Al via il progetto di finanza etica “Pio Monte Somma Microcredito Sociale”
di associazionefineticaonlus
E’ stato il Seminario on-line, svoltosi lo scorso 22 ottobre all’interno del programma promosso dal Dipartimento del Tesoro del Ministero Economia e Finanza: “Il Mese dell’Educazione Finanziaria”, l’occasione per presentare il progetto di finanza etica denominato: “Pio Monte Somma Microcredito Sociale”, realizzato da Finetica Onlus, in partenariato con I.P.A.D. Mediterranean Società Coop Sociale e Metanova Società Cooperativa Sociale.
L’iniziativa sarà diffusa in quattro Regioni del Mezzogiorno: Campania, Calabria, Puglia e Basilicata.
“In Campania sono circa un milione i soggetti non bancabili e in tutta Italia sono quasi dieci milioni – afferma Nello Tuorto, Presidente di Finetica Onlus. E’ un numero enorme di persone che non avendo accesso al credito tradizionale si rivolge ai canali paralleli. Per le persone e le famiglie, in difficoltà economica, esiste – conclude Tuorto – la possibilità di accedere al credito tramite il Fondo per la prevenzione dell’usura e sventare così il rischio di diventare preda degli usurai”.
Di tale fondo, che è stato istituito dalla Legge n.108 del 1996 (Art. 15), Finetica è uno degli enti gestori. Il modello operativo del Fondo per la prevenzione dell’usura, promosso dal Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze, si incentra sulla sinergia tra lo Stato, le Associazioni e gli Istituti finanziari. La garanzia statale favorisce, infatti, l’accensione di prestiti del circuito bancario, in modo da prevenire l’esclusione finanziaria di soggetti deboli che altrimenti correrebbero il rischio di rivolgersi ai canali illegali del credito.
“Sono 173 gli Enti gestori del Fondo: 44 Associazioni e Fondazioni e 129 Confidi – ha precisato Lavinia Monti, Dirigente Ufficio Prevenzione e Analisi Rischio Usura del Ministero dell’Economia e delle Finanze – che ogni anno devono rendicontare la loro attività. È importante riunire tutti gli enti gestori nella stessa sala ( ora soltanto virtuale) per stabilire una virtuosa e significativa interazione. L’anno scorso ho avuto – prosegue Monti – la soddisfazione di presentare il Rapporto sulla gestione del Fondo, che analizza i venti anni di attività svolta e quest’anno siamo molto soddisfatti che la dotazione del Fondo sia stata ampliata di dieci milioni di euro grazie al Decreto Rilancio (Legge n. 77/2020). Tutto ciò costituisce un segnale ed un’attenzione istituzionale significativa. Come si combatte l’usura? Dando un’alternativa legale a quello che è un credito illegale. Infine mi fa piacere rimarcare – conclude Monti – che nel 2020 si sono moltiplicate le iniziative di educazione finanziaria e di divulgazione sul tema della prevenzione dell’usura e dell’antiracket con le scuole e le università e sono state realizzate più iniziative congiunte tra gli enti gestori”.
“L’usura ormai è al centro di attenzione degli organi di stampa – afferma Mario Muccio, Capo Staff Commissariato Nazionale Antiracket e Antiusura. Prevenzione, solidarietà, contrasto e educazione finanziaria sono le azioni da porre in essere per sconfiggere il fenomeno. Spero che presto sarà possibile – continua Muccio – incontrarci di persona per organizzare ulteriori iniziative sul territorio e soprattutto per rivedere l’accordo in materia di contrasto all’usura, sottoscritto nel 2007 da ABI e Banca d’Italia. Già ora molte Prefetture come quelle di Pescara, Potenza, Trani, Barletta, Andria e Torino si stanno organizzando e stanno sottoscrivendo importanti accordi di intesa con le Camere di Commercio, con la Banca d’Italia a livello provinciale e con ABI. Il microcredito – conclude Muccio – è un fondamentale strumento per battere l’usura e che va maggiormente valorizzato. In tale direzione sottolineo che Finetica svolge un’azione egregia e significativa”.
Nell’arco degli anni in cui abbiamo operato – afferma Nello Tuorto – si sono riscontrate una serie di difficoltà: ad esempio gli istituti finanziari con i quali eravamo convenzionati in alcuni casi si sono rifiutati di erogare piccoli prestiti perché non costituivano operazioni remunerative nonostante avessimo fornito delle garanzie capaci di coprire il 100% del rischio. E tutto ciò nonostante i soggetti che richiedessero il prestito non fossero segnalati nella centrale dei rischi, né fossero protestati. Proprio per questo abbiamo pensato di realizzare il “Progetto di Microcredito Sociale Pio Monte Somma”, in modo da fornire un’adeguata risposta ai bisogni dei cittadini e assolvere a ciò che il sistema tradizionale bancario non garantisce”.
“Con il Progetto Pio Monte Somma Microcredito Sociale – prosegue Tuorto – attingiamo dalle esperienze del passato, dalla nostra storia. La nostra iniziativa, infatti, si ispira alle tradizioni degli antichi Monti di Pietà. Le prime istituzioni paragonabili ai Monti di Pietà si ebbero in Italia nella seconda metà del XV secolo con i frati francescani i quali – aggiunge il Presidente di Finetica – fondarono i Monti di Pietà in numerose città di piccole e medie dimensioni che, per la loro operosità economica e commerciale, presentavano una forte domanda di credito. Tali istituzioni finanziarie consentivano l’accesso al credito anche ai poveri con un tasso di interesse a condizioni favorevoli rispetto a quelle di mercato. Le attività dei Monti di Pietà possono essere considerate – conclude Tuorto – primi esempi nel campo del microcredito e promotrici di sviluppo del territorio”.
“Credo che il Pio Monte nasca – afferma Paola Avallone, Dirigente CNR – ISMED – sulla scia di un antico Monte di Pietà già operante a Somma Vesuviana nel lontano 1650. Viviamo in un presente sempre più senza storia. La vita pubblica si consuma ormai fra un sondaggio, una diretta Facebook e una sistematica strumentalizzazione di un passato sconosciuto e immaginario. In questa delicata fase storica sarebbe di vitale importanza – afferma Avallone – conoscere chi siamo stati per provare a comprendere chi siamo”.
Una particolare attenzione nell’attività di Finetica è preservata alle giovani generazioni. La Onlus ha, infatti, stipulato in Campania un importante accordo quadro con la Rete dei Licei Economici Sociali (LES) costituita dal Ministero dell’Istruzione. Vengono organizzati incontri con gli alunni dei venticinque licei presenti in Regione Campania con la finalità di educare all’uso responsabile e corretto del denaro e illustrare le modalità legali e gli approcci più idonei di accesso al credito, tali da evitare scelte che possano portare al sovra indebitamento o al rischio dell’usura.
“La nuova opzione del liceo economico sociale – ha spiegato Tiziana Tuzi – Dirigente dell’Istituto Seneca, Capofila della Rete LES Campania – nasce nel 2020 per riempire un vuoto dovuto all’assenza di discipline di diritto ed economia. LES annovera anche una vera e propria rete nazionale che prevede azioni di accompagnamento, convegni e significative manifestazioni quali “La Notte bianca dei licei” e “Le Olimpiadi di economia e della finanza”. Il protocollo d’intesa stipulato, a febbraio 2020, con Finetica incentrerà – aggiunge Tuzi – in misura maggiore l’attenzione sui temi legati alla legalità ed etica nel campo economico- finanziario”.
Com’è possibile ai nostri tempi accostare i due termini: finanza ed etica? Secondo Renato Briganti, Direttore del Corso di Finanza Etica dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II”, occorre un punto di equilibrio, un bilanciamento tra libertà e diritti. Il fenomeno dell’usura va affrontato realizzando una strategia complessa incentrata sulla prevenzione, sul contrasto e senza prescindere da un’osservazione: la finanza perde la sua missione quando perde le regole. Il progetto del microcredito sociale realizzato da Finetica, che oggi viene inaugurato, dimostra che un’altra finanza è possibile. La formazione e l’educazione finanziaria nelle scuole e nelle università sono – conclude Briganti – perni di una strategia, che deve mirare ad una finanza eticamente orientata. A tal fine il Dipartimento di Economia; Management e Istituzioni dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” organizza, in partenariato con Finetica, il Master di I Livello – “Corso di Alta Formazione sulla Finanza Etica”.
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