Hope, una storia come tante

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Ero solo una ragazza quando tutto è iniziato.

Nata e cresciuta in Nigeria, sognavo un futuro migliore, un’opportunità per sfuggire alla povertà che ci circondava. Ma ciò che mi attendeva era un viaggio oscuro e tortuoso che mi avrebbe portato in Italia come vittima della tratta di esseri umani. La mia storia è un mix di dolore, speranza e, alla fine, libertà.

Mi chiamo Hope (nome di fantasia), e ricordo ancora il giorno in cui mia madre mi disse che un uomo gentile avrebbe organizzato il mio viaggio verso l’Europa.

Era la mia occasione, pensavo.

Non sapevo cosa mi aspettava davvero.

Mi imbarcai su un lungo viaggio attraverso deserti aridi e mari tempestosi. Lunghe notti buie e giorni senza fine in furgoni sovraffollati.

Avevo paura, ma la speranza di un futuro migliore mi dava la forza per andare avanti.

Arrivai in Italia esausta e piena di speranza.

Ma presto mi resi conto che le promesse fatte non si sarebbero mai avverate.

Fui consegnata a un gruppo di sfruttatori senza scrupoli, costretta a entrare nella trappola della prostituzione.

Ero solo una merce, un oggetto da sfruttare per il loro profitto. La mia dignità venne calpestata, il mio corpo violato e la mia anima infranta.

Ma proprio quando sembrava che non ci fosse via d’uscita, la mia strada incrociò quella delle unità di strada di Amaranta. Erano un raggio di luce nel buio che mi circondava. Erano lì per aiutarmi, per offrirmi una mano tesa e la possibilità di una vita diversa. Attraverso il loro impegno instancabile e il loro amore incondizionato, riuscii a trovare la forza di lottare per la mia libertà. Mi offrirono un rifugio sicuro, dove finalmente mi sentii al sicuro e protetta. Mi diedero sostegno emotivo, assistenza legale e accesso a servizi sanitari. Ma più importante di tutto, mi diedero speranza. Mi fecero capire che ero più di una vittima, che meritavo una vita dignitosa e piena di possibilità.

Mi presentarono Amaranta.

Attraverso il loro programma di reinserimento sociale, ricevetti supporto per imparare l’italiano, grazie ad Amaranta ho acquisito nuove competenze professionali e finalmente sono riuscita a riprendere in mano la mia vita e realizzare che il mio passato non definiva il mio futuro.

Con il sostegno della mia amica Amaranta, mi sono sentita sempre più forte e pronta a costruire un nuovo cammino.

La mia storia è solo una delle tante storie di sofferenza e rinascita.

Sono consapevole che c’è ancora molto lavoro da fare per combattere la tratta di esseri umani, tuttavia grazie all’impegno di numerose organizzazioni so che esiste la speranza di un futuro migliore. E io, insieme alle mie sorelle sopravvissute, continueremo a lottare per porre fine a questa terribile ingiustizia e a costruire un mondo in cui tutte le persone siano libere di vivere una vita dignitosa e piena di opportunità.

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