Taranto, confronto pubblico sul futuro dell’ex discarica Lutum
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È fissato per lunedì 16 giugno, alle 17.00, nel Palazzo della Provincia di Taranto, un incontro pubblico aperto alla cittadinanza, ai sindaci, alle associazioni e ai comitati locali. L’iniziativa è promossa per discutere della proposta di riattivazione della discarica Lutum, ex Vergine, situata in località Palombara, isola amministrativa del Comune di Taranto.
Durante l’assemblea saranno illustrate le osservazioni tecniche predisposte dall’associazione Attiva Lizzano, elaborate come contributo civico al dibattito pubblico. Tali osservazioni, redatte con il supporto di esperti, saranno trasmesse via PEC al presidente della Provincia di Taranto e ai sindaci del territorio interessato entro le ore 12.00 dello stesso giorno.
“Si tratta di un documento che vuole fare chiarezza su criticità ambientali, sanitarie e amministrative legate alla possibile riapertura dell’impianto”, ha dichiarato Giovanni Gentile, presidente di Attiva Lizzano. L’invito ai Comuni è a esaminare le osservazioni nel merito, designando tecnici di fiducia che possano arricchirle con ulteriori contributi.
Nel corso dell’incontro si affronteranno anche i temi legati alla seconda conferenza dei servizi, convocata per il 3 luglio 2025, che esaminerà la richiesta di Provvedimento Autorizzatorio Unico Regionale (PAUR) da parte della società Lutum, necessaria per ottenere le autorizzazioni ambientali.
Attiva Lizzano sottolinea che la battaglia contro la riattivazione dell’impianto non può essere relegata a singole associazioni o territori: “È una questione collettiva, che riguarda la salute e l’ambiente di tutta la provincia jonica”.
La scelta di Taranto come sede dell’incontro ha un valore simbolico. Nonostante la discarica sia formalmente chiusa, le lamentele e le segnalazioni da parte dei cittadini residenti nella zona, inoltrate anche all’ARPA, continuano a testimoniare la persistenza di esalazioni moleste.
“Ci auguriamo che le istituzioni vadano oltre le dichiarazioni formali e mettano in atto iniziative politiche concrete. Il nostro territorio ha già pagato un prezzo altissimo per decisioni prese nel passato a danno della salute pubblica”, conclude Gentile.
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