Il racconto di Porpora Marcasciano @Officine Gomitoli

Dare spazio ad argomentazioni che trascendono le problematiche irrisorie sulle quali si è fatta, in decenni di mala gestione politica, disinformazione e con le quali si è montato odio…
 
Con questo intento l’autrice, partendo dal suo punto di vista individuale circa il percorso travagliato e tormentato della comunità LGBT napoletana, ci ha preso per mano e condotti attraverso il “sottosuolo sociale” che negli anni è mutato, ma non è stato ancora pienamente portato alla luce in questa città e in molte altre realtà italiane..
 
Porpora ha parlato della società attuale… una società che l’ha condannata ed emarginata per anni perché “scomoda”, perché “promiscua” agli occhi di chi, per anni, ha parlato di moralità…una moralità fatta di paura, odio e vergogna. Vergogna di se stessi, prima di tutto, perché accettare che esistano realtà diverse dalla nostra ci mette nella condizione di metterci in discussione.
 
Ha parlato della voce di persone non-persone, di questi “travestiti” che per tanto tempo hanno per alcuni smesso di esistere o non sono mai esistiti, è stata udita. Cariche di rabbia, e stanche di essere sbattute in galera, picchiate, denigrate e insultate, hanno preteso e pretendono, come giusto che sia, di avere il loro pezzo di mondo, come tutti…
 
Porpora ha ricordato a tutti e tutte noi che nonostante oggi le stiano pian piano cambiando, è tuttavia indelebile, per la generazione pioniera di questo cambiamento, dimenticare, nascondere sotto il tappeto lividi sulla pelle come se nulla fosse mai accaduto, e ciò fa sì che la guerra iniziata da loro finisca per essere anche la nostra.
 
Una guerra a favore della conoscenza, a favore di tutto ciò che la conoscenza comporta: l’amore.
 
È proprio per questa ragione che Porpora è riuscita a raccontare una perfetta storia d’amore: amore per la libertà, per l’ uguaglianza, per la conoscenza e, attraverso essa, naturalmente, per la vita.
 
Nel corso della presentazione quindi si è partiti dal libro, ma non ci si è ancora fermati, perché la comunità LGBT fa parte del mondo, e purtroppo il mondo non fa parte, intellettualmente parlando, della comunità LGBT, né della realtà di altre minoranze.
 
L’incontro è poi terminato con un profondo messaggio di solidarietà, in vista dell’8 marzo, ma rivolto alle donne come ad ogni essere umano che si trovi in una condizione di fragilità…
 

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