Forme in azione @Officine Gomitoli
Nona tappa del laboratorio “Forme migranti ” con i ragazzi e le ragazze abbiamo creato “Forme in azione”…
Labotarorio “UrbanSketch” – ReGeneration 2 @Officine Gomitoli
Partite le esplorazioni del laboratorio di #UrbanSketch di Regeneration 2.
Si è passeggiato alla ricerca dei frammenti dell’antico confine della città, alla scoperta delle mura aragonesi e lasciandosi guidare dal disegno e da ciò che più ci colpisce e ci piace della città…
#UrbanSketch è scoprire e sperimentare antiche tecniche di disegno, come quella a fumo di candela…
E’ esprimersi liberamente ad occhi chiusi con la tempera per dare forma ai propri sogni…
E’ provare ad affidarsi alla propria memoria percettiva per rappresentare un luogo in modo da capire cosa davvero ci ha colpito…
E’ provare ad esprimersi liberamente a partire da linee e forme tracciate su un foglio bianco…
E’ osservare alcune parti di #PortaCapuana per allenare la nostra capacità di osservazione e sintesi espressiva…
Per diventare dei veri #UrbanSketchers bisogna acquisire una grande capacità di osservazione e sintesi.
Sembra facile?
Allora provate in 7 minuti a rappresentare in pochi tratti la scena da raccontare, dare profondità attraverso l’uso del carboncino, sottolineare alcuni dettagli con il colore e aggiungere elementi al racconto con qualche scritta.
Laboratorio “Limen portraits” – ReGeneration 2 @Officine Gomitoli
Partire da un’immagine scattata all’Altro/a e riflettere sull’immagine che ognuno da di sé…
Una riflessione ed una scoperta del lato più profondo che ognuno di noi spesso non vuole riconoscere…
Un portare alla luce la propria complessità psichica, i punti di forza come i propri limiti, una reintegrazione di nuove immagini di sé stessi, attraverso un viaggio che non è solo fotografico, ma una ricerca ben più profonda…
Questo il laboratorio Limen Portraits @Officine Gomitoli…
Laboratorio di grafica – ReGeneration 2 @Officine Gomitoli
Approfondire le discipline grafiche, con riferimento anche al settore pubblicitario e dell’editoria?
Al laboratorio di Grafica ad Officine Gomitoli si può!
Chi è il graphic designer?
Cosa fa nel suo lavoro?
Approcciandosi al settore del graphic design e delle arti visive, il/le partecipanti hanno imparato a creare prodotti di comunicazione visiva, progettati per essere stampati o trasmessi tramite i media elettronici allo scopo di comunicare un messaggio al pubblico nel modo più semplice ed efficace.
Imparando a conoscere gli elementi costitutivi dei codici dei linguaggi progettuali e grafici…
Prendendo consapevolezza delle radici storiche e delle linee di sviluppo nei vari ambiti della produzione grafica e pubblicitaria…
Conoscendo e applicando le tecniche grafico-pittoriche e informatiche adeguate nei processi operativi…
Sapendo individuare le corrette procedure di approccio nel rapporto progetto-prodotto-contesto, nelle diverse funzioni relative alla comunicazione visiva e editoriale…
Identificando e usando tecniche e tecnologie adeguate alla progettazione e produzione grafica…
Conoscendo e sapendo applicare i principi della percezione visiva e della composizione della formagrafico-visiva…
Laboratorio “Narrare con la gommapiuma” – ReGeneration 2 @Officine Gomitoli
La nostra è l’epoca delle immagini…
Oggi, nel quotidiano, esse regnano incontrastate, ma la stragrande maggioranza di quelle immagini non avrebbero alcun significato, se non fossero accompagnate dalle parole…
Quando un’immagine vale davvero mille parole?
Da qui è partito il viaggio del laboratorio “Narrare con la gommapiuma”, che ha approfondito la creazione dei personaggi in gommapiuma e il linguaggio necessario per metterli in scena usando il minimo delle parole necessarie, giocando sull’importanza dell’uso del burattino…
Partendo dal bidimensionale bianco – il foglio – al tridimensionale colorato – il soggetto finito, seguendo facili istruzioni, abbiamo creato oggetti “animabili”, sviluppando stimoli non solo sulla manualità nella realizzazione, ma anche nel dare vita a queste figure.
Costruire riciclando @Officine Gomitoli
Realizzare e creare oggetti utilizzando materiale riciclato, per insegnare ai/alle giovani a creare con poco, per incentivare la loro fantasia ed applicare il loro senso dell’ingegno…
Dando così una seconda vita a materiali come carta da regalo, cartone, imballaggi, bucce di frutta, bottiglie e vasetti di plastica, bicchierini di vetro, vasi e vasetti, scatole e scatolette li si è trasformati in giochi, giocattoli, addobbi, oggetti e tutto quello che ha suggerito loro la fantasia.
“La città e l’ospitalità. La fatica e la bellezza”: Alessandro Bergonzoni @Officine Gomitoli
Tre giorni di confronto, visioni e cultura sul tema: “La città e l’ospitalità: la fatica e la bellezza” che hanno ruotano intorno a cinque appuntamenti:
Il 30 novembre al pomeriggio con il coinvolgimento di alcune scuole della città: proiezione del film”Welcome” di Philip Loiret. Proiezione accompagnata dagli interventi di Gennaro Carillo, Paola Clarizia, Patrizia Cotugno e Tania Castellaccio
Il 1 dicembre, alle ore 17.00: Workshop teatrale rivolto agli studenti delle scuole coinvolte nell’iniziativa con Alessandro Bergonzoni.
Il terzo e quarto appuntamento sabato 2 dicembre al mattino: alle ore 10.30 con l’inaugurazione della mostra di Francesco Tullio Altan, che ci ha regalato la disponibilità ad esporre 18 sue vignette sui temi dell’immigrazione, della convivenza e della multiculturalità.
A seguire, un momento di confronto tra studenti e città con Aldo Bonomi (AAster), Maria Grazia Giannichedda (Direttore della Fondazione Basaglia), Carlo Borgomeo (Presidente Fondazione con il Sud), Domenico Ciruzzi (Presidente fondazione “Premio Napoli), Alfredo Guardiano (Astrea).
Sabato 2 dicembre alle ore 21 Alessandro Bergonzoni presente per un incontro/spettacolo con la città, al Museo MADRE. Museo d’arte contemporanea Donnaregina.
Parlare di ospitalità’ in tempi di diffidenza e precarietà non e’ cosa facile. La paura per un futuro che appare sempre più incerto, insieme alla sensazione di correre il costante rischio di scivolare in processi di marginalità ed esclusione sono sensazioni che riguardano fasce ampie della popolazione, ben oltre le sfere della povertà e della vulnerabilità economica più tradizionali.
La rabbia di chi si sente abbandonato dalle istituzioni e di chi non accetta gli effetti di una crisi disuguale spingono le comunità’ locali a chiudersi. A vivere come faticoso qualsiasi sforzo di convivenza e a percepire l’altro differente più come minaccia che non come risorsa.
Ma d’altra parte e’ del tutto evidente che solo nell’incontro, nei movimenti, nella disponibilità al meticciato si intravedono possibili futuri e soprattutto la possibilità di immaginare il consolidamento di relazioni civili e democratiche. Di pensare a città e luoghi in grado di produrre benessere collettivi e opportunità di relazione e bellezza
Su queste tematiche, abbiamo organizzato tre giorni di confronto, visioni e cultura sul tema: “La città e l’ospitalità: la fatica e la bellezza”.
Progetti fotografici @Officine Gomitoli
Passata la fase iniziale ovvero quella “dell’innamoramento” e delle necessarie riflessioni tecniche, si torna al significato di fotografare, osservando e analizzando la realtà intorno a sè, con il fine di sviluppare la propria sensibilità artistica.
Come?
Realizzando dei progetti fotografici che richiedono impegno e mantengono vivo lo stimolo e l’atteggiamento giusto. Questo perché fotografare senza un progetto ben definito può andare bene ogni tanto, per svagarsi, ma a lungo termine c’è bisogno che il nostro lato artistico si evolva.
Fotografare è in parte cogliere l’attimo, in parte seguire l’istinto, ma anche esprimere le proprie idee, quelle più profonde e complesse.
Spesso si sente parlare di “progetto fotografico”e nell’immaginario delle persone — forse proprio per l’uso della parola “progetto” — si pensa che ci deva essere uno studio e tanta pianificazione dietro.
Ma è veramente così?
Oppure è frutto del talento?
O semplicemente una botta di “fortuna” all’ennesima potenza?
Una cosa non esclude l’altra.
Un “progetto fotografico” non deve essere necessariamente “pianificato” a tavolino, ma può scaturire anche da una semplice intuizione. Che significa in fondo la parola “progetto” se non semplicemente “gettare avanti”?
Così per strada, con le loro fotocamere e un’intuizione, i ragazzi e le ragazze del laboratorio di fotografia “Dallo scatto al progetto” hanno messo in moto il cervello ad “immaginare” foto che, coerenti tra loro, possono permetter loro di comunicare qualcosa…
Raccontare una storia…
Documentare una situazione…
Seguire l’evoluzione o la crescita di qualcosa…
Mostrare la peculiarità di un posto…
E allora perchè non uscire di casa con la fotocamera in mano e degli obiettivi in mente?
Ritratti migranti&nuove personalità @Officine Gomitoli
Ottava tappa del laboratorio di illustrazione”Forme migranti”
Con i ragazzi e le ragazze abbiamo disegnato e fantasticato sugli operatori della Dedalus creando nuove personalità…
Cosa vedete in noi?
Come ci rappresentereste?
Chi siamo?
Volti, occhi ed espressioni che vedete in noi…