazione alla richiesta della Società Lutum di rilascio del PAUR (Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale), finalizzato alla riattivazione della discarica ex Vergine oggi Lutum sita nell’isola amministrativa del Comune di Taranto.
In questi 15 anni della nostra lunghissima battaglia civile contro la riapertura della discarica, per la prima volta si registra la presenza alla Conferenza del Presidente della Provincia, il dott. Gianfranco Palmisano. Inoltre, il verbale riporta espressamente che in data 26/06/2025 è pervenuta dall’Ufficio di Presidenza una nota con prot. prov.le n. 26184 con cui sono state trasmesse ulteriori note di associazioni (tra cui Attiva Lizzano), partiti e altri“al fine di procedere ad una valutazione delle istanze presentate e garantire un riscontro alle questioni sollevate”. Tutto questo denota sicuramente un concreto interesse per la questione, come lo ha dimostrato l’ARPA Puglia che è stata sempre presente. Purtroppo, la stessa cosa non la possiamo dire altri, in quanto dei sei sindaci convocati per la Conferenza erano presenti solo i sindaci di Fragagnano e Lizzano e non erano presenti neanche la Regione Puglia, l’AGER Puglia e altri.
Per il procedimento di PAUR, Attiva Lizzano ha inviato 6 edizioni di osservazioni, fatte proprie dai Sindaci, anche non direttamente interessati in questa Conferenza di Servizi, come Grottaglie e San Marzano di San Giuseppe. In particolare, le ultime osservazioni prodotte sono state illustrate in occasione dell’incontro del 16.06.2025 con il Presidente della Provincia e i Sindaci, organizzato da Attiva Lizzano al Palazzo della Provincia di Taranto. Tutti hanno ascoltato con interesse tutte le motivazioni tecniche, giuridiche, ambientali, sanitarie e umane che sono alla base del nostro NO secco alla riapertura della discarica. A tal proposito il verbale della Conferenza riporta che il Presidente della Provincia di Taranto ha sottolineato che “tutte le osservazioni arrivategli sono state inoltrate con nota all’Ufficio in modo da essere prese in considerazione all’interno del Procedimento. Ribadisce la presenza della Delibera di Consiglio Provinciale approvata dall’attuale Consiglio Provinciale prima della propria elezione e di cui fa propri i contenuti. Per continuità amministrativa la Deliberazione di Consiglio Provinciale non è stata revocata ed è quindi tutt’ora vigente. Condivide, infine, la contrarietà alla riattivazione dell’impianto espressa dai colleghi Sindaci.”
Vista la mole di documentazione pervenuta, la stessa Lutum ha chiesto che gli vengano concessi almeno 90 giorni per fornire riscontro a decorrere dal ricevimento del parere completo di ARPA Puglia DAP Taranto che sarà inviato entro il 15 luglio prossimo.
La Lutum ha rappresentato “che entro 90 giorni circa saranno quasi sicuramente terminati tutti gli interventi di MISE/MIPRE”. Quindi, i lavori di messa in sicurezza di emergenza (MISE) e di prevenzione (MIPRE) iniziati 7 anni fa, oggi scopriamo che saranno completati entro 90 giorni. Speriamo davvero che finalmente l’Impresa riesca a completare i lavori che i cittadini aspettano da tanti anni, anche se le promesse di completare i lavori fatte in passato, sino ad oggi, si sono rivelate solo delle illusioni.
La Lutum ha anche colto l’occasione “per informare i presenti che lo spostamento dei rifiuti dalla Vasca B alla vasca A è stato completato e che anche il telo sottostante la vasca B non ha presentato alcuna lacerazione. Si è in fase di completamento degli interventi e successivamente andranno isolati i rifiuti spostati in modo da incapsulare il tutto.” Va detto però che, al momento, queste sono solo dichiarazioni della Lutum di cui non abbiamo alcun riscontro. Anzi, il dirigente del Settore Pianificazione ed Ambiente della Provincia, il dott. Polignano, ha messo a verbale che dall’analisi delle integrazioni pervenute, in riferimento allo Studio Ricadute al Suolo (doc. Ap.4_rev1) e Studio Odori (Ap.3_Rev1) si rilevano che le richieste effettuate da Arpa Puglia risultano non recepite o recepite parzialmente, non essendo: “stati adottati i percentili più elevati come richiesto per rappresentare condizioni critiche e reali d’esposizione; stato valutato in modo dedicato il parametro H2S nemmeno come specie tracciante significativa nei recettori sensibili.” Inoltre, “andrebbe effettuato un nuovo studio per l’individuazione della direzione del flusso di falda in quanto lo studio considerato alla data odierna risulta datato (2020) e presenta conclusioni differenti rispetto ad analogo studio del 2017.”
In sintesi le criticità riscontrate sono tante e molto importanti mentre è in gioco l’ambiente e la salute dei cittadini delle generazioni presenti e future. Per ora, di certo, registriamo solo un rinvio a data da definirsi per dare la possibilità di leggere le carte, nella speranza che chi dovrà decidere lo faccia con coscienza nell’interesse dei cittadini grandi e piccini e delle future generazioni a cui dobbiamo garantire almeno l’aria per respirare.
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