“Altri Tempi”: identikit dei caregiver e analisi delle specifiche esigenze
di fondazioneeosonlus
Nell’ambito delle azioni del Cantiere di apprendimento, riguardante il progetto “Altri Tempi”, sostenuto dalla Fondazione CON IL SUD, sono partite diverse iniziative. Oltre alla creazione di un Atlante dei Servizi per caregiver e persone con disabilità, in questa fase i partner del progetto, che hanno come capofila la Fondazione Eos Onlus, sono al lavoro per predisporre un identikit e un’analisi dettagliata delle specifiche esigenze dei caregiver.
Ciò viene fatto attraverso uno specifico questionario che ha lo scopo di raccogliere una serie di informazioni sulla relazione di cura, gestione e assistenza, sulle emozioni e gli stati d’animo dei caregiver, sui bisogni e le difficoltà, sui loro desideri e sulle eventuali proposte per migliorare la loro condizione.
Accanto al questionario, è in corso la realizzazione di alcune interviste per conoscere in maniera approfondita le esigenze dei caregiver.
Le interviste intendono mettere a fuoco alcuni aspetti fondamentali del loro ruolo:
Un primo nucleo tematico riguarda la dimensione personale e relazionale del caregiving allo scopo di capire come vive questo compito, qual è il rapporto con la persona assistita e quali effetti comporta sulla vita privata, sociale e lavorativa. Si esplora così il vissuto soggettivo di chi si prende cura, tra senso di responsabilità, affetto e difficoltà quotidiane.
Un secondo ambito centrale riguarda i bisogni e le criticità che i caregiver affrontano per comprendere le principali difficoltà nella gestione dell’assistenza, il livello di supporto ricevuto da familiari e amici, le strategie per affrontare lo stress e il burnout, e le modalità con cui si cerca di tutelare la propria salute fisica e mentale.
Ultimo focus è il rapporto con i servizi e le istituzioni per capire quanto si sentono rappresentati, quali strumenti o informazioni sarebbero utili e quale riconoscimento istituzionale dovrebbe essere garantito.
I caregiver che assistono familiari con disabilità sono un pilastro del welfare, ma spesso restano invisibili. Il quotidiano impegno di cura influisce sia sulla loro salute fisica e psicologica sia sulla possibilità di godere di tempo per sé, essendo schiacciati tra carichi assistenziali e limitata disponibilità di risorse. La situazione è ancora più difficile per chi affronta malattie genetiche rare.
Il progetto “Altri Tempi”, nato dalla collaborazione tra enti pubblici e del Terzo settore, prevede lo sviluppo di una rete di servizi integrati, nei territori di Napoli e Pozzuoli, finalizzati a fornire sollievo ai caregiver e a ridurre il peso delle responsabilità di cura, offrendo supporto all’intera famiglia.
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