Fiume Noce/ Opportunità e criticità in una tavola rotonda a Lauria

Il fiume Noce rappresenta un importantissimo scrigno di biodiversità nella nostra Regione, attraversando i territori di diversi Comuni della Basilicata, in particolare in quello della Città di Lauria nel quale intercetta diversi corsi d’acqua minori prima di immettersi nel Mar Tirreno, nei pressi della località di Castrocucco di Maratea. La tutela e la cura dell’ambiente del fiume è senza dubbio una priorità per le comunità che ad esso sono da sempre legate da un rapporto simbiotico, facendo del Noce una concreta opportunità di sviluppo del territorio legata al turismo, allo sport – nelle acque più turbolente si praticano il rafting ed il canottaggio – e alla valorizzazione naturalistica e paesaggistica.

La tutela dell’area e lo sviluppo del territorio basato sulla valorizzazione del fiume Noce sono stati al centro dell’evento pubblico promosso dal Circolo Legambiente di Lauria nella giornata del 9 giugno 2019; una tavola rotonda dal titolo “Fiume Noce: opportunità e criticità” che ha visto la partecipazione di diverse associazioni e attori del territorio: Città dell’Ambiente, Libera Lagonegrese, Circolo Legambiente Maratea, LabOratorio 4.0, Il Carrubo walk & stay, Flag Coast to Coast e Crea Potenza.

Nel corso del dibattito tutti gli intervenuti hanno convenuto sulla grande importanza del fiume per lo sviluppo dell’area, in particolare sulla necessità di portare avanti il contratto di fiume e la valorizzazione dell’area dell’ex Pamafi di Maratea, in origine azienda agricola e azienda florovivaistica, nata per iniziativa di Stefano Rivetti e successivamente acquisita dalla Regione Basilicata con i fondi della Cassa Contadina per salvaguardare il territorio di Castrocucco oltre all’attività produttiva e la situazione occupazionale. Docenti ed alunni dell’Istituto Comprensivo ‘Casimiro Gennari’ di Maratea hanno ideato e sviluppato il progetto ‘Città dell’ambiente’, sul modello della ‘Città della Scienza’ di Napoli, centro d’avanguardia nazionale, e che, in sinergia con Istituzioni, Università, associazioni ambientaliste, forze culturali, cittadini, potrebbe contribuire allo sviluppo tecnologico, occupazionale, di crescita sociale, etica e culturale del territorio, recuperando nel contempo lo stato di degrado della suddetta area ex Pamafi.

La tavola rotonda rientra fra le attività del progetto Taking Care – la cura dell’ambiente, la cura degli altri sostenuto dalla Fondazione Con Il Sud attraverso il Bando Volontariato 2015 – Reti Locali, al quale partecipano 6 circoli territoriali e la struttura regionale della Legambiente Basilicata, impegnati nel rafforzamento della rete associativa in Basilicata e nella salvaguardia del territorio e della rete sociale in Basilicata.