Ecosistema Urbano 2015

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Sarà presentata a Benevento la 22a edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani

di Luigi Furno

 

Spesso conoscendo una nuova città, circolando a piedi per le sue strade, prendendo gli autobus fino al capolinea, mescolandosi ai compratori di noodles, facendo goreng a Penang in Melesia o la coda per un parota ad Allahbad in India, infilandosi in templi viene da pensare: “Io qui ci abiterei!” Esistono città di cui si parla male o città di cui si ignora l’esistenza. Di esse però non bisogna avere un’immagine preconcetta, ma una rivelazione improvvisa che ci inviti a metterci nei panni di chi ci vive. E a volte questo primo impulso ci spinge a fare l’esperimento, a starci, in quella città, fin quando non ne diventiamo padroni come i suoi abitanti, fin quando non si diventa capaci di spostarsi al suo interno, di conoscerne le stagioni e scivolare lentamente nella inconsapevolezza di chi non fa più caso alla novità ma alle cose che ritornano giorno per giorno e ci danno la sensazione di essere parte di un mondo comune, di un mondo fatto di case, spazi, alberi, pioggia o luna o sole cocente o vento rinfrescante.

Ma perché la scienza che si dovrebbe occupare della morfologia della città, cioè l’urbanistica, è messa così male? Perché lo statuto delle città oggi è l’espressione più lampante di una nostra generale schizofrenia. Le città sono diventate il luogo dove si moltiplica o si depaupera la ricchezza, il serbatoio dove riporre le speranze di collegamento con il resto del mondo e allo stesso tempo luoghi dove si vorrebbe vivere meglio. Esse sono investite dal verbo della globalizzazione e chi ci vive si abitua a guardare la propria città dal di fuori, come parte di ciò che dovrebbe accadere o che sta accadendo altrove. Ed è così che ci facciamo guidare dai guru della finanza e dall’ideologia dell’omogeneizzazione. Ciò nonostante non riusciamo a perdere la pretesa di vivere secondo il nostro concreto stare qui e non altrove.

Proprio sul tema dell’inevitabile “radice” che si ha col territorio in cui si vive che venerdì 4 Dicembre 2015, presso Palazzo Paolo V di Benevento, sarà presentata la 22a edizione di Ecosistema Urbano, il rapporto di Legambiente sulla vivibilità ambientale dei capoluoghi di provincia italiani.

La ventiduesima edizione di Ecosistema Urbano, ricerca di Legambiente realizzata in collaborazione con l’istituto di ricerche Ambiente Italia e la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore, mira a tracciare una fotografia delle performances ambientali del Paese attraverso una analisi dei numeri delle principali città. Quest’anno non ci sono stati cambiamenti significativi nella ricerca, né per quel che concerne gli indicatori, né per quel che riguarda i loro pesi.

Le città sono per l’Italia una delle migliori vie d’uscita dalla crisi, uno dei patrimoni peculiari che possiamo mettere in campo nella competizione globale creando contestualmente le premesse per un profondo miglioramento della qualità della vita degli individui e della vita comunitaria. Sono un possibile cantiere di innovazione, un’industria capace di creare lavoro rigenerando e conferendo qualità e sicurezza agli spazi pubblici e alle abitazioni. L’agenda delle cose da fare è già scritta da tempo: la smartness, la mobilità nuova, il recupero urbanistico e la riconversione ecologica degli edifici, il corretto ciclo dei rifiuti, l’oculata gestione delle acque e la messa in sicurezza dal rischio idrogeologico, l’agricoltura urbana e periurbana, lo sviluppo della città digitale, la cura della persona, della scuola, dell’educazione. C’è la necessità del passaggio dalla saggistica, dall’analisi e dalla conoscenza dei fenomeni, alla realizzazione concreta delle soluzioni. Questo cambiamento, questa trasformazione delle città italiane è in atto? A guardare i dati di Ecosistema Urbano, in realtà, l’elemento che appare dominante è quello del ristagno. Piccoli passi avanti (e talvolta piccoli passi indietro) che mostrano una certa pigrizia e un’assenza generale di coraggio nelle amministrazioni locali.

Negli spazi di Palazzo Paolo V, durante la giornata congressuale, saranno allestite alcune mostre di oggetti sul tema della eco-sostenibilità tra cui gli oggetti di “riciclo creativo” dell’associazione Spazio Arteteco, un progetto che si pone da anni l’obiettivo primario di promuovere un cambiamento degli attuali modelli di produzione e consumo che sono la causa degli elevati flussi di materie ed energia del sistema socio economico.

Già, all’interno delle iniziative di Legambiente, Spazio Arteteco si era fatta notare, salendo sul podio del concorso “Sterminata bellezza” indetto, proprio, da Legambiente.

Preso in prestito da un giudizio sull’Italia di Francesco De Gregori, il titolo del premio si riferiva a un Paese sempre «in bilico fra lo sterminio della bellezza e il riconoscimento del patrimonio di sterminata bellezza materiale e culturale» che abbraccia la nostra storia.

Spazio ARTETECO nasce dall’incontro tra l’Associazione Arcarte (Laboratorio creativo) con l’Associazione onlus “Il bambino incompreso”, con il sostegno di “Fondazione CON IL SUD”, e con l’ASIA Azienda Servizi Igiene Ambientale, con l’obiettivo di formare giovani, appartenenti principalmente a fasce deboli e svantaggiate nel misurarsi con i temi legati alla produzione di elementi di arredo di design con l’utilizzo di materiali di scarto.

 

 

Programma:

ore 10.00 Apertura lavori
Fausto Pepe, Sindaco di Benevento
Michele Buonomo, Presidente Legambiente Campania

ore 10.30 Ecosistema Urbano, i numeri
Alberto Fiorillo, responsabile aree urbane Legambiente
Lorenzo Bono, Ambiente Italia
Mirko Laurenti, Legambiente

ore 11.00 – 13.00 Tavola rotonda – Qualità urbana. La città al centro del cambiamento
Fulvio Bonavitacola, Vice Presidente Regione Campania*
Fausto Pepe, Sindaco di Benevento
Romano Carancini, Sindaco di Macerata
Alcide Molteni, Sindaco di Sondrio
Silvia Marchionini, Sindaco di Verbania*
Michele Di Maio, Sindaco di Calitri
Vittorio Cogliati Dezza, Presidente nazionale Legambiente

Modera
Vera Viola, Il Sole24Ore

ore 13.00 Pausa pranzo con degustazione di eccellenze agroalimentari sannite

ore 14.30 Premiazione città Ecosistema Urbano XXII edizione

ore 15.00 Alcune buone pratiche urbane
Enrico Castiello, Assessore all’Ambiente, Comune di Benevento
Lucio Lonardo, presidente Asia Benevento SpA
Eva Avossa, Assessore alla Pubblica Istruzione Comune di Salerno
Enrico Panini, Assessore Attività Produttive Comune di Napoli
Michele Di Maio, Sindaco di Calitri
Rocco Lafratta, Geologo, esperto in contratti di fiume
Stefano Landi, Master MMT – Università LUISS Roma
Gennaro Masiello, vicepresidente nazionale Coldiretti

Modera
Sebastiano Venneri, Legambiente

ore 16.30 Conclusioni
Umberto Del Basso De Caro, Sottosegretario Infrastrutture

 

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