Le riunioni di partnership di Pazzi per la Radio 3.0

Tavolo rotondo per una governance orizzontale
Tavolo rotondo per una governance orizzontale

Il network che si è costituito intorno al progetto Pazzi per la Radio 3.0, vanta almeno un quinquennio di esperienza comune di diversi progetti. Il lavoro svolto è stato sempre metodologicamente realizzato in forma collaborativa ( sia contenutistica che di risorse umane) e con lo sharing action, ovvero condividendo sia le modalità organizzative che le i segmenti delle azioni che avevano poi la necessità di coincidere. Ciò ha richiesto spirito di condivisione ( lavoro, tempi, modalità) e molta capacità di mediazione. Il successivo passaggio è stato un network di lavoro in cui ha sempre prevalso una governance di carattere orizzontale in cui le decisioni vengono prese in forma collegiale e condivisa. Le riunioni di partnership che vengono convocate ogni 15 giorni sperimentano una partecipazione aperta a tutti anche a soggetti esterni alla rete e questo determina un confronto e scambio di esperienze ricco e multidisciplinare che spesso apporta nuova energia e nuove risorse al network stesso.

Tutti insieme volontari team di progetto, presidenti delle odv, stakeholders esterni. Un tavolo pieno di energie e risorse.
Tutti insieme volontari team di progetto, presidenti delle odv, stakeholders esterni. Un tavolo pieno di energie e risorse.

L’incipit per questo articolo è apparso necessario per illustrare sia l’aspetto metodologico che professionale del tavolo che vede impegnate risorse diverse con qualifiche differenti ma tutte organizzate per il raggiungimento degli obiettivi.

Le foto sono quindi significative anche per la capire come l’impegno profuso per il successo della puntata radiofonica e anche per gli obiettivi preposti dell’intero progetto, provenga da ogni risorsa sia essa volontaria, professionale o di responsabilità associativa.

Una  riunione estiva presso il CDM Unical
Una riunione estiva presso il CDM Unical

 

Al fine di conciliare larga partecipazione ed efficacia il modello è fondato sui seguenti principi. Inclusione: il coinvolgimento delle associazioni e delle rappresentanze di interessi diffusi deve assicurare la rappresentatività delle istanze di ogni soggetto immesso nella rete in modo che sia valorizzato il suo capitale di conoscenze. Trasparenza: le procedure e le informazioni devono avere adeguata comunicazione. Dimensione cruciale della trasparenza è quella di informare il partenariato di ogni decisione adottata. Integrazione: il coinvolgimento deve includere i vari livelli professionali, operativi, amministrativi rilevanti, nella fase di programmazione, di attuazione, di controllo e di valutazione.

 

Una riunione delle più recenti presso l'ADAC Cosenza
Una riunione delle più recenti presso l’ADAC Cosenza
Un partenariato ricco di presenze femminili
Un partenariato ricco di presenze femminili

 

 

 

 

 

 

 

Una delle riunioni allargate anche a stakeholders esterni, presso il CSV Cosenza
Una delle riunioni allargate anche a stakeholders esterni, presso il CSV Cosenza

E’ necessaria l’integrazione tra tutti gli elementi del partenariato. Informazione: il coinvolgimento deve fondarsi su un flusso di informazioni costante da parte del network così da consentire un contributo tempestivo ed informato per le scelte sia da parte del livello amministrativo che di gestione. Il flusso di informazioni deve essere circolare, ossia i contributi degli stakeholder devono essere tempestivi e tecnicamente rilevanti. Effettività Il valore guida delle attività partenariali è quello dell’effettività della rappresentanza. Il partenariato è chiamato a confrontarsi su problemi concreti e operare nei tempi utili. Per far ciò deve essere in condizione di affrontare le questioni tecniche.

Ma ci sono anche presenze maschili per un giusto bilanciamento di genere
Ma ci sono anche presenze maschili per un giusto bilanciamento di genere
Presso il CSV Cosenza
Presso il CSV Cosenza
I registri strumenti di monitoraggio
I registri strumenti di monitoraggio

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