Crimini di genere: esperienze a confronto tra linee guida e buone prassi: i risultati

Svoltare                                                                                                        Fondazione

 

 

Sono ancora molti gli ostacoli che rallentano i cambiamenti culturali e sociali necessari a sradicare la violenza di genere e si manifestano nei luoghi istituzionali con cattive pratiche, processi che ri-vittimizzano le donne (vittimizzazione secondaria), confusione tra conflitto e violenza, diffidenza e misoginia.

E’ ancora forte la resistenza di un movimento di negazione del fenomeno fatto di pregiudizi, stereotipi di cui sono ancora avvolti molti rappresentanti istituzionali chiamati ad intervenire; operatori sociali e socio sanitari che spesso non conoscono e non riconoscono le specificità della violenza in particolare quella domestica, ritenendola ancora privata, che non conoscono le leggi e  le dinamiche di una relazione di genere malata  e che  propongono interventi inidonei aggiungendo danno al danno già prodotto da maltrattamenti e umiliazioni. Di questo e di molto altro si è parlato nel convegno

“Crimini di genere: esperienze a confronto tra linee guida e buone prassi” organizzato da Impegno Donna.

Ma SVOLTARE è possibile e proprio durante il Seminario ricco di spunti, opinioni e scambi di buone prassi è stato annunciato per il prossimo 26 ottobre la firma del protocollo operativo tra i diversi soggetti istituzionali e non,  pubblici e privati chiamati ad intervenire sulla violenza di genere  per condividere una modalità operativa e di rete, finalizzata a rafforzare un sistema di protezione per prevenire e contrastare la violenza su donne e minori.

Tra i soggetti della rete sono incluse le

Forze dell’Ordine, la Magistratura, l’Azieda Santaria e Ospedaliera,

i Comuni, i Centri Antiviolenza, l’Ufficio Scolastico Provinciale, gli Ordini Professionali, il Terzo Settore. 

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