ScreeningDays nel Liceo classico di S.Marco Argentano

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ScreeningDays nel Liceo classico di S.Marco Argentano con il contributo di medici, sociologi ed avvocati. Organizzato dalla Nuova Croce Azzurra, ASI, LILT, ATC, ASIT nell’ambito del progetto Screening Days sostenuto da Fondazione CON IL SUD.

La manifestazione organizzata Prevenzione oncologica e donazione degli organi, attualità  e prospettive future: è il titolo della campagna di sensibilizzazione, inserita all”interno del progetto “Screening days”, che si  è svolta il 05 Dicembre scorso presso l’Istituto d’Istruzione secondaria “Selvaggi – Candela” di San Marco Argentano. A portare i saluti, in rappresentanza del dirigente scolastico Marisa Veltri, è stata Selene Falcone-vice preside dell’Istituto. L’incontro è stato moderato da Davide Franceschiello-sociologo e direttore del progetto, il quale si è soffermato sull’importanza del dono, inteso come atto di fiducia (dal dono si può scorgere l’anima degli individui). Rita Roberti-coordinatore locale per le attività di donazione e trapianti Asp Cosenza ha dato il suo contributo secondo il metodo scientifico, attribuendo allo stesso una matrice prettamente umana. Parte da un sogno ricorrente dei pazienti in dialisi, i quali sognano di bere acqua ghiacciata, definiti da lei stessa “assetati cronici”. Il prelievo di organi come i reni a scopo di trapianto per questi malati non è la salvezza totale, ma consente un miglioramento della qualità  di vita: poter riprendere una vita normale è già  gran risultato. Per spiegare in modo preciso il senso del donare, la dottoressa Roberti richiama all’attenzione dei presenti la figura di Nicholas Green, ucciso a 7 anni durante un tentativo di rapina sulla Salerno-Reggio Calabria. I suoi organi sono stati prelevati per dare vita a 7 persone, un gesto di speranza, di condivisione e solidarietà . Un altro record di trapianti si è avuto presso l’Ospedale Molinette, dove a causa della morte di una donna di 48 anni si sono salvate nove vite- dice con un pò di commozione la Roberti- ricordando poi la lettera del marito, in cui fa riferimento alla generosità  di sua moglie sia in vita che dopo la sua morte, chiave di accesso alla speranza per altre vite umane.

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