Trans Art Express al Museo Ferroviario della Puglia

“Trans Art Express’’

Mostra degli studenti del Liceo Artistico e Coreutico Ciardo – Pellegrino di Lecce.

dal 16 al 20 dicembre 2017

Presso Museo Ferroviario della Puglia – via G. Codacci Pisanelli, Lecce.

Si è tenuta il 16 dicembre alle 18, presso il Museo Ferroviario della Puglia in via G. Codacci Pisanelli a Lecce, l’inaugurazione della mostra ‘Trans Art Express’’, del Liceo Artistico e Coreutico Ciardo – Pellegrino di Lecce, in collaborazione con Swapmuseum a.p.s. , il Museo Ferroviario della Puglia e con il supporto del Fablab Lecce. La mostra avente come tema centrale il concetto di viaggio con tutte le sue sfaccettature è stata interamente concepita dagli studenti del Liceo Artistico e Coreutico Ciardo – Pellegrino di Lecce nell’ambito del percorso di alternanza scuola-lavoro coordinato da Swapmuseum all’interno del Museo Ferroviario di Lecce. I lavori esposti sono stati la trasposizione pittorica del significato che il viaggio può assumere e delle diverse forme in cui può manifestarsi, secondo le suggestioni degli artisti. Le opere hanno analizzato tre tipi di viaggio: quello introspettivo, che avviene nella mente della persona ed è spesso causato da problemi esistenziali o insicurezze; quello immaginario o impossibile, in cui persino i mezzi sono inadatti o  inventati e che, nella maggior parte dei casi, rappresenta la necessità di fuga o un desiderio irrealizzabile; ed infine il viaggio concreto, in cui avviene un vero e proprio spostamento fisico da un luogo ad un altro, per motivi di varia natura e importanza.

I tre pannelli in mostra contenenti ognuno cinque opere pittoriche hanno inoltre creato interazione con lo spettatore, grazie ad una speciale vernice conduttiva che ha permesso di generare effetti luminosi e sonori. A ispirare particolarmente gli artisti in erba è stata la musica che, oltre a reincarnare in milioni di modi differenti il concetto di viaggio, è in grado di trasmettere sensazioni sempre nuove e uniche. In particolare la figura di Neil Young ha svolto un ruolo fondamentale e decisivo negli esecutivi. Il cantautore canadese fa della sua musica un diario personale, e ci racconta della sua vita, delle battaglie contro la droga e l’alcool, delle continue perdite e delle mille difficoltà che tutto ciò ha comportato, arrivando a diventare il precursore del punk e il padre del grunge. Certamente Young non è il solo ad aver stimolato la fantasia dei ragazzi che, viaggiando avanti e indietro nella storia, si sono imbattuti in generi come il Blues, il Rock e la Musica Classica. Gli artisti e organizzatori sono stati gli studenti e le studentesse della classe V B, frequentanti l’indirizzo di Arti Figurative presso la sede centrale del Liceo Artistico-Coreutico Ciardo Pellegrino di Lecce: Alemanno Elisabetta, Brogna Stefano, Cosma Teresa, Fellico Jacopo, Ishmakej Denisa, Liaci Stefano, Maruccio Annalaura, Patera Gabriele, Rollo Guendalina, Schito Valentina, Scolozzi Manuel, Stamerra Aurora, Stanca Giorgio e Zappatore Elisabetta, Conte Veronica, Petrachi Gioele, Petrachi Giulia, Price Sean, Potì Angela, Russo Caterina. Questi dopo aver appreso le nozioni basilari del marketing culturale, dell’arte relazionale e delle nuove tecnologie applicate alla cultura, hanno potuto sperimentare tra gli spazi dei musei coinvolti (MUST LECCE e MUSEO FERROVIARIO) la produzione di un’opera interattiva e di una mostra, curandone ogni aspetto dall’organizzazione alla comunicazione.

La mostra, curata dalla docente Marinilde Giannandrea in collaborazione con Swapmuseum Aps, Fablab Lecce e Museo Ferroviario della Puglia e Must Lecce è rimasta aperta al pubblico per una settimana.

Le opere prodotte:

PANNELLO 1 : Titolo “VIAGGI (IN) POSSIBILI”

Realizzato da: Brogna Stefano, Maruccio Annalaura, Patera Gabriele, Raho Angelica, Scolozzi Manuel

Tecnica mista su pannello in compensato 125×150

L’opera tratta il tema del viaggio, visto come impossibile. Cioè un viaggio che viene intrapreso tramite mezzi non adatti a viaggiare, come anche le tappe che riguardano un itinerario “impossibile” dove viene meno lo stesso tema del viaggio e ci si perde di continuo tra immaginazione e realtà. L’opera è stata realizzata collettivamente dagli autori che hanno intrapreso il loro personale viaggio “impossibile” creando un’unica mappa, ognuno verso mete differenti associate a tracce musicali attivabili da cinque lettere da cui si irradiano le diverse rotte.



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PANNELLO 2 :  Titolo: “TRASPOSIZIONE”

Realizzato da:  Cosma Teresa,Ishmakej Denisa, Rollo Guendalina,Schito Valentina,Stanca  Giorgio

Tecnica mista su pannello in compensato 125×150

L’opera affronta il tema del viaggio, inteso come movimento interiore che avviene nel momento in cui si intraprende un percorso verso la conoscenza di se stessi e del proprio io. Il nero di fondo fa emergere le sensazioni scaturite dal viaggio come risultato della consapevolezza e della scoperta di una vita nuova. Le luci illuminano le opere rappresentando il filo conduttore delle 5 dimensioni personali che ogni autore affronta.

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PANNELLO 3 :  Titolo “OLTRE”

Realizzato da: Alemanno Elisabetta, Fellico Jacopo,Liaci Stefano, Stamerra Aurora, Zappatore Elisabetta

Tecnica mista su pannello in compensato 125×150

L’opera vuole esprimere la ricerca del silenzio che può avvenire anche tramite un viaggio, inteso come mezzo per allontanarsi dalla realtà e dai suoi rumori. Un viaggio interiore, verso la personale idea di silenzio e di pace. Le 5 opere che troviamo sul pannello alternano visivamente rumore e silenzio nella personale concezione dei singoli autori legate dall’audio di una traccia creata appositamente e attivabile al centro del pannello.

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4 mesi e ancora tanta strada da percorrere insieme: swapmuseum racconta

11 musei, 1 castello, 1 area archeologica, 1 spazio espositivo (chiesa sconsacrata) e 21 ragazzi coinvolti!

In 4 mesi dall’avvio del progetto “Swapmuseum” abbiamo incrociato, visitato e amato tanti luoghi, opere, reperti e volti. Sin dalla prima call lanciata per la ricerca di ragazzi da coinvolgere, che noi chiamiamo “swapper”, è stato chiaro l’impatto che ogni singola attività realizzata avrebbe potuto avere su tutti noi e sui contenitori culturali coinvolti. E’ iniziato tutto così: nel mese di aprile, in occasione della rassegna “itinerario Rosa” del Comune di Lecce abbiamo realizzato 3 call per l’organizzazione di 3 visite tematiche in due musei della città: il Museo Diocesano d’Arte Sacra situato nella bellissima Piazza Duomo ma ai più sconosciuto e il più periferico ma speciale Museo Ferroviario della Puglia.

Al Museo Diocesano d’Arte Sacra due sono stati i temi affrontati in due visite speciali: “I mille volti della donna” e “Donne e Arte sacra”.

“I mille volti della donna”, è stata una visita guidata speciale tenuta dalla guida del museo, che per l’occasione, ha potuto contare sul supporto delle nostre “swapperAlessandra e Lory. Dopo essere state formate sull’approccio da seguire per la manipolazione dei contenuti, con le loro associazioni mentali, hanno fatto incontrare le storie e i racconti di alcuni quadri del Museo con quelle di ospiti d’eccezione:  esempi di madri, figlie, lavoratrici e migranti che sono state presenti alla visita o la cui presenza è stata mediata grazie all’utilizzo di supporti multimediali, creando così un momento di riflessione sulla figura della donna nella società di oggi. All’ingente apporto emotivo messo in gioco dalle ragazze attraverso la condivisione di ricordi, affetti, modelli e riferimenti di donne esemplari, è corrisposta l’emozione palpabile trasferita ai partecipanti alla visita, che sono stati coinvolti in un’esperienza unica e ricca di significato che rimarrà nei loro ricordi legata indissolubilmente al museo e ai contenuti culturali in esso custoditi.

Visita speciale con Margherita e Daniele
Visita speciale con Margherita e Daniele

“Donne e arte Sacra” invece è stata una visita tematica dedicata all’importanza della figura della Vergine nella cultura contemporanea, tenuta da Donatella la guida del museo, e da due volontari che hanno risposto alla “call for swapperMargherita e Daniele che, in seguito a un percorso di ricerca e formazione, hanno arricchito l’evento con aneddoti e contenuti multimediali riguardanti l’immaginario della Vergine che tutt’oggi ispira le diverse forme d’arte, da quella contemporanea, alla musica, al teatro. La multidisciplinarietà e il ricco bagaglio culturale posseduto dai 2 ragazzi ha colpito tutti noi. Ciò ha reso evidente quanto vedere con i loro occhi può rendere accattivante e diversa la visita alla collezione di un museo.

Successivamente, sempre all’interno della stessa rassegna, ci siamo spostati poi al Museo Ferroviario della Puglia, dove il 15 aprile Elena, Margherita, Roberta, Stefania, Anna, Giulia e Donatella hanno interpretato e raccontato storie di donne che, con le loro gesta, hanno contribuito al processo di emancipazione femminile nella società, inscenando delle piccole finestre sul passato ambientate sui rotabili storici lungo il percorso di visita del museo. “Storia delle Ferrovie: viaggio nell’immaginario femminile” è stato il titolo della visita speciale che ha messo in luce abilità, passioni e doti possedute consapevolmente dai nostri ragazzi ma anche propensioni, interessi e capacità nascoste, scoperte mettendosi in gioco in tale occasione.

Inoltre, dopo aver preso parte a questa speciale visita, i partecipanti, sono stati invitati a raccontare le loro suggestioni, provocate dalle incursioni delle nostre swapper, in un workshop di scrittura creativa guidati dallo scrittore Omar Di Monopoli. Ne sono venute fuori storie e racconti sorprendenti ed emozionanti scaturite dalla stimolazione dell’immaginario che le scene hanno saputo suscitare.

Stefania e Giulia sul treno storico
Stefania e Giulia sul treno storico: per l’occasione Mata Hari e una crocerossina

Un’altra attività lanciata nello stesso periodo all’interno del Castello di Corigliano d’Otranto, è stata Ci racconti una storia?”, esperienza che ha portato a raccogliere storie sul Castello e sui personaggi che lo hanno abitato. Durante il primo incontro abbiamo scoperto per esempio che il sindaco attuale del paese ci ha vissuto per oltre 20 anni. Questa attività è ancora alla ricerca di swapper.

E poi il Summer camp “Pesci fuor d’acqua”! Dall’1 al 7 agosto abbiamo avuto l’onore di ospitare 9 swapper d’eccezione provenienti da tutta Italia, che hanno voluto candidarsi a prendere parte al primo summer camp dedicato al digital storytelling per musei e attrattori culturali del Salento. Sette musei e un’area archeologica del territorio sono stati raccontati dalle nostre swapper, in un serrato programma giornaliero che le ha portate da Gallipoli a Porto Cesareo, da Lecce a Galatina per scoprire e comunicare attraverso i loro occhi e profili social parte del patrimonio culturale del territorio. L’obiettivo del camp infatti è stato duplice: da una parte quello di trasferire ai partecipanti conoscenze e strumenti dello storytelling digitale per la cultura; dall’altro di attuare una strategia di promozione di un territorio troppo spesso legato allo stereotipo della vacanza al mare. Ogni giorno infatti, dopo la visita del museo, i giovani ambasciatori hanno partecipato ad attività formative e ludico-didattiche pensate per generare come risultato contenuti testuali e audio/video utili a raccontare la propria esperienza attraverso i social network.

Museo di Biologia Marina Parenzan di Porto Cesareo-Lecce
Museo di Biologia Marina Parenzan di Porto Cesareo-Lecce

Tra le attività ludico-didattiche proposte alle partecipanti, una speciale incursione nel Centro Commerciale Mongolfiera di Lecce ha visto diffondersi in rete una divertente caccia al tesoro social con riferimenti culturali ai musei del territorio. Questa attività rientra in “Fuori Museo” iniziativa di promozione nata dalla partnership di Swapmuseum con CoopAlleanze 3.0. L’obiettivo della collaborazione è stato quello di portare “fuori”, in un contesto inaspettato, i musei e i contenuti culturali da essi custoditi al fine di valorizzare, far conoscere e fruire gli stessi da nuovi pubblici, ignari della loro esistenza. A tal fine sono state realizzate delle mappe dei musei aderenti al progetto che presentavano le attività già svolte dai ragazzi o ne comunicavano le call attive. Le mappe sono state esposte e fruite in un corner installato in galleria per 30 giorni.

Dal 17 al 27 luglio invece, è stata la volta di “ArtBIT muSEI che suonano” attività che ha fatto parte del Festival SEI – Sud Est Indipendente. Attraverso l’utilizzo di sensori forniti dall’organizzazione, i ragazzi, dopo un breve formazione hanno preso parte ad un laboratorio, creando dei suoni facendo “suonare le statue” e li hanno integrati con i suoni ambientali rilevati da Dj Populous nei 3 musei leccesi convolti nel progetto ( MUST, Museo Storico della città di Lecce, Museo Provinciale Sigismondo Castromediano e Museo Diocesano d’Arte Sacra). In questo modo hanno dato vita ad una traccia musicale postprodotta da Dj Populous che è stata poi presentata il 27 luglio a San Francesco della Scarpa, uno spazio espositivo che ancora attualmente ospita una retrospettiva sull’artista contemporaneo Edoardo De Candia. Per l’occasione grazie ad un accordo stipulato con l’organizzazione della mostra è stato proposto un biglietto ridotto per i ragazzi al di sotto dei 25 anni che potevano accedere al percorso di visita ascoltando in cuffia la traccia prodotta nel laboratorio di ArtBIT. In questo modo, in due ore di apertura straordinaria, circa 70 ragazzi hanno visitato la mostra….che dire, un successo tanto che presto verrà ripetuta su due altri musei…continuate a seguirci, vi racconteremo anche il resto!

serata finale di ArtBIT muSEI che suonano
serata finale di ArtBIT muSEI che suonano