Linguaggi E Immaginari Della Violenza Contro Le Donne @Officine Gomitoli
Mercoledì 23 novembre dalle ore 10:00 alle ore 14:00 il Centro Interculturale Officine Gomitoli ospiterà “Linguaggi e Immaginari Della Violenza Contro Le Donne” il seminario di promozione e aggiornamento per gli assistenti sociali, operatrici dei centri antiviolenza e delle case per donne maltrattate.
“L’archeologia dell’immagine culturale della violenza va analizzata nel profondo, per comprendere dove affondi il suo humus: l’estetizzazione della violenza (foriera di morte) è anche un’ambigua spinta propulsiva verso la pulsione di vita, mediante la sua erotizzazione. È questo meccanismo che ne permette la sopravvivenza culturale. Da sempre si parla di raptus rispetto ai feminicidi che sono invece l’esito di un continuum della violenza piuttosto che un evento a carattere singolare. Anche la legge sul delitto d’onore (abolita in Italia solo nel 1981) si richiamava chiaramente, nella stesura della normativa, a questo presunto sconvolgimento emozionale in cui un uomo si sarebbe trovato rispetto all’affronto subito dalla donna che non si conformava alla proprietà sessuale virile.”
Il seminario andrà ad indagare questi aspetti dell’immaginario, anche collegandoli ad un archivio della memoria culturale che affonda le sue radici in epoche apparentemente lontane come il nostro Rinascimento. La condizione femminile come exemplum della vittima attraversa i secoli e le culture, per arrivare fino alle soglie della nostra contemporaneità, segnata dal monarchia assoluta dell’immagine.
Il seminario è strutturato in un incontro di cinque ore in cui si affronterà la tematica dal punto di vista sociologico, sugli strumenti di lotta e sulle politiche di accoglienza e tutela.
Chi può partecipare:
Il seminario è rivolto agli assistenti sociali dipendenti del Comune di Napoli, operatrici dei centri antiviolenza e delle case per donne maltrattate operanti nel territorio della Regione Campania.
Per gli assistenti sociali (max 30 partecipanti), le domande redatte su apposita modulistica saranno protocollate in ordine di arrivo. Sarà possibile iscriversi fino al 21/11/2016.
L’elenco dei partecipanti sarà pubblicato su www.coopdedalus.it.
Per gli assistenti sociali frequentanti sono stati chiesti 5 crediti formativi
Sede di svolgimento:
Officine Gomitoli, piazza Enrico de Nicola (Lanificio a Porta Capuana) Napoli.
Il seminario è promosso nell’ambito della manifestazione #SVERGOGNATI– Un atto d’amore
#OfficineGomitoli
“Il calore dell’accoglienza”, Corpo Internazionale di Soccorso del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio @Officine Gomitoli
Nella volontà di percorrere un cammino comune sulla strada dell’accoglienza, intesa proprio come atto di “apertura” verso ciò e chi viene ricevuto e fatto entrare, sabato 12 novembre, alle ore 12 presso il Centro Interculturale “Officine Gomitoli”, Piazza Enrico de Nicola n°46, il Corpo Internazionale di Soccorso Costantiniano, nella persona del suo presidente Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli, ha consegnato alla cooperativa Dedalus 220 giubbotti invernali nuovi che verranno regalati ad alcune delle persone accolte dalla stessa Dedalus o che entrano in relazione con i suoi servizi, ovvero persone senza fissa dimora; minori stranieri non accompagnati, donne sole con minori in condizioni di forte vulnerabilità economica.
Con la partecipazione di Patrizio Rispo – attore noto, e soprattutto persona attenta ai temi della tutela e della promozione dei diritti delle persone più fragili e in difficoltà – la cooperativa sociale Dedalus ha così incontrato il Corpo Internazionale di Soccorso del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, trovando da subito la modalità per una piccola ma significativa collaborazione.
Nel corso della mattinata, alcuni operatori della Cooperativa Dedalus hanno presentato le attività in cui sono quotidianamente impegnati ringraziando il Corpo Internazionale di Soccorso del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio per l’interesse concreto mostrato per le persone in condizioni di forte vulnerabilità economica. In risposta a questo ringraziamento il Marchese Pierluigi Sanfelice di Bagnoli ha sottolineato il suo profondo apprezzamento per il lavoro svolto dalla Dedalus, ricordando in parallelo come anche quello del Corpo Internazionale di Soccorso sia un prosieguo di quelli che sono gli antichi e nobili ordini e codici di onore cavallereschi, che appunto prevedevano l’aiuto ai più bisognosi.
Laboratorio artistico di illustrazioni: le tessere per il Memory
ReGeneration: Laboratorio di Mapping Urbano
Nel Laboratorio di Mapping Urbano previsto dal progetto ReGeneration i partecipanti esplorano la municipalità di Porta Capuana e descrivono, attraverso i diversi mezzi di comunicazione, i vecchi e i nuovi abitanti del quartiere…
Si comincia con il portiere dell’area dell’ex Lanificio e abitante della zona da 40 anni, l’architetto Antonio Martiniello e Ilaria Rossilli dello Spazio d’arte e cultura Made in Cloister…
Si continua con Salvatore Dell’Aversano dell’ Ex Lanificio 25, Nino di Crea e Stampa 3d Napoli e i vecchi abitanti del luogo che ci hanno aperto le porte suoi loro tesori nascosti…
E ancora…tocca ai creatori dello spazio di coworking Intolab e ad Amhed proprietario del Money Transfer a Porta Capuana…
E poi…SOPRALLUOGHI : inizia la fase di progettazione…
E poi…ricognizione in aula sul lavoro Foto/Audio/Video finora svolto…montata la prima intervista video in modalità multicamera e lavorati le foto e i testi per preparare il materiale che andrà sul sito interattivo e crossmediale…
#OfficineGomitoli
Il (buon) gusto dell’innovazione: il cibo come collante sociale
È pensabile far sì che la cucina possa costruire nuove forme di cittadinanza?
Interrogandosi sull’inventiva, sulle tradizioni, sul metissage e su tutto quel che riguarda le “ossessioni” legate al cibo, la Fondazione Premio Napoli sta facendo dialogare ricercatori, artisti e imprenditori nell’ambito del progetto “Il (buon)gusto dell’innovazione”, percorso che coinvolge i quartieri di piazza Garibaldi e di Montesanto.
La prima tappa ha avuto luogo proprio nella zona Aragonese giovedì 27 ottobre 2016 alle 17.00 presso il Centro interculturale Officine Gomitoli, con un incontro-dibattito a cui hanno preso parte Gabriele Frasca, presidente della Fondazione Premio Napoli, Gennaro Carillo (Università Suor Orsola Benincasa / Università di Napoli Federico II), Pasquale Sorrentino (Hotel Palazzo Caracciolo), Alfredo Guardiano (Astrea. Sentimenti di Giustizia), Andrea Morniroli (Cooperativa Dedalus, Centro interculturale Officine Gomitoli), Antonio Martiniello (Made in Cloister), Nicolangelo Gelormini (Made in Cloister) e Fabio Landolfi (Aste&Nodi- agenzia informale di sviluppo locale).
Partendo dal processo di rigenerazione urbana di notevole interesse, spontaneo, non pianificato, soprattutto non coordinato che è in atto nella zona di Porta Capuana, si è considerato come il “luogo della porta” sia un grande laboratorio per la convivenza tra le differenze…un luogo in cui le più diverse realtà dialogano di fatto, indipendentemente dalle intenzioni dichiarate dei soggetti coinvolti e un luogo in cui il “mezzo” della convivenza è costituito per molti versi dal cibo.
“Pur nella differenza tra i vari interventi un denominatore comune può essere individuato nel cibo come veicolo di legami sociali impensati tra le comunità che vivono a ridosso di Porta Capuana. Al tempo stesso, il discorso sul cibo implicherà una riflessione sui rapporti tra alimentazione corretta e reddito, con l’obesità e le patologie connesse diffusa dove i livelli reddituali sono più bassi”.
E in effetti è proprio così!
Il discorso sul rapporto tra cibo e innovazione, tradizioni locali e mode culinarie sempre più globali, coinvolge non solo gli “esperti” ma anche e soprattutto gli abitanti del territorio. Proprio per rafforzare l’importanza di questo aspetto e, allo stesso tempo, per favorire il coinvolgimento dei cittadini, sono stati coinvolti nel progetto due dei quartieri chiave della città, sia dal punto di vista della cultura gastronomica sia da quello artistico e imprenditoriale: Piazza Garibaldi (Area Aragonese) e Montesanto.
I prossimi incontri promossi nell’ambito del progetto, lasceranno tracce permanenti nei quartieri interessati. In particolare, per l’area di Montesanto verrà sviluppato un percorso di realtà aumentata basato su sensori di geolocalizazione che, attraverso smartphone, permetteranno di accedere a una narrazione multimediale di Montesanto attraverso le storie e i volti di chi ha scritto e sta continuando a scrivere la storia di un quartiere simbolo di Napoli (anche) attraverso il cibo.
È pensabile far sì che la cucina possa costruire nuove forme di cittadinanza?
Da quello che succede a Napoli, sembrerebbe sì.
#OfficineGomitoli
Presentazione del libro “Da Barbiana A Scampia: verso la comunità di apprendimento” di Paolo Battimiello e Viviana Reda
Mercoledì 26 ottobre alle ore 17:30 il Centro Interculturale Officine Gomitoli ospiterà la presentazione del libro “Da Barbiana A Scampia: verso la comunità di apprendimento” di Paolo Battimiello e Viviana Reda.
La scuola, oggi, ieri e domani, da Barbiana corre a Scampia in viaggio su di un treno sempre in corsa, quello della formazione. Dagli anni di Don Milani ad oggi sono cambiate molte cose ma ancora troppo spesso la scuola cura i sani e respinge i malati, alimentando l’abbandono e la dispersione scolastica. Ripensare alla scuola nelle tante periferie del Paese significa guadagnare la carta bianca che può continuare a tessere l’utopia dell’inclusione.
Ne discutono con gli autori:
Angelica Viola, cooperativa “L’Orsa Maggiore”
Alessandro Santoro, parroco Comunità “le Piagge” di Firenze
Lorenzo Luatti, Oxfam Italia
Vi aspettiamo @Officine Gomitoli, (ex lanificio) in Piazza Enrico De Nicola 46 Napoli Scala A I piano.
#OfficineGomitoli
Francesca Borri&Paolo Martino @OfficineGomitoli
“Quelli [i migranti] che vedete qui in Italia non sono neppure paragonabili per numero a tutti quelli che ci sono nella sola città di Istanbul eppure c’è la convinzione dello stato di emergenza…convinzione tutta sbagliata perché io i cadaveri sulle spiagge li ricordo fin da piccola…”
Con queste parole Francesca Borri ha cominciato a raccontare la sua verità, tutto quello che in questi anni ha vissuto sulla sua pelle e visto coi suoi occhi sulle carovane umane che si muovono senza sosta in cerca di un futuro, di una speranza e di una nuova umanità…
Classe 1980, dal suo punto di vista di inviata di guerra, Francesca ci ha aperto occhi e orecchie su mondi a noi totalmente estranei e lontani…chi sono i profughi siriani?
Sono persone che in realtà non vogliono partire…
Sono persone che dall’inizio dall’inizio del conflitto che li ha travolti, non si aspettavano una guerra così…
Sono persone che, quando tutto sarà finito, torneranno a casa e proveranno a ricostruire…
Sono persone la cui unica via di fuga è la strada che da Aleppo porta in Turchia…la strada più bombardata di tutte, dove si spara a qualunque cosa si muova, dove i bordi della carreggiata sono ormai delimitati dai cumuli di cadaveri…dai pezzi delle persone uccise mentre cercavano di scappare…di mettersi in salvo…
Sono persone, persone come noi.
E noi, come le osserviamo?
“Quando metti la camera da presa in un punto, non puoi esimerti dalla responsabilità di averla messa in quel punto e non in un altro.”
Così Paolo Martino, documentarista che frequenta da anni il Medio Oriente, dove ha conosciuto la quotidianità, i sogni e le delusioni dei rifugiati, ha sintetizzato il nostro modo di guardare a quelle persone con la metafora di uno strumento che lui conosce bene: la macchina da presa.
Lo sguardo “da macchina da presa” del mondo occidentale, ha spiegato Paolo, è abituato a guardare a queste persone associando loro soltanto la disperazione, la miseria senza spostare lo sguardo oltre…
Per esempio sul fatto che sono persone dalle mille risorse, dal grande coraggio, dall’infinito ingegno e dalla grandissima determinazione…sul fatto che utilizzano tutti i mezzi che hanno loro disposizione per arrivare dove vogliono…sul fatto che la democrazia (nel senso più antico del termine) non è una cosa che ricercano ma un qualcosa che conoscono meglio di noi…
Ce lo ha mostrato Paolo con questo suo video : La democrazia quotidiana dei migranti: il consiglio di Idomeni. Nel campo di Idomeni, al confine tra Grecia e Macedonia, infatti ogni giorno i migranti si riuniscono in consiglio. Per discutere del loro futuro e delle strategie per attirare l’attenzione del mondo sulla loro situazione disperata.
Riflettendo sul nostro fare di queste persone un semplice oggetto di compassione o, all’estremo opposto, di sfruttamento, Francesca e Paolo hanno sottolineato come chiunque sia fuggito da un filo spinato con i colpi di mortaio alle spalle, meriti invece da parte di chi lo “accoglie” soltanto UMANITA’.
Un pomeriggio in cui il racconto, la parola e le immagini non hanno semplicemente descritto ma hanno creato, hanno fatto immedesimare, pur rimanendo in disparte…
Un pomeriggio in cui si è preso atto che certe cose esistono…e che se esistono devono e possono essere cambiate.
#OfficineGomitoli
Officine Gomitoli @Gnam, l’Agricoltura in Campania conta.
GNAM è la mostra permanente sull’educazione alimentazione, promossa dalla Regione Campania, Assessorato Agricoltura.
GNAM sia perché acronimo di mangiar in modo gustoso e naturale sia perché parola onomatopeica che ricorda il suono di quando si mastica.
Abitudini alimentari scorrette, diffusione di modelli indotti, omologazione dei comportamenti alimentari, allontanamento dalle tradizioni enogastronomiche e culturali del proprio territorio, infatti, hanno suggerito di promuovere, partendo dai più giovani, uno stile di vita sano, anche attraverso un comportamento alimentare consapevole ed equilibrato, ricucendo il legame con il territorio e le tradizioni.
L’iniziativa è nata per trasferire l’importanza del settore alle nuove generazioni e trasmettere loro quali sono i segreti del mangiare sano, quale è il ruolo e la rilevanza dell’agricoltura per l’economia e il benessere dei cittadini.
In un mix di spezie, chicchi, colori e sapori re-inventati, il Centro Interculturale Officine Gomitoli c’era…
Stefano Benni&Giulia Tagliavia @Officine Gomitoli
Più di 300 persone, in un’atmosfera unica, con due grandi artisti che hanno regalato al pubblico una serata emozionante per sostenere progetti di formazione rivolti a ragazze e ragazzi, italiani e migranti…
Una serata di alternanza tra allegria e riflessione, omaggi alla disobbedienza e al blues…
Una serata in cui il suono del pianoforte ha regalato emozioni e perfino un omaggio a David Bowie…
Una serata in cui con delicatezza e professionalità suono e luci hanno reso l’atmosfera calda ed avvolgente…
#OfficineGomitoli
Ph. Emilio Morniroli