Adulti si nasceva&Peer Education@Officine Gomitoli
Un libro che ci ha portato nel mondo dei migranti bambini, prima italiani e oggi “stranieri”.
Un racconto di quelle storie di espatrio, di sfruttamento, di “tratte” di ieri e di oggi…dai suonatori d’organetto, spazzacamini, venditori di statuine, piccoli vetrai e minatori fino ai moderni lavavetri e venditori di rose e fazzoletti…
Un viaggio, lungo tre secoli, nella Storia dell’emigrazione minorile italiana e nella sua rappresentazione letteraria, per poi arrivare ai giorni nostri…
Il recupero di una letteratura sommersa, spesso dimenticata, considerata, a torto, “minore” ma da cui emergono appunto non poche similitudini e persistenze con le drammatiche vicende che interessano oggi l’Italia e l’Europa.
Di tutto questo si è parlato martedì 20 giugno a Officine Gomitoli, in occasione della presentazione del libro “Adulti si nasceva” di Lorenzo Luatti.
Presentato in un modo assolutamente non convenzionale, il testo è stato raccontato dalle parole dell’autore, dal commento dello storico Michele Colucci e…dalla voce delle peer tutors del Liceo P. Villari di Napoli che hanno raccontato anche la loro esperienza di peer education e alcuni testi della letteratura per ragazzi trattanti il tema dei “piccoli viaggiatori”…
At the of Digitaliano @Officine Gomitoli
Così i peer tutors di Digitaliano hanno portato a termine il corso di formazione e hanno partecipato all’affiancamento nei due corsi di italiano L2 rivolti a studenti NAI…
Nel loro percorso di formazione, i peers hanno, in una prima fase, realizzato materiale didattico testuale (creando di loro inventiva esercizi e giochi per l’apprendimento dell’italiano), video*, mini prodotti audio e, inoltre, delle foto-racconto delle attività e dei prodotti fotografici per la piattaforma web.
Successivamente, i peer tutors hanno affiancato le insegnanti di italiano L2 in due distinti gruppi e corsi di italiano organizzati in 10 incontri da tre ore. In questi incontri i peer tutors hanno seguito ben 35 tutorati di età e provenienze variegate, avvalendosi di tutti i materiali didattici precedentemente realizzati e della piattaforma web realizzata, testata e aggiornata.
In aggiunta alle attività di realizzazione dei contenuti didattici multimediali ed i corsi di italiano, i peer tutor hanno partecipato anche ad altre attività ad Officine Gomitoli, come il laboratorio di ludopedagogia sui sentimenti e l’ incontro con la giovanissima autrice di origini nigeriane Sabrina Efionay; e due incontri/workshop con il progetto “SmartGeneration” che coinvolge cinque paesi europei con l’obiettivo generale di mettere a punto un modello educativo innovativo a livello europeo in grado di favorire un uso consapevole dello smartphone, delle sue potenzialità e dei suoi rischi, e di aprire un dibattito pubblico sul ruolo delle tecnologie digitali nei processi di costruzione della qualità delle relazioni sociali tra i giovani e tra le generazioni. I peer tutors hanno avuto un ruolo attivo anche nell’ideazione dei gadgets (Block notes e segnalibro) e partecipazione all’evento organizzato da Città della Scienza dal titolo “Futuro Remoto” dal 25 al 28 maggio in piazza Plebiscito (Napoli), occasione in cui proprio i peer tutors hanno avuto modo di promuovere e pubblicizzare il progetto e i suoi output.
Digitaliano si è poi così concluso con due momenti: uno di verifica con i peer tutors, dal quale è emersa la necessità, la voglia e la disponibilità nel continuare gli incontri con i tutorati; un altro in cui tutors e tutorati hanno festeggiato tra musica, cibo e tante risate la “fine” di questa loro esperienza insieme…
* Link alle video-lezioni Digitaliano
SEQUENZA
https://www.youtube.com/watch?v=jwrY2wpfYTs
VIDEO RICETTA
https://www.youtube.com/watch?v=pVS4zMan9B4
PRESENTAZIONE
https://www.youtube.com/watch?v=mp1tqpsmYPw
ABBIGLIAMENTO
https://www.youtube.com/watch?v=Mi7SYKlBsmM
INDICAZIONI STRADALI
https://www.youtube.com/watch?v=IbTBAntmuFw
AL BAR
https://www.youtube.com/watch?v=E_DaVEzr2kU
Carta d’identità/Intervista Doppia
https://www.youtube.com/watch?v=0YVq1KLWCe4
#OfficineGomitoli
Sabrynex @Officine Gomitoli&Laboratorio ludopedagogico sui sentimenti
“Cos’è per te l’amore?”
“Cosa non vorresti mai ricevere per S.Valentino?”
“Si può cambiare per amore?”
“Tre parole per descrivere un uomo”
“Tre parole per descrivere una donna”
Prima di entrare in una stanza, provare a rispondere almeno a due di queste domande appiccicando un post-it a forma di cuore su un pannello e poi prendendo posto…
Così è cominciato il laboratorio ludopedagogico sui sentimenti @OfficineGomitoli…
Così attraverso il gioco, per conoscersi, per entrare in contatto, per sciogliere la timidezza i ragazzi e le ragazze presenti hanno cominciato a confrontarsi…e a confrontarsi su uno dei temi più difficili di sempre: l’amore…
Insieme a Sabrina Efionay (in arte Sabrynex), giovanissima blogger/scrittrice di origini nigeriane, il pomeriggio è passato partendo proprio dalla lettura di alcuni estratti dei suoi libri che, attraverso la storia d’amore tra Cher e Hunter, hanno fatto riflettere i ragazzi e le ragazze su tanti temi legati all’amore: la libertà, la gelosia, la dipendenza affettiva, il possesso, la fiducia e la felicità…
Stimolati/e dalla filosofa Simona Marino e da Tania Castellaccio, responsabile area accoglienza donne della Cooperativa Dedalus, i ragazzi e le ragazze hanno tirato fuori pensieri e paure, mettendosi in gioco e senza paura di “esporsi”…
L’incontro, chiuso dai saluti e dalle considerazioni dell’assessore Alessandra Clemente, si è concluso con una frase, tratta proprio da uno dei libri presentati da Sabrynex:
“Stare insieme senza ferirsi” è possibile [?]
#OfficineGomitoli
Giovani,Scuola&Cittadinanza:Un pomeriggio con Mohamed Tailmoun
Un pomeriggio dedicato al racconto reciproco di esperienze…
Un pomeriggio in cui sono emerse le questioni più spinose che riguardano l’essere un giovane 2g in un Paese come l’Italia…
Perché per avere la cittadinanza si richiedono requisiti (es: un certo tipo di reddito) che non tutti hanno la possibilità di avere? E’ quanto guadagni a fare di te un cittadino italiano o straniero?
Perché non partire dai genitori anziché dai ragazzi arrivati qui da piccoli e/o nati qui, per semplificare le procedure per avere la cittadinanza?
Cosa si prova a sentirsi in tutto e per tutto italiano ma di dover girare con il permesso di soggiorno in tasca?
Si può, così, continuare a pensare di non voler andare via da un Paese che non ti accetta nonostante tu vi sia nato e/o cresciuto?
Cosa può fare la scuola in questa situazione di stallo perenne per noi ragazzi e ragazze che ci troviamo a vivere queste situazioni e quotidiani imbarazzismi?
Così i ragazzi e le ragazze che hanno partecipato all’incontro con Mohamed Tailmoun, hanno lasciato libere le loro emozioni, ponendo interrogativi e dubbi che tutti i giorni fanno parte del loro vissuto. Incuriositi dalla presenza di una vera e propria rete nazione di seconde generazioni, i ragazzi si sono interessati alle attività portate avanti da quelli che sono dei loro coetanei sparsi in tutta Italia.
E così, in un pomeriggio, hanno scoperto tante cose.
Hanno scoperto che esiste un dossier, “Dossier Italiani 2.0 / G2 chiama Italia: Cittadinanza rispondi!”, ideato dalla Rete G2 con il contributo di esperti sul tema della cittadinanza, scuola, media e sport, che questo dossier è stato presentato alla presenza di parlamentari, giornalisti ed esponenti della società civile a cui sono state poste questioni e domande che, ad oggi, richiedono risposte da parte del governo italiano.
Hanno scoperto che chi fa parte della Rete G2 si autodefinisce come “figlio di immigrato” e non come “immigrato” perchè è bene sempre sottolineare che i ragazzi nati in Italia non hanno compiuto alcuna migrazione, e chi è nato all’estero ma cresciuto in Italia non è emigrato volontariamente, ma è stato portato in Italia da genitori o altri parenti. “G2” quindi non sta “per seconde generazioni di immigrati” ma per “seconde generazioni dell’immigrazione”, intendendo l’immigrazione come un processo che trasforma qualunque Paese, di generazione in generazione.
Hanno scoperto che tutto quello che loro fanno nel quotidiano, ossia difendere i diritti negati alle seconde generazioni senza cittadinanza italiana e promuovere l’identità come incontro di più culture, sono i due degli obiettivi principali della Rete G2.
Hanno scoperto che la Rete G2 ha partecipato, tra il 2006 e il 2007, su invito del Ministro dell’Interno e del Ministro della Solidarietà Sociale agli incontri convocati sulla riforma del Testo Unico sull’immigrazione (leggi n. 189 del 2002 e n. 286 del 1998) ed è stata ricevuta in commissione Affari costituzionali della Camera per esprimere un proprio parere sia sulla riforma della legge sulla cittadinanza (legge n. 91 del 1992) che sul Testo Unico. E ancora che, sempre nel 2007, la Rete G2 è entrata a far parte della Consulta nazionale del ministero della Solidarietà sociale “per i problemi degli stranieri immigrati e delle loro famiglie” e della Consulta dell’ “Osservatorio per l’integrazione degli alunni stranieri e l’educazione interculturale” presso il ministero della Pubblica istruzione, ed ha collaborato con il centro interculturale della Provincia di Mantova e con l’assessorato alle Politiche educative e scolastiche del Comune di Roma.
Hanno scoperto che, nello stesso anno, la Rete G2 ha ideato e realizzato un originale strumento di comunicazione: il Fotoromanzo G2, per promuovere una modifica della legge sulla cittadinanza italiana, e che nel 2008 la Rete G2 ha ideato e curato la trasmissione radiofonica “OndeG2” e ha promosso la raccolta musicale “Straniero a chi? Tracce e parole dei figli dell’immigrazione” in collaborazione con il ministero della Solidarietà sociale.
Facendo seguito alle parole e ai racconti di Mohamed Tailmoun, anche i ragazzi hanno fatto scoprire qualcosa di importante al loro ospite: l’esperienza della peer-education.
Presentando il progetto “Non perdiamoci di vista”, finanziato da Fondazione con il Sud e gestito dalla Cooperativa Dedalus, i peer tutors – studenti italiani, migranti e di seconda generazione dei licei Villari, Caccioppoli e del I.C Gabelli – presenti all’incontro, hanno raccontato come l’esperienza della peer education (educazione tra pari) possa essere un valido strumento di supporto scolastico e emotivo, per tutti quei ragazzi e quelle ragazze (figli di immigrati e non) che si trovano in difficoltà tra le mura scolastiche e non solo. Così, raccontando come, attraverso gruppi di supporto scolastico, laboratori di italiano per lo studio e un lavoro redazionale di interviste reciproche (per conoscersi meglio e farsi conoscere), i tutors mirano a potenziare nei pari le conoscenze, gli atteggiamenti, le competenze e le sicurezze, i ragazzi e le ragazze presenti sono riusciti a loro volta ad incuriosire il loro ospite, che li ha salutati con una frase di speranza e promessa condivisa:
“Siamo ancora al punto dell’integrazione, nel mezzo del percorso che dovrebbe portare ad una piena acquisizione della cittadinanza che porta ad una vera inclusione dei figli di cittadini immigrati, la strada è lunga e in salita ma qualcosa si è mosso, si sta muovendo e noi non ci arrendiamo”.
#OfficineGomitoli
Ph. Diego Guglielmelli
Incontro Conoscitivo per Partecipare a ReGeneration
Il 2 maggio si terranno gli incontri conoscitivi per partecipare al Progetto ReGeneration.
Re-Generation è quasi pronto per partire, ma ha bisogno di te!!!
Il progetto #ReGeneration mira a tracciare una cartografia, dei luoghi del tempo libero della città di Napoli a partire dai differenti e creativi modi di utilizzare e vivere lo spazio urbano da parte delle nuove generazioni.
Insieme si realizzerà un racconto del territorio della IV municipalità, avvalendosi delle più svariate tecnologie della comunicazione.
Re-Generation è rivolto agli adolescenti italiani e stranieri per un massimo di 30 persone.
I laboratori avranno la durata di 8 mesi con 1 incontro a settimana della durata di 3 ore.
I workshop inizieranno a maggio 2016 fino a luglio e riprenderanno nel mese di settembre fino a dicembre 2016
Tutte le attività saranno svolte a Napoli presso i locali di Officine Gomitoli, in piazza E. De Nicola vicino Porta Capuana e nelle aree adiacenti.
Le iscrizioni devono essere inviate entro il 27 aprile 2016.
Per info e iscrizioni:
regeneration@zap.ink
https://www.facebook.com/Progetto-ReGeneration-203774126668376/?fref=ts
ACCORRETE NUMEROSI E PUNTUALI!
Il Workshop è gratuito.
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VI ASPETTIAMO!
#OfficineGomitoli
Officine Gomitoli incontra Jimmie Durham e la Swedish Academy
Tra le mura dei nascenti locali di Officine Gomitoli, Jimmie Durham, scultore, saggista, poeta nativo americano e Maria Thereza Alvez, creativa sui temi dell’arte e dell’ecologia, della storia locale ed ambientale e delle comunità. hanno ospitato a alcuni studenti della Swedish Academy of Realist Art.
Sotto gli occhi di alcuni studenti del Liceo P.Villari di Napoli, coinvolti in un progetto di peer education ed interessati ai temi dell’arte e delle migrazioni, e alla presenza proprio di un gruppo di giovani migranti ospiti di Officine Gomitoli, gli studenti della Swedisch Academy hanno presentato i loro lavori. Tra cortometraggi di primi piani di volti di persone che si osservano, prima con diffidenza e poi sempre con più fiducia l’uno nell’altro, a reportage sulla guerra siriana, che ha dato vita a nuove forme di arte (riutilizzare i proiettili esplosi per creare bastoni da passeggio per chi, proprio in guerra, ha perso le gambe), i giovani artisti della Swedish Academy hanno emozionato tutto il pubblico presente.
Sul finire dell’incontro, per restare in tema artistico, Ousmane, giovane del Burkina Faso, ha portato lo sguardo su un’altra forma d’arte, stupendo tutti con le sue acrobazie.