Il nuovo identikit degli artigiani palermitani

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Presentati ieri a Palazzo Branciforte i risultati della ricerca svolta nell’ambito di QuattroPuntoZero sull’artigianato a Palermo e sulle sue trasformazioni a seguito della pandemia e del riavvio dei flussi turistici.

Sostenuta in particolare dalla Fondazione Sicilia e dalla Fondazione per l’arte e la cultura Lauro Chiazzese, la ricerca non è stata un’indagine pura ma una “ricerca-intervento” con l’obiettivo di conoscere il tessuto artigianale della città per avviare dispositivi in grado di innescare cambiamento.

Una ricerca che delinea il presente ma che guarda al futuro e alle nuove generazioni. Una prima fotografia utile a programmare gli interventi successivi che saranno messi in campo a sostegno degli artigiani per diminuire il rischio di ulteriori chiusure e consentire l’avvio di nuove imprese (orientamento, consulenze su fisco e normative per regolarizzare la propria bottega, educazione alla legalità, contributo per l’acquisto e l’ammodernamento delle attrezzature).

Non solo. Perché la ricerca condotta mediante questionari, interviste e focus group ha permesso anche di rafforzare la comunità artigianale palermitana dando modo agli artigiani stessi di riconoscersi all’interno di un’identità in quanto portatori di relazionalità: con il proprio luogo di lavoro, con il prodotto creato e con la vendita.

I dati emersi, in questo senso, confermano il valore della presenza delle botteghe in centro storico come antidoto al rischio di monocoltura economica della ristorazione ma soprattutto smontano alcuni luoghi comuni, tracciando un nuovo identikit degli artigiani palermitani utile anche all’Amministrazione per indirizzare le proprie politiche.

Autodidatti o allievi in bottega (in totale quasi il 75% degli intervistati), non “ereditieri” di una tradizione familiare (oltre il 70%), per metà donne (più del 45%), dediti all’innovazione (il 74, 2%) e con la necessità di investire in risorse umane (il 23%), digitalizzazione (il 19%) e attrezzature (oltre il 19%): i numeri raccontano una nuova generazione di artigiani che, con i piedi ancorati al passato e le mani protese verso il futuro, ha voglia di rendere il capoluogo siciliano sempre più vitale e attrattivo.

Le principali evidenze della ricerca sono state presentate da Maurizio GiambalvoMarco IngrassiaDavide Leone, in qualità di ricercatori dell’équipe di QuattroPuntoZero. Alla presentazione sono intervenuti Giovanni Puglisi, Presidente Fondazione per l’Arte e la Cultura Lauro Chiazzese, Raffaele Bonsignore, Presidente Fondazione Sicilia, Simone Lucido Coordinatore del progetto e Presidente di Next – Nuove Energie X il Territorio, Aloisa Moncada di Paternò, Direttrice strategia della Scuola diffusa di Arti e Mestieri. Le conclusioni sono state affidate a Maurizio Carta, nella duplice veste di esperto di rigenerazione urbana e di Assessore all’Urbanistica e al Centro Storico del Comune di Palermo.

Per consultare la presentazione clicca qui.

A breve sarà inoltre disponibile, per chi lo richiede, copia del rapporto integrale.

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