Viv(ai)o Mammarao, ci presentiamo!

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Ci presentiamo: l’Associazione Santa Cecilia di Casarano (Le), assieme ad una fitta rete sociale, sta lavorando alla rigenerazione urbana di un quartiere della nostra città, il quartiere Mammarao, da cui il progetto prende il nome.

Il progetto Viv(ai)o Mammaro mira a realizzare un giardino polifunzionale e di coltivazione condivisa dedicato ai bambini recuperando un grosso appezzamento di circa 1,8 ettari diventato discarica a cielo aperto nel quartiere semiperiferico di Mammarao a Casarano. Viv(ai)o Mammaro sarà uno spazio di autoproduzione (perciò “vivaio Mammarao”) e fucina di buone pratiche che da un luogo ghettizzato si dirameranno verso il resto della città e contribuiranno ad “aprire” il quartiere alla vita comunitaria (dunque “vivo Mammarao”). “Mammarao” è un quartiere di abitazioni popolari (circa 200 famiglie), segnato da un alto tasso di microcriminalità, abbandono scolastico e disagio socio-culturale diffuso. Il terreno è di proprietà diocesana; lo scorso anno l’associazione Santa Cecilia ha ottenuto un comodato d’uso gratuito e, assieme ad un gruppo di giovani agricoltori, alcuni abitanti del quartiere e volontari di altre associazioni cittadine, ha realizzato i primi lavori di bonifica del terreno. Con il presente progetto si intende continuare e ampliare il processo di rigenerazione in nuce. L’idea è caricare questi luoghi di interessi per stimolarne nel tempo la vivibilità e la tutela, generando il senso del bene comune e dell’inclusione sociale proprio a partire dai bambini. Un pezzo di questo giardino sarà curato e gestito dagli Istituti Comprensivi che lo utilizzeranno come laboratorio interscolastico di scienze naturali. In una zona appositamente individuata si realizzerà il mondo delle api: si posizioneranno alcune arnie organizzando lo spazio per una didattica partecipata e inclusiva sulla produzione del miele. Sarà allestito uno parco giochi inclusivo con attività di animazione sportiva per far interagire i ragazzi di Mammarao con i non residenti. Alcuni giochi verranno realizzati con materiali di riciclo nei laboratori appositamente organizzati. Su una porzione periferica si realizzerà una pista per mountain bike che servirà anche per attivare corsi di guida sicura. Sarà attivata, inoltre, una compostiera di quartiere da cui si produrrà humus eventualmente necessario al giardino, attivando inoltre laboratori di compostaggio. I Servi del cenacolo aiuteranno gli abitanti del quartiere nei lavori di manutenzione ordinaria di questi luoghi, di modo che anche chi vive situazioni di disagio possa sentirsi integrato in un contesto sociale. Un terreno, simbolo del degrado e isolamento, diventa luogo di futuro e di condivisione, pensato e dedicato ai bambini che diventano “strumento” per permettere a questo quartiere di aprirsi e integrarsi nella Città. Mettendo assieme e facendo giocare i “bambini di Mammarao” con i “non residenti” siamo convinti di raggiungere una piena riqualificazione di tutta la zona.

Uno degli elementi caratterizzanti della vita del quartiere è l’organizzazione delle festività in onore di San Giuseppe. Un gruppo di residenti cura la realizzazione della Grande Fòcara, un’enorme pira che viene incendiata in onore del Santo, e del tradizionale gioco della Cuccagna, un alto palo cosparso di grasso, al culmine di cui è posto un premio da raggiungere con la collaborazione di una squadra di “scalatori”.

La festa di San Giuseppe a noi partner è servita per entrare nel quartiere con tutta la squadra dei volontari. Per questo, sabato scorso, abbiamo ideato la Festa del Dono delle Fascine: tutti i ragazzi delle Scuole hanno donato simbolicamente alcune fascine che gli organizzatori hanno posto nella Grande Focara.

Ma di questo vi racconteremo prestissimo!

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