Ludopedagogia sull’Educazione alle Differenze con i ragazzi di Villa Fleurent
La nostra conoscenza della realtà è sempre culturalmente influenzata da stereotipi, talvolta incompleta, parziale.
Mirare a smontare visioni inflessibili e stereotipate su temi della violenza di genere, sugli stereotipi sessuali e di genere, sull’omofobia e sul bullismo…attraverso il gioco!
Utilizzando la componente ludica, considerata la dimensione della fantasia, del gioco e dell’avventura, dove l’impossibile diventa possibile, insieme ai ragazzi di Villa Fleurent, anche tutti gli adulti di riferimento presenti hanno smesso i panni dei “grandi” e sono tornati/e a danzare in cerchio, ad allestire girotondi in cui stringere la mano a sconosciuti che diventano presto conoscenti, a estranei che diventano vicini e con loro condividere un balletto che è poi convivenza quotidiana.
Tornando indietro alla purezza di cuore e di spirito dei bambini, e con i bambini, nel luogo magico della condivisione e del gioco, nell’inventare la storia di un video senz’audio e senza sottotitoli, nell’immaginare sé stessi in situazioni mai vissute ma non totalmente impossibili stessi accade, così, che si superano barriere enormi, che possa essere affrontata (e vinta) la tendenza alla chiusura e all’isolamento…ma soprattutto accade che, ridendo, si arrivi alla (ri)scoperta di sé e di tutto quello che, consapevolmente o no, ci imbriglia e ci imprigiona…
Linguaggi E Immaginari Della Violenza Contro Le Donne @Officine Gomitoli
Mercoledì 23 novembre dalle ore 10:00 alle ore 14:00 il Centro Interculturale Officine Gomitoli ospiterà “Linguaggi e Immaginari Della Violenza Contro Le Donne” il seminario di promozione e aggiornamento per gli assistenti sociali, operatrici dei centri antiviolenza e delle case per donne maltrattate.
“L’archeologia dell’immagine culturale della violenza va analizzata nel profondo, per comprendere dove affondi il suo humus: l’estetizzazione della violenza (foriera di morte) è anche un’ambigua spinta propulsiva verso la pulsione di vita, mediante la sua erotizzazione. È questo meccanismo che ne permette la sopravvivenza culturale. Da sempre si parla di raptus rispetto ai feminicidi che sono invece l’esito di un continuum della violenza piuttosto che un evento a carattere singolare. Anche la legge sul delitto d’onore (abolita in Italia solo nel 1981) si richiamava chiaramente, nella stesura della normativa, a questo presunto sconvolgimento emozionale in cui un uomo si sarebbe trovato rispetto all’affronto subito dalla donna che non si conformava alla proprietà sessuale virile.”
Il seminario andrà ad indagare questi aspetti dell’immaginario, anche collegandoli ad un archivio della memoria culturale che affonda le sue radici in epoche apparentemente lontane come il nostro Rinascimento. La condizione femminile come exemplum della vittima attraversa i secoli e le culture, per arrivare fino alle soglie della nostra contemporaneità, segnata dal monarchia assoluta dell’immagine.
Il seminario è strutturato in un incontro di cinque ore in cui si affronterà la tematica dal punto di vista sociologico, sugli strumenti di lotta e sulle politiche di accoglienza e tutela.
Chi può partecipare:
Il seminario è rivolto agli assistenti sociali dipendenti del Comune di Napoli, operatrici dei centri antiviolenza e delle case per donne maltrattate operanti nel territorio della Regione Campania.
Per gli assistenti sociali (max 30 partecipanti), le domande redatte su apposita modulistica saranno protocollate in ordine di arrivo. Sarà possibile iscriversi fino al 21/11/2016.
L’elenco dei partecipanti sarà pubblicato su www.coopdedalus.it.
Per gli assistenti sociali frequentanti sono stati chiesti 5 crediti formativi
Sede di svolgimento:
Officine Gomitoli, piazza Enrico de Nicola (Lanificio a Porta Capuana) Napoli.
Il seminario è promosso nell’ambito della manifestazione #SVERGOGNATI– Un atto d’amore
#OfficineGomitoli