Discarica ex Vergine tempi più lunghi L’iter per la riapertura registra una pausa

Il Nuovo Quotidiano di Puglia |

Una delle principali novità di questa fase è la partecipazione alla conferenza di servizi del presidente della Provincia di Taranto, Gianfranco Palmisano, un fatto mai verificatosi nei 15 anni di mobilitazione contro la discarica, come sottolinea l’associazione cittadina “AttivaLizzano”. Il verbale registra inoltre che già in data 26 giugno l’Ufficio di presidenza provinciale aveva trasmesso una nota contenente osservazioni e documentazioni presentate da associazioni, partiti politici e amministrazioni locali. Un segnale di attenzione, per gli ambientalisti contrari all’impianto, che si affianca alla costante presenza dell’Arpa Puglia (critica verso il progetto Lutum), a differenza di altri enti convocati. Tra i sei sindaci chiamati a partecipare alla conferenza, infatti, erano presenti solo i primi cittadini di Fragagnano e Lizzano. Assenti Regione Puglia, Ager (Agenzia regionale gestione rifiuti) e altri enti coinvolti nel procedimento. “AttivaLizzano”, da parte sua, ha prodotto sei punti di osservazioni formali al procedimento, condivise anche da amministrazioni non direttamente coinvolte come Grottaglie e San Marzano di San Giuseppe. L’ultima dimostrazione pubblica delle ragioni del «no» è avvenuta il 16 giugno corso durante un incontro al Palazzo della Provincia a cui hanno partecipato anche sindaci e lo stesso Palmisano.
Nel corso di quest’ultima conferenza del 3 luglio, il presidente della Provincia ha ribadito la validità della delibera consiliare provinciale, tuttora vigente, che esprime netta contrarietà alla riapertura dell’impianto. «Per continuità amministrativa ha affermato Palmisano , il documento non è stato revocato e viene fatto proprio dall’attuale presidenza». La società Lutum ha chiesto ufficialmente una proroga di 90 giorni per rispondere alla mole di osservazioni ricevute, a partire dalla trasmissione del parere integrato di Arpa Puglia atteso entro il 15 luglio. Nel frattempo l’azienda ha comunicato il completamento dello spostamento dei rifiuti dalla vasca B alla vasca A e la presunta assenza di danni al telo di fondo. Sarebbe in corso, secondo quanto riferito, la fase finale di incapsulamento dei rifiuti. Tutte dichiarazioni che non troverebbero al momento riscontri ufficiali. Anzi, nel verbale, il dirigente del Settore pianificazione e ambiente della Provincia, ha sollevato pesanti rilievi. In particolare, ha sottolineato che gli studi trasmessi dalla Lutum, come quello sulle ricadute al suolo e sugli odori, non hanno recepito pienamente le indicazioni di Arpa: non sarebbero stati adottati i criteri richiesti per rappresentare condizioni critiche di esposizione e non sarebbe stato valutato il parametro dei cattivi odori in modo specifico nei recettori sensibili.
N.Din.