Laboratorio di Teatro-Danza @Officine Gomitoli
Mercoledì 20 settembre dalle ore 15:30 alle ore 18:30, Officine Gomitoli da il via al nuovo laboratorio di TEATRO-DANZA!
Il laboratorio è aperto a ragazzi e ragazze italiani/e, di seconda generazione e con background migratorio che hanno voglia di sperimentarsi nella rappresentazione corporea di sé a 360°.
Il laboratorio intende sviluppare un confronto sull’identità, sulla difficoltà di riconoscere se stessi come parte di una comunità e di costruire il proprio senso di appartenenza. L’Odissea e soprattutto il personaggio di Odisseo saranno al centro dell’attività come esempio di colui che è costretto ad abbandonare la terra di origine, che si sposta per mare in balia degli eventi naturali, tentando di ritornare a casa, tra popoli che talvolta lo accolgono con rispetto, ma con diffidenza iniziale, e altri che lo respingono.
L’esito dell’intero laboratorio avrà un forma spettacolare in cui i vissuti si potranno trasformare in racconto corale.
Il laboratorio sarà condotto da Hilenia de Falco, ex direttrice artistica ed organizzativa del Festival Internazionale dell’Attore di Napoli (evento dedicato al perfezionamento dei giovani attori attraverso workshops tenuti da grandi maestri della scena contemporanea) e attuale direttrice artistica e presidente dell’Associazione Interno5; Antonello Tulisco coreografo, danzatore, storico dell’arte e studioso di culture musicali del mediterraneo.
Per info ed iscrizioni inviare una mail a: officinegomitoli@coopdedalus.org oppure telefonare al numero 081 293390
Vi aspettiamo 🙂
#OfficineGomitoli
Laboratorio di “Acquerello mitologico” @Officine Gomitoli
Ripartono le attività al Centro Interculturale Officine Gomitoli 🙂
Ogni mercoledì dalle 16:00 alle 18:00 al via il laboratorio di “Acquerello mitologico”
Durante il laboratorio i ragazzi si confronteranno su temi universali quali l’amicizia, l’amore, la famiglia, l’arte, attraverso episodi della mitologia greca.
Una volta presentati i miti attraverso esempi tratti dalla letteratura, dalle arti figurative e dal cinema, i partecipanti realizzeranno le illustrazioni, utilizzando appunto la tecnica dell’acquerello.
Vi aspettiamo! 🙂
Raggomitolando…il filo del discorso. Relazioni&Idee tessute in un anno.
Martedì 27 giugno h 16:00 – 18:30, Officine Gomitoli aprirà le porte del suo centro interculturale per l’incontro e la convivenza tra differenze per raccontare i laboratori artistico-culturali frequentati nel corso dell’anno dai giovani italiani e stranieri.
Un pomeriggio di festa in cui raccontare relazioni e idee tessute in un anno, da giugno 2016 a giugno 2017.
Un percorso guidato dai nostri ragazzi, dove ogni “tappa” sarà rappresentata da un laboratorio.
Laboratorio “Le maschere di cartapesta”
Laboratorio “Corpus Comune”
Laboratorio di riciclo creativo “Le macchine celibi”
Laboratorio artistico interculturale “Graphic Journalism”
Laboratorio teatrale “L’integrazione comica”
Laboratorio fotografico “Scattiamo”
Laboratorio di illustrazione “Raccontare attraverso la matita”
Laboratorio artistico interculturale “I colori della musica”
DigItaliano
Laboratorio di cucito creativo interculturale “Scuci e cuci. Dal passato ad oggi”
Laboratorio di rigenerazione urbana “ReGeneration”
Laboratorio di auto-progettazione “Costruire con il legno”
Laboratorio manipolativo nella biblioteca interculturale “Costruisci il tuo libro”
L’iniziativa è inserita nella rassegna “Giugno Giovani”, istituita, su proposta dell’Assessorato ai giovani del Comune di Napoli per incentivare il protagonismo giovanile nelle politiche di sviluppo culturale, turistico ed economico della città.
VI ASPETTIAMO!
#OfficineGomitoli
Costruisci il tuo libro @Officine Gomitoli
Realizzare di un “contenitore di sogni” completamente con le proprie mani e la propria fantasia…
Così apprendendo le tecniche della rilegatura, imparando ad assemblare un fogli separati, di carta o altro materiale, i/le partecipanti hanno creato il loro libro, album o quaderno personalizzato…
Laboratorio manipolativo “Costruisci il tuo libro” @Officine Gomitoli
In un’epoca virtuale , fatta di caratteri digitali, e-book e applicazioni per story-telling , il contatto con il libro diventa un’occasione per riscoprire il profumo e l’emozione delle pagine di carta.
Il laboratorio darà l’opportunità ai partecipanti di conoscere e sperimentare la tecnica di costruzione del libro, attraverso la piegatura della carta , la composizione dei fascicoli , la cucitura e l’uso della legatura.
I libri costruiti potranno contenere storie , poesie , frasi , citazioni , disegni , appunti personali, da portare sempre con se.
Si farà uso di carta riciclata , cartoncini colorati , stoffe , fili , legno , fiori , colla e colori.
Culture Migranti @Officine Gomitoli
Germania, Francia e Spagna si sono incontrate a Napoli venerdì 19 e sabato 20 maggio per “Culture Migranti: danza, musica e arte senza frontiere”, un’iniziativa degli Istituti di Cultura europei (EUNIC Napoli ovvero Goethe-Institut, Institut Français e Instituto Cervantes) in collaborazione con la cooperativa sociale Dedalus.
Due giorni con artisti internazionali e rappresentanti di diverse realtà e cooperative sociali europee, per promuovere e sviluppare uno scambio di esperienze tese a testimoniare e a valorizzare l’integrazione attraverso la cultura e l’arte, in particolare dei giovani.
La due giorni è stata inaugurata venerdì mattina con la tavola rotonda dal titolo “La Cultura come integrazione. Esperienze Migranti” che ha visto il racconto di tre importanti testimonianze provenienti appunto da Francia, Spagna e Germania.
Dopo il momento di saluti istituzionali fatti sindaco di Napoli, Luigi De Magistris, e una breve presentazione della giornata e della genesi del progetto avviata da Elena de Filippo, presidente Dedalus cooperativa sociale, e maggiormente dettagliata da Jean-Paul Seytre, console generale di Francia a Napoli e direttore dell’Institut français Napoli, Maria Carmen Morese, direttrice Goethe-Institut, Luisa Castro Legazpi, direttrice Instituto Cervantes Nápoles, si è dato avvio al racconto delle testimonianze di tre realtà ed esempi differenti di cooperative sociali che promuovono ogni giorno, concretamente, l’integrazione attraverso l’esperienza e la conoscenza dell’arte.
Attraverso l’introduzione di Piero Sorrentino, giornalista e conduttore della trasmissione Zazà di Radio 3 Rai, che ha moderato il dibattito, a dare inizio agli interventi è stata Sarah Affani, responsabile del polo “Passion di Singa France“, che ha raccontato come l’associazione SINGA, fondata nel 2012 e attualmente una comunità di 20,000 membri, attraverso eventi culturali aiuta l’integrazione, accompagna alla formazione professionale e soprattutto è una piattaforma di scambio tra la società civile e i rifugiati, mirando a favorire la creazione di spazi e strumenti di incontro, scambio e collaborazione culturale, sociale e imprenditoriale tra i rifugiati e richiedenti asilo e le comunità ospitanti.
Subito dopo è stata la volta di Salma Jreige, direttrice del Progetto “Multaka: Treffpunkt Museum” (Multaka: il museo come punto di incontro) fondato nel 2015. Salma ha raccontato come, nel dicembre 2015, il Museo di Arte Islamica di Berlino, in collaborazione con altri 3 musei berlinesi, ha dato avvio al progetto mirato a insegnare a rifugiati e immigrati provenienti da Siria e Iraq a diventare guide nei musei affidando loro il ruolo di guida-tour per i rifugiati nella loro lingua madre. Salma ha raccontato anche come a questo progetto partecipano attualmente altri 4 musei adiacenti, che assieme ricoprono temi che vanno dall’antico Medio Oriente, Bisanzio, il periodo islamico fino alla storia tedesca più recente, creando così una connessione fra il patrimonio culturale dei paesi d’origine dei visitatori con la storia del nuovo paese che li accoglie. Focalizzando l’attenzione sul fatto che in lingua araba “multaka” significa “punto di incontro” e che il progetto ha organizzato seminari interculturali che hanno facilitato sia i rifugiati che i madrelingua tedeschi ad incontrarsi fra loro, Salma ha concluso il suo intervento con un focus su quello che è stato (e attualmente è) l’obiettivo del progetto: favorire una partecipazione culturale attiva attraverso un processo di appropriazione delle istituzioni culturali.
Dopo Francia e Germania, è stata poi la volta della Spagna che attraverso le parole di Quim Guinot, direttore della “Fundación Soñar Despierto“, ha raccontato come la fondazione abbia avuto origine dalla Asociación Juvenil Soñar Despierto fondata in Messico nel 1998 come risposta attiva di un gruppo di ragazzi a tutte le gravi carenze e minacce che quotidianamente affrontano bambini e adolescenti. Nel suo racconto, Quim Guinot ha sottolineato come la Asociación Soñar Despierto nata poi a Barcelona nel 2000, si sia data come chiaro obiettivo quello di aiutare i bambini a rischio di esclusione sociale, che vivono in centri di accoglienza, istituti per l’infanzia e comunità di pronta accoglienza, con l’appoggio di persone che hanno voglia di dare il meglio di sé per gli altri.
A chiudere gli interventi di racconto dell’esperienza, non poteva mancare la parte italiana rappresentata proprio dalla Cooperativa Sociale Dedalus e raccontata dalle parole della presidente Elena de Filippo che ha raccontato come la Dedalus, con un’esperienza di oltre 36 anni nel campo della ricerca, progettazione e gestione di servizi a valenza sociale, interviene quotidianamente nel campo delle problematiche connesse all’esclusione sociale delle fasce deboli, dell’economia del territorio e dello sviluppo locale, con particolare interesse alle tematiche inerenti i flussi migratori e ai diritti e doveri delle persone migranti nei loro percorsi di emancipazione e cittadinanza. Focus del suo intervento è stato il racconto delle attività portate avanti al Centro Interculturale “Officine Gomitoli”, un luogo uno spazio di pratiche e produzioni tese a supportare l’incontro interculturale e la convivenza e la convivenza delle differenze, un’officina, appunto, finalizzata a promuovere opportunità sociali e personali degli adolescenti e dei giovani migranti e italiani del territorio, un presidio che sta diventando sempre di più luogo di riferimento stabile e appetibile, per la realizzazione di attività ludico-ricreative e per l’offerta di spazi permanenti di socialità e incontro dove giovani italiani e stranieri possano trovare processi condivisi di costruzione di competenze utili al loro futuro.
La mattina si è poi conclusa con gli interventi dei tre artisti internazionali invitati dagli Istituti stranieri Darío Alvarez-Basso, Nadeeya GK e Babou Bojang, ognuno portavoce della propria storia ed esperienza d’integrazione culturale.
La giornata di venerdì e poi continuata con l’avvio dei lavori in contemporanea dei tre workshop presso i locali di Officine Gomitoli e del Lanificio25… un pomeriggio di arte…danza…e musica!
Con Darío Alvarez-Basso, artista plastico ispano-spagnolo nato a Caracas ed in seguito trasferitosi in Spagna, i ragazzi che hanno partecipato al workshop hanno realizzato “Il cammino del serpente”. Dipingendo a piedi nudi, utilizzando proprio i piedi e i corpi gli degli altri, hanno formato un’unica entità collettiva finale. Sentendo l’esperienza artistica come strumento di comunicazione del subconscio di gruppo, come strada efficiente di espressione di sentimenti, emozioni, sensazioni ed esperienze, come strumento educativo e sociale aperto a tutti i ragazzi hanno dipinto il corpo del serpente (il suo cammino vitale), seguendo il ritmo della musica.
Con Nadia Gabrieli Kalati, in arte “Nadeeya”, giovane ballerina urbana (House Dance/Krump/Afro) italo-camerunese, le ragazze che hanno preso parte al workshop di danza per Culture Migranti hanno conosciuto l’afro house spirit, un concetto creato da Ousmane “Babson” Sy, punto di riferimento sia nazionale che internazionale per quanto riguarda la danza urbana. La performance che hanno realizzato le ha viste danzare gli step basici della house dance ma con lo spirito afro, percependo la danza come un linguaggio universale.
Con Babou Bojang, rapper di origini gambiane in Gambia emigrato in Germania nel 2006, i ragazzi che hanno scelto di prendere parte al workshop di musica rap hanno creato il brano “Dream team”. Il laboratorio tenuto per Culture Migranti, infatti, ha avuto l’obiettivo di scrivere e presentare insieme proprio una canzone rap, aumentando così le competenze sociali e la creatività dei ragazzi e delle ragazze. Il workshop si è svolto in più fasi, partendo da esercizi di allentamento, di ritmo e di voce, sviluppando insieme un tema per la canzone, studiando i diversi metodi per scrivere un testo, e, infine, imparando a mettere le loro parole in musica…registrandosi!
Il giorno successivo, sabato 20 maggio, i lavori dei workshop sono andati avanti…tra ultimi ritocchi di pittura, prove generali di danza e riscaldamento della voce i ragazzi e le ragazze si sono prepararti al debutto.
Nella serata di sabato infatti, negli spazi del Lanificio25 si è tenuta la Festa di “Culture Migranti”
Ospite d’eccezione della serata, presentata da Marialuisa Firpo, è stata l’artista e cantante di origini tunisine M’Barka Ben Taleb, che ha raccontato la sua concreta d’integrazione culturale della nostra città.
Nel corso della serata, alla musica di M’Barka, sono seguite le performance di musica, danza e arte realizzate durante i laboratori creativi a cura dei tre artisti e che hanno visto protagonisti giovani, migranti e non, di diverse nazionalità (Italiana, Nigeriana, Ucraina, Algerina, Tunisina, Senegalese, Rumena, Egiziana, Colombiana, Marocchina, Eritrea, Gambiana, Beninese, Bengalese, Bulgara).
La Festa di Culture Migranti si è poi conclusa con un brindisi alla cultura, straordinario strumento di integrazione per un nuovo mondo migrante, senza frontiere.
L’evento è stato patrocinato dal Comune di Napoli e dall’Accademia di Belle Arti di Napoli, con la cooperazione Wine&theCity 2017 e di Made in Cloister.
Il coro di Porta Capuana al #CUOREdiNAPOLI
Il #cuoredinapoli ha unito diverse realtà, differenti percorsi in un unico grande flusso d’arte. È così che il Coro di Porta Capuana e Il Piccolo coro di Piazza Vittorio sabato 13 maggio alle ore 12 nella piazza di Porta Capuana, si sono uniti in un unico canto per testimoniare una possibile convivenza, pacifica, artistica, tra popoli e generazioni diverse in una città raccolta sotto il segno visivo dell’opera Cuore, scultura luminosa, composta da 27 pixel, posizionata su Porta Capuana.
Il coro ha eseguito canti sudafricani e gospel e, infine, un inno dedicato a Porta Capuana invitando anche il pubblico presente partecipare attivamente alla loro esibizione.
CULTURE MIGRANTI Danza, musica e arte senza frontiere 19 – 20 maggio 2017
Gli istituti di cultura europei, Institut français, Goethe-Institut e l’Instituto Cervantes di Napoli insieme alla Cooperativa sociale Dedalus, in occasione di “Culture migranti – Danza, musica e arte senza frontiere”, straordinario evento dedicato al tema delle migrazioni e all’integrazione attraverso le arti, invitano giovani artisti di danza, musica e arte contemporanea a diventare i protagonisti dei laboratori creativi tenuti da tre artisti provenienti da esempi diversi d’integrazione culturale. Dalla creatività e ricerca figurativa del pittore spagnolo venezuelano Darío Álvarez-Basso, alla house dance dal gusto africano di Nadia “Nadeeya” Gabrielli Kalati, ballerina di origine camerunese che vive in Francia, fino alla musica rap di Babou Bojang, artista ghanese che abita a Monaco di Baviera.
I LABORATORI: ARTE – MUSICA – DANZA
I laboratori sono gratuiti e saranno aperti ad un numero di 20 partecipanti. Si svolgeranno presso Officine Gomitoli, Piazza Enrico De Nicola, 46 scala A, I piano, in collaborazione con la Cooperativa sociale Dedalus, nei giorni di:
venerdì 19 Maggio dalle ore 15,00 alle ore 18,00
sabato 20 Maggio dalle ore 10,00 alle ore 13:00
Arte
Il workshop sarà condotto da Darío Álvarez-Basso, pittore spagnolo venezuelano, promotore e Presidente della Fundaciòn “Gesto”.
Le opere realizzate durante il workshop saranno esposte nel corso della serata conclusiva di CULTURE MIGRANTI in spazi del Made in Cloister, piazza Enrico de Nicola, 46, Napoli.
Danza
Condotto da Nadeeya Gk, ballerina francese di origine camerunense e Presidentem dell’associazione Winkl. I partecipanti si esibiranno nell’ambito della serata conclusiva di CULTURE MIGRANTI sabato 20 maggio 2017 presso Made in Cloister, piazza Enrico de Nicola, 46, Napoli.
Musica
Il laboratorio sarà condotto da Babou Bojang musicista rap e artista ghanese. I partecipanti si esibiranno nell’ambito della serata conclusiva di CULTURE MIGRANTI sabato 20 maggio 2017 presso Made in Cloister, piazza Enrico de Nicola, 46, Napoli.
REQUISITI
I laboratori sono rivolti a 20 giovani, italiani/e e stranieri/e, di età compresa tra i 15 e i 20
anni con propensione artistica in una delle tre discipline e che, preferibilmente, abbiano
già intrapreso percorsi in tal senso.
MODALITA’ DI PARTECIPAZIONE
Le candidature dovranno essere inviate entro le ore 24.00 del 28 Aprile 2017 all’indirizzo mail: officinegomitoli@coopdedalus.org La domanda dovrà comprendere le informazioni anagrafiche: Nome, Cognome, Data di nascita, Nazionalità e il percorso prescelto; una lettera motivazionale, una copia di documento di riconoscimento. Si precisa che per l’iscrizione al workshop di Danza è richiesto il livello Intermedio. Saranno prese in considerazione esclusivamente le candidature presentate entro e non oltre le ore 24.00 del 28 aprile 2017.
VALUTAZIONE
Sarà cura dell’organizzazione valutare, a insindacabile giudizio, i partecipanti selezionati. Le selezioni avverranno dal 4 al 10 maggio 2017 con la partecipazione a dei percorsi preliminari.
PUBBLICAZIONE DEI RISULTATI
L’organizzazione provvederà a comunicare i nominativi dei selezionati entro il 12 maggio 2017, attraverso la pubblicazione dei risultati sui siti istituzionali dei partner dell’evento.
ATTESTATO
L’Organizzazione si impegna a rilasciare ai soggetti idonei attestato di partecipazione ai laboratori.
LIBERATORIA
Fotografie e video saranno realizzati sul backstage dei workshop e proiettati durante la serata conclusiva e sui siti/canali social dei partner dell’iniziativa. Pertanto si richiede la sottoscrizione di una liberatoria.
Laboratorio di cucito creativo interculturale “Scuci&Cuci. Dal passato ad oggi.” @Officine Gomitoli
Da sabato 18 marzo dalle ore 10:00 alle ore 13:00, Officine Gomitoli ospita un nuovo laboratorio artistico: “Scuci&Cuci. Dal passato ad oggi”. Laboratorio di cucito creativo interculturale
Condotto e ideato dalla Prof.ssa Francesca Fiona Meglio, docente di progettazione moda e storia della moda e costume presso il liceo artistico Palizzi e di design della moda presso l’Accademia delle Belle Arti di Napoli, il laboratorio è rivolto a mamme, giovani ragazze e chiunque voglia esprimere la propria fantasia con ago e filo, per un massimo di 15 partecipanti!
Da tessuti riciclati provenienti da tutto il mondo si potranno creare nuovi capi di abbigliamento e accessori, sperimentandosi nella progettazione e nell’autoproduzione in un laboratorio interculturale di creatività.
Ago, forbici e tanta fantasia sono le “armi” del sarto, armi che saranno utilizzate durante il laboratorio di taglio e cucito creativo! Verranno svolti incontri teorico/pratici per acquisire le conoscenze di base del funzionamento della macchina da cucire ma non solo! Dalla progettazione alla realizzazione dell’abito e degli accessori nulla sarà più un mistero!
Per iscrizioni,inviare una mail a officinegomitoli@coopdedalus.org