Scheda del Progetto
Inaugurata dal Cardinale di Napoli don Mimmo Battaglia, Casa Bartimeo è un vero e proprio Polo della Carità nel cuore di Napoli, un’opera segno, che prende vita agli inizi di questo anno Giubilare, pensata per le persone più fragili della città. Quando si parla di povertà si pensa quasi esclusivamente alla mancanza di risorse materiali. Nell’immaginario collettivo, infatti, l’assenza di cibo o di vestiti rappresenta l’unica necessità avvertita da chi vive in condizioni di privazione; tuttavia, esistono bisogni altrettanto importanti, come la possibilità di vivere in famiglia, di avere relazioni sociali significative e la possibilità di accedere a percorsi di cure mediche.
Per dare risposte anche a questi bisogni la Chiesa di Napoli ha dato vita, attraverso il proprio ramo ETS nell’ambito delle opere della Caritas diocesana e con il sostegno della Fondazione Con il Sud insieme ad altri enti privati del territorio, a Casa Bartimeo che sorge nel complesso della Basilica di San Pietro ad Aram lungo il corso Umberto I a Napoli, in quella che si configura come la prima Opera Segno del Giubileo della Speranza.
Qui trovano sostegno e accoglienza diverse fragilità. Sarà la nuova sede del Centro di ascolto diocesano e avrà una comunità residenziale per giovani adulti in condizioni di fragilità che necessitano di riappropriarsi della propria autonomia, un luogo di accoglienza emergenziale per donne e piccoli nuclei familiari, un centro di supporto psicologico, un servizio di consulenza legale per migranti, un importante poliambulatorio solidale.
Nel polo della Carità di Casa Bartimeo è attiva una Comunità di accoglienza/emergenza femminile volta ad appianare le difficoltà che vivono donne e nuclei familiari con bambini in situazioni socioeconomiche fragili e/o di emergenza abitativa. La struttura e i servizi mirano a offrire loro un’accoglienza temporanea e attività di supporto con l’obiettivo di ristabilire l’equilibrio familiare, migliorare le condizioni di vita e favorire l’integrazione sociale in un’ottica di autonomizzazione
È prevista poi una seconda accoglienza maschile, un servizio volto a fornire supporto e assistenza a uomini, che attraversano complesse situazioni di disagio economico generati dalla separazione o da particolari condizioni di fragilità. Questa comunità ha il compito di ricostruire la vita di queste famiglie con dignità e autonomia.
Ad ampliare l’offerta del polo della Carità, che accoglie le persone grazie alle segnalazioni dei servizi territoriali e della rete dei punti Caritas diffusi su tutto il territorio dell’Arcidiocesi, anche i servizi di tipo sanitario, con ambulatori medici e sportelli di ascolto e orientamento. Il poliambulatorio solidale è una struttura sanitaria che offre servizi medici e assistenza sanitaria a persone in situazioni di difficoltà economica e sociale. Opera grazie al contributo volontario di medici, infermieri e volontari che prestano il loro tempo e le loro competenze gratuitamente o a costi molto ridotti. L’obiettivo principale è garantire l’accesso alle cure mediche di base e specialistiche a chi altrimenti non potrebbe permetterselo. Con il supporto psicologico e quello legale, psicologi e assistenti sociali lavorano con gli ospiti attraverso la creazione di gruppi di sostegno e attività formative mirate al miglioramento alla complessità della condizione in cui versano. Un primo aiuto ed orientamento legale, invece, è utile per informare ed indirizzare gli ospiti nella tutela dei propri diritti, ad orientarsi fra i percorsi della burocrazia e affrontare i problemi che si pongono nel reinserimento anche nel mondo del lavoro.
Per promuovere un senso di comunità e favorire un percorso di rinascita e di consapevolezza, Casa Bartimeo è un luogo non solo di accoglienza, ma anche e soprattutto di bellezza, grazie all’intervento del maestro Lello Esposito e del suo progetto di Quadreria Sociale, che ha trasformato l’intero Polo della Carità in un luogo simbolico di bellezza, riscatto e condivisione.
La Quadreria Sociale diventa così un punto di incontro tra arte, spiritualità e valori umani, con l’obiettivo di utilizzare la creatività come strumento di dialogo e di rigenerazione sociale.
La prima esposizione è dedicata al frutto del laboratorio artistico Evasioni Creative, condotto dal Maestro Esposito con i detenuti del carcere di Poggioreale all’interno del medesimo istituto di pena. Attraverso questo percorso, l’arte è diventata un mezzo per liberare l’espressione personale, favorendo un confronto profondo con sé stessi e con il proprio vissuto. Le opere realizzate dai detenuti, sotto la guida del Maestro, riflettono storie di sofferenza e speranza, dimostrando come il linguaggio artistico possa abbattere le barriere, dare voce a chi è ai margini e costruire un ponte verso la società.
La Quadreria è un progetto dinamico, aperto al coinvolgimento di diverse realtà sociali, e diventerà un laboratorio permanente per iniziative che promuovano la cultura dell’arte, della solidarietà e del cambiamento. Attraverso la collaborazione con il Maestro Esposito, Casa Bartimeo si candida a essere un simbolo di riscatto, un luogo in cui le ferite del passato, anche grazie all’arte, possono trovare guarigione nella bellezza e nel dialogo. Con Quadreria Sociale, il Maestro Lello Esposito e il Ramo ETS dell’Arcidiocesi di Napoli mostrano come l’arte possa farsi carico di una missione più alta, trasformandosi in un potente veicolo di trasformazione umana e sociale.