Prossima Fermata BUS: Rossano Solidale e la Statale della speranza.

La Cooperativa Sociale Rossano Solidale è una delle due organizzazioni del Progetto Bus che si occupa di effettuare le uscite con le unità di strada nell’ambito del contrasto alla tratta e allo sfruttamento sessuale.

Il territorio di riferimento è il litorale ionico che costeggia la piana di Sibari nel cosentino.

Le operatrici sociali che lavorano su questa area sono tre ed una di esse è una mediatrice culturale.

A seguire le parole di una di loro che racconta una storia fatta di ascolto, fiducia, unione e condivisione.

“Le due uscite a settimana che effettuiamo da qualche mese percorrendo la strada dello sfruttamento sessuale, ci ha permesso in breve tempo di instaurare un legame basato sulla fiducia con le ragazze che incontriamo per strada.

Inizialmente la diffidenza, delle ragazze che incontravamo, aveva la meglio, percepivamo una sorta di chiusura e resistenza nei nostri confronti, ma vedere quella sorta di impaziente attesa di rivederci sorprende ogni volta.

Ci chiedono sempre:”Ci sarete la prossima settimana? Tornerete?”

La cosa che ci ha colpito sin da subito è la disperazione che si legge sui loro volti, abbiamo la sensazione che le donne che soffrono maggiormente la loro situazione di ricatti, maltrattamenti di disagio psicologico siano le donne nigeriane. Alcune di loro dopo numerosi incontri, si sono aperte e confidate e per noi questo è un grande risultato. Anche i momenti di sfogo nei quali le ragazze ci affidano con fiducia le loro storie fanno parte di quella che possiamo definire alleanza terapeutica.

Il nostro operare sulla strada ha inciso anche sul contesto locale di riferimento. Prima di iniziare il nostro lavoro ci siamo messi in contatto con le forze dell’ordine, in particolare con la Guardia di Finanza di Cassano che ha competenza su tutta la piana di Sibari, che in alcune occasioni ci ha fornito indicazioni sulle zone nelle quali trovare le ragazze che si prostituiscono.

È un lavoro molto delicato a livello personale crediamo di essere cresciute molto in questi mesi grazie ai racconti di queste ragazze invisibili, giudicate e criticate. Per noi è una ricchezza stare in contatto con loro.

Di fronte ai loro occhi ci sentiamo impotenti vorremmo dargli certezze e risposte concrete, sarà una sfida importante per noi riuscirci.

Ci stiamo attivando nelle ultime settimane per creare una rete in base alle esigenze e ai bisogni espressi, ad esempio stiamo costruendo una rete di contatti di medici disponibili in maniera gratuita a offrire loro servizi sanitari.

Crediamo che instaurare un rapporto di amicizia con le ragazze possa farle sentire meno isolate poiché vedendo in noi un punto di riferimento potranno contare su una presenza che le può aiutare e sostenere.

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