Talenti in festa @ Officine Gomitoli
Un pomeriggio in cui canto, teatro-danza e illustrazione si sono susseguiti in una serie di performances emozionanti, all’insegna dei talenti e dello stare insieme divertendosi e mettendo in atto quando condiviso nei pomeriggi di laboratorio…
Questa la festa di Officine Gomitoli…
Incontro-spettacolo con Bergonzoni @Museo MADRE
Sabato 2 dicembre, alle ore 21.00, il museo MADRE ha ospitato l’evento conclusivo della manifestazione “La città e l’ospitalità. La fatica e la bellezza”, con protagonista Alessandro Bergonzoni, che ha portato in scena un incontro-spettacolo in cui ha fatto emergere la “bellezza” dell’incontro, ma anche la “fatica” che ogni convivenza porta con sé. cogliendone le contraddizioni e la necessità, al di là di ogni possibile ipocrisia e dei rischi dei possibili luoghi comuni.
Workshop teatrale con Alessandro Bergonzoni @Offiine Gomitoli
Parlare di ospitalità’ in tempi di diffidenza e precarietà non è cosa facile.
Tuttavia solo nella convivenza si intravedono possibili futuri, con passione e vicinanza…
Questa l’idea di fondo con cui, Alessandro Bergonzoni, attore bolognese e autore di numerosi testi teatrali e narrativi, ha dialogato con ragazzi e ragazze del territorio, seconde generazioni e giovani con background migratorio sul tema della relazione tra “comunità” e “ospitalità”.
Nel corso del workshop, tema del “botta e risposta” tra l’attore e i/ragazzi/e è stata una riflessione sulla “bellezza” propria di ogni incontro e al contempo sulla “fatica” che ogni convivenza comporta. Al di là di ogni possibile ipocrisia o luogo comune, si è (ri)pensato all’incontro e alla convivenza tra culture, storie e persone differenti come opportunità di benessere e sviluppo per la comunità, analizzandone le potenziali inter-connesioni con esperienze e progetti di rigenerazione urbana, realmente in atto nella città di Napoli.
Ho me: ma non mi basto, non posso bastarmi. Soprattutto se il guscio protetto della mia «casa» non si apre all’accoglienza dell’altro: ovvero, all’imprevisto dell’incontro/scontro che crea – comunque – relazioni. Autentiche. Capaci cioè di sprigionare, più che “integrazioni”, interazioni dialogiche: presupposto di ogni civile convivenza che trasformi l’hostis, lo straniero e (presunto) nemico, in hospes, ospite.
Questo il filo del discorso che si è poi addentrato nell’oscillazione tra partenze e arrivi, approdi e fughe, confini e sconfinamenti; ma anche tra atavico terrore di tutto ciò che è diverso dalla rassicurante, routinaria e oppressiva quotidianità e l’apertura dello sguardo a un “oltre” che fa crollare i muri di certezze, convinzioni, (pre)giudizi lasciando aprirsi orizzonti altri. Che possono anche capovolgere, positivamente, le nostre regole.
Non sono mancati gli illuminanti giochi di parole di Alessandro Bergonzoni, che ci ha apertamente invitati tutti a praticare uno sport: “il salto in ALTRO”…ad “abitare l’infine e non il confine” e che ci ha ricordato, infine, che la “mano che uccide di più non è quella destra o quella sinistra, ma la man/canza”…
“La città e l’ospitalità. La fatica e la bellezza”: Alessandro Bergonzoni @Officine Gomitoli
Tre giorni di confronto, visioni e cultura sul tema: “La città e l’ospitalità: la fatica e la bellezza” che hanno ruotano intorno a cinque appuntamenti:
Il 30 novembre al pomeriggio con il coinvolgimento di alcune scuole della città: proiezione del film”Welcome” di Philip Loiret. Proiezione accompagnata dagli interventi di Gennaro Carillo, Paola Clarizia, Patrizia Cotugno e Tania Castellaccio
Il 1 dicembre, alle ore 17.00: Workshop teatrale rivolto agli studenti delle scuole coinvolte nell’iniziativa con Alessandro Bergonzoni.
Il terzo e quarto appuntamento sabato 2 dicembre al mattino: alle ore 10.30 con l’inaugurazione della mostra di Francesco Tullio Altan, che ci ha regalato la disponibilità ad esporre 18 sue vignette sui temi dell’immigrazione, della convivenza e della multiculturalità.
A seguire, un momento di confronto tra studenti e città con Aldo Bonomi (AAster), Maria Grazia Giannichedda (Direttore della Fondazione Basaglia), Carlo Borgomeo (Presidente Fondazione con il Sud), Domenico Ciruzzi (Presidente fondazione “Premio Napoli), Alfredo Guardiano (Astrea).
Sabato 2 dicembre alle ore 21 Alessandro Bergonzoni presente per un incontro/spettacolo con la città, al Museo MADRE. Museo d’arte contemporanea Donnaregina.
Parlare di ospitalità’ in tempi di diffidenza e precarietà non e’ cosa facile. La paura per un futuro che appare sempre più incerto, insieme alla sensazione di correre il costante rischio di scivolare in processi di marginalità ed esclusione sono sensazioni che riguardano fasce ampie della popolazione, ben oltre le sfere della povertà e della vulnerabilità economica più tradizionali.
La rabbia di chi si sente abbandonato dalle istituzioni e di chi non accetta gli effetti di una crisi disuguale spingono le comunità’ locali a chiudersi. A vivere come faticoso qualsiasi sforzo di convivenza e a percepire l’altro differente più come minaccia che non come risorsa.
Ma d’altra parte e’ del tutto evidente che solo nell’incontro, nei movimenti, nella disponibilità al meticciato si intravedono possibili futuri e soprattutto la possibilità di immaginare il consolidamento di relazioni civili e democratiche. Di pensare a città e luoghi in grado di produrre benessere collettivi e opportunità di relazione e bellezza
Su queste tematiche, abbiamo organizzato tre giorni di confronto, visioni e cultura sul tema: “La città e l’ospitalità: la fatica e la bellezza”.
Progetti fotografici @Officine Gomitoli
Passata la fase iniziale ovvero quella “dell’innamoramento” e delle necessarie riflessioni tecniche, si torna al significato di fotografare, osservando e analizzando la realtà intorno a sè, con il fine di sviluppare la propria sensibilità artistica.
Come?
Realizzando dei progetti fotografici che richiedono impegno e mantengono vivo lo stimolo e l’atteggiamento giusto. Questo perché fotografare senza un progetto ben definito può andare bene ogni tanto, per svagarsi, ma a lungo termine c’è bisogno che il nostro lato artistico si evolva.
Fotografare è in parte cogliere l’attimo, in parte seguire l’istinto, ma anche esprimere le proprie idee, quelle più profonde e complesse.
Spesso si sente parlare di “progetto fotografico”e nell’immaginario delle persone — forse proprio per l’uso della parola “progetto” — si pensa che ci deva essere uno studio e tanta pianificazione dietro.
Ma è veramente così?
Oppure è frutto del talento?
O semplicemente una botta di “fortuna” all’ennesima potenza?
Una cosa non esclude l’altra.
Un “progetto fotografico” non deve essere necessariamente “pianificato” a tavolino, ma può scaturire anche da una semplice intuizione. Che significa in fondo la parola “progetto” se non semplicemente “gettare avanti”?
Così per strada, con le loro fotocamere e un’intuizione, i ragazzi e le ragazze del laboratorio di fotografia “Dallo scatto al progetto” hanno messo in moto il cervello ad “immaginare” foto che, coerenti tra loro, possono permetter loro di comunicare qualcosa…
Raccontare una storia…
Documentare una situazione…
Seguire l’evoluzione o la crescita di qualcosa…
Mostrare la peculiarità di un posto…
E allora perchè non uscire di casa con la fotocamera in mano e degli obiettivi in mente?
“Il Dono” @Officine Gomitoli
Cosa vuol dire donare oggi?
Cosa vuol dire donare, nelle varie culture del mondo?
Cosa vuol dire donare, per ciascuno/a di noi?
Donare…
Partendo da esercizi respirazione e di movimento per liberare il corpo, durante i quali ognuno ha raccontato la sua idea di dono, fin dai primi due incontri i ragazzi e le ragazze hanno poi cominciato a “donarsi” qualcosa partendo proprio dalle loro identità scrivendo il proprio nome con una parte del proprio corpo (piedi, gomiti, spalle, occhi) in aria e a ritmo di musica facendo attenzione a farlo indovinare a tutti gli altri.
Donare…
Continuando sull’idea del dono, si è poi giocato coi colori:
Scegliere (senza farsi vedere dagli altri) un post-it colorato e, dopo averlo nascosto tra le mani, mimare il colore scelto donando agli altri le sensazioni che quel colore provocava…
Scegliere dei petali di rose di diversi colori e, dopo averli ugualmente nascosti tra le mani, mimare l’emozione di quel colore attraverso una piccola performance…di spalle rispetto al pubblico…per poi voltarsi e liberarli in aria, a terra, in un soffio…
Donare…
Raccontando, attraverso il disegno, un oggetto o un qualcosa che si vuol cambiare nella propria vita, nella propria città o nel mondo…
“Il Dono” workshop artistico con Rosy Rox @Officine Gomitoli
Partendo dall’intervento dell’artista inteso come un “Dono”, che non propone la visione di un modello assoluto, ma cerca di risvegliare tutte le riserve emozionali e culturali, il laboratorio indagherà il processo di comunicazione non verbale, affrontando il tema del dono e dell’atto di creazione “come donazione di senso”.
Un Dono come fenomeno di rivelazione, come vissuto di coscienza, partendo dalla donazione di sé e del proprio “essere”.
Il workshop, ideato e condotto dall’artista Rosy Rox, avrà inizio martedì 31 ottobre dalle h. 15:00 alle 18:00 per tutti i martedì fino al 28 novembre.
Per iscrizioni, inviare una mail a: officinegomitoli@coopdedalus.org
Il workshop è parte integrante del progetto partecipativo “il Dono” di Rosy Rox.
18 ottobre: Giornata europea contro la tratta di esseri umani #Liberailtuosogno @Officine Gomitoli
Per “Tratta di esseri umani” si intende lo spostamento, attraverso l’uso della forza o dell’inganno, di una persona in luogo diverso da quello in cui risiede, ai fini di sfruttamento sessuale, lavorativo, delle economie illegali, dell’accattonaggio o del traffico di organi.
Per l’undicesima Giornata Europea contro la tratta, mercoledì 18 ottobre, alle ore 12.00 gli operatori e le operatrici della Dedalus, insieme ad alcuni ragazzi e alcune ragazze che frequentano il Centro Interculturale Officine Gomitoli, e con la partecipazione straordinaria di Patrizio Rispo, hanno fatto volare in aria tanti palloncini per liberare così, simbolicamente, il sogno delle persone vittime di tratta e di grave sfruttamento.
#liberailtuosogno2017
#OfficineGomitoli
“Dallo scatto al progetto”. I ritratti fotografici @Officine Gomitoli
Come si fa a scattare un bel ritratto fotografico professionale?
Che sia per necessità o per volontà, questo tipo di immagini inevitabilmente compare almeno una volta nel portfolio degli appassionati e dei professionisti.
Senza dubbio, i ritratti sono affascinanti e sanno dare tante soddisfazioni al fotografo, perché lavorare con le persone è sicuramente stimolante, ma al tempo stesso questo tipo di fotografia necessita di un approccio diverso rispetto a tutti gli altri ed è necessario conoscere qualche piccolo rudimento in materia (lo studio dei piani e delle inquadrature) per avere la certezza di realizzare una bella foto…esserne contenti e fare contenta la persona ripresa…
Un bel esercizio anche per conoscersi e raccontare sè stessi e gli altri…