Rolling in the Deep @Officine Gomitoli
Si inizia la lezione riscaldando la voce attraverso i vocalizzi e subito si riparte con la ripetizione del brano corale Heal the World, affinando sempre di più l’esecuzione attraverso interventi differenziati e l’aggiunta del battito delle mani, si crea così sempre più empatia tra i partecipanti. Dopo alcune esibizioni singole, si inizia a costruire insieme un nuovo brano, la cui voce principale sarà di Federica. La canzone in questione è Rolling in the Deep di Adele e si iniziano a studiare gli interventi corali da inserire per rendere questa canzone di tutti.
Un viaggio dentro l’Odissea @Officine Gomitoli
Un viaggio all’interno dell’Odissea… recitata rigorosamente in versi riadattati, che narra delle avventure di Ulisse tra non solo gli incontri con il Ciclope Polifemo, la maga Circe, le Sirene ammaliatrici, Scilla e Cariddi ma fa fuoriuscire anche le idee di “casa”, “guerra”, “affetto”, “famiglia”, “paura”, “gioia”…
Cosa dunque ci accomuna ad Ulisse, che per le sue abili astuzie era conosciuto tra gli uomini e la sua fama saliva al cielo? Il bisogno di viaggiare, di tradire e di pentirsi d’averlo fatto, la necessità di radici e di mura a cui tornare.
Un uomo tra gli uomini anche quando, grazie all’intelligenza e al calcolo delle cose da fare per sopravvivere, cerca di cambiare la propria sorte…
Un Paese di Calabria. Proiezione del film @Officine Gomitoli
Riace: un paese da cui i giovani sono fuggiti per costruire altrove il loro futuro, lasciando dietro di sé case abbandonate e un paese di vecchi.
Destinato a morire? Forse no.
Perché intanto ondate i migranti in fuga dalla guerra e dalla povertà hanno iniziato ad approdare sulle coste calabresi e quegli sbarchi, che tanti vedono come un pericolo, sono diventati per Riace la speranza di una rinascita.
La storia di un’amministrazione e di una cittadinanza che hanno saputo guardare lontano, facendo dell’accoglienza e dell’integrazione una missione.
Un racconto fatto di persone, di vite trapiantate e devozione popolare, impegno politico e lotta alla ‘ndrangheta.
La cronaca di una trasformazione coraggiosa guidata da un principio: nessuno si salva da solo.
Officine Gomitoli ha ospitato la proiezione del film su questa storia di Riace, un borgo rigenerato proprio dall’accoglienza e dall’interazione con i migranti, analizzando e dibattendo su come l’attenzione di una comunità all’accoglienza di chi approda sia di vitale importanza.
Canti e controcanti @Officine Gomitoli
Dopo un ripasso di tecnica vocale: respirazione e vocalizzi, si ricomincia a costruire in coro l’esecuzione del brano Heal the world, ci si suddivide in gruppi per impostare i controcanti e si studiano insieme le note più difficili della canzone. Si dà poi spazio alle esibizioni libere e ai singoli, a coloro che nelle precedenti lezioni non avevano avuto modo di esibirsi e cantare, ed è così che, come per magia, la canzone del singolo diventa di tutti e coloro i quali la conoscono iniziano a cantarla.
Forme performanti @Officine Gomitoli
Sesta tappa del laboratorio “Forme migranti” a Officine Gomitoli…
I ragazzi e le ragazze, utilizzando pastelli a cera e tutta la loro fantasia, lavorando i coppia gli uni di fronte alle altre hanno stavolta creato delle “forme performanti”…
Cosa vedo io in te?
Cosa vedi tu in me?
Tutto prende forma…
Curiosità fotografica @Officine Gomitoli
Cosa deve avere una foto per stimolare curiosità e interesse?
Perché?
Quali sono stati gli approfondimenti di arte e fotografia che intrigano di più?
Quali le curiosità artistiche che ricevono un maggior numero di click e like?
Raccontandosi attraverso una (o più) foto, i ragazzi e le ragazze del laboratorio fotografico di Officine Gomitoli hanno espresso la loro “curiosità fotografica”…
“Di questa foto mi incuriosisce molto la cornice di questa foto nella foto stessa”
“In questa foto è come se le statue fossero state rese davvero di carne”
“Una foto di una precisione chirurgica, coglie l’attimo preciso”
“Di questa foto è particolare l’inventiva: come si è pensato di poter fotografare il volo, senza volare realmente (o quasi)”
“In questa foto c’è la libertà accordata con la simmetria e il colore, è particolare”
“La foto mi incuriosisce perchè racconta la nostra città: giovane, vecchio, antico, moderno…c’è lo spazio aperto e c’è il particolare”
“Mi piace molto, per i colori in particolare, e per questo strano intreccio di mani che pare non avere inizio, come se non appartenessero a nulla”
“Salgado, incuriosisce la forza della resistenza in questa foto”
“Le tenerezza in fondo all’oscurità. Questa foto è come se raccontasse la luce in fondo al tunnel”
“Se solo quel portone fosse stato al centro”
“Geometria, linee e colori, attirano tanto in questa foto”
“Onirico e inquietante. Gli occhi della persona sulla sinistra sono qualcosa di assurdo. Terrificante ma reale. Adoro.”
“Non è necessario che ci sia sangue, per far spavento”
“Indicazioni per il nulla? l colore del cielo è qualcosa di meraviglioso.”
“A testa in giù” – Laboratorio di ludopedagogia con Ariel Castelo e Liscìa @Officine Gomitoli
Nell’ambito delle attività previste al Centro Interculturale “Officine Gomitoli”, proponiamo un percorso di formazione con il metodo della Ludopedagogia rivolto ad insegnanti, operatori ed operatrici, educatrici ed educatori.
La proposta, strutturata in tre moduli, e facilitata dall’equipe di Liscìa e da Ariel Castelo (uno dei fondatori del metodo) è quella di sperimentare una metodologia più efficace e profonda, rispetto al ruolo educativo che assolviamo. Nel nostro lavoro educativo, che ha una forte chiave di cambiamento e azione sociale, è importante operare insieme anche sul piano più profondamente umano.
Il metodo, che utilizza il gioco come canale privilegiato di lavoro, ha potere di trasformazione e stimolo, di costruzione di un “sapere” e di un “fare” capace di trasformare la realtà e dare l’opportunità di sperimentare nuove forme di incontro e conoscenza, rivedendo ruoli e ridisegnando relazioni educative.
L’obiettivo a lungo termine è quello di avvicinare i giovani ai temi legati alla prevenzione e al contrasto del razzismo, delle discriminazioni, dei bullismi e della violenza, alla decostruzione degli stereotipi, che sovente sono alla base di fenomeni di intolleranza e disparità.
Sarà occasione per sperimentare nuove modalità di stare nella relazione, partire dalla leva del piacere di cui il gioco è portatore.
I laboratori si terranno l’11 e 12 novembre presso Officine Gomitoli dalle ore 9.00 alle ore 17.00, mentre il 9-10-11 dei mesi di febbraio e marzo in fasce orarie che saranno comunicate ad inizio laboratorio.
Per iscriversi è necessario inviare una mail all’indirizzo officinegomitoli@coopdedalus.org entro il 4 novembre.
I posti sono limitati ed è previsto un contributo di 50 euro per la partecipazione ai tre moduli.
Nota sul metodo: La Ludopedagogia nasce in Uruguay, più di 30 anni fa, sotto la dittatura militare, come forma di resistenza alla repressione e metodo per relazionarsi agli altri, diventando esperienza specifica dell’Educazione Popolare nella quale si incontrano due dimensioni quella Ludica e quella Pedagogica._
Per “Ludica” si intende la dimensione della fantasia, del gioco – per “Pedagogia” si intende il sapere, la possibilità di conoscere e trasformare la realtà.
La Ludopedagogia infatti ha come obiettivo principale quello di attivare azioni individuali e collettive volte al cambiamento della realtà: può essere occasione per disimparare e destrutturare stereotipi acquisiti, può essere un luogo dove, attraverso il gioco, creatività e conflitto possono diventare occasione per individuare un’altra strada.
Forme Migranti – Il cielo…in più stanze @Officine Gomitoli
Altri preziosi momenti del laboratorio di illustrazione “Forme migranti” sul tema del viaggio…
Questa volta “Il cielo” è stato il tema dell’incontro…
I/le ragazzi/e hanno raccontato
Il cielo sereno…
Il cielo tempestoso…
Il cielo stellato…
Il cielo pieno di bianche nuvole…
Il cielo in tutte le sue forme e in tutte le stanze di Officine Gomitoli…
Premiazione Borse Dina Danza 2017 @Officine Gomitoli
Borse di studio finalizzate al sostegno dell’inclusione sociale e di contrasto alla dispersione scolastica di ragazze e ragazzi immigrati a Napoli, questo è l’obiettivo con cui l’associazione Leonarda Danza, in collaborazione con la cooperativa Dedalus, ogni anno premiano studenti e studentesse che, con loro particolari elaborati, si distinguono su un tema diverso di anno in anno…
Il conferimento delle borse di studio punta ad incentivare la frequenza scolastica, premiando il successo scolastico e favorendo l’inclusione sociale delle ragazze e dei ragazzi immigrati, e/o figli di almeno uno dei genitori immigrati, studenti delle scuole elementari, medie e superiori della città di Napoli. Le borse di studio sono finanziate con i fondi raccolti e messi a disposizione dall’Associazione Leonarda danza Onlus, dalla Cooperativa sociale Dedalus e grazie alle donazioni di soci, amici, enti privati e pubblici.
Quest’anno il tema prescelto è stato: “Lo stare insieme”…
Per il bando 2017-18 sono state presentate complessivamente 17 domande: 1 per il concorso rivolto alle classi; 5 di allievi che si iscriveranno alle scuole medie superiori e 11 presentate da ragazzi di classi elementari e di prima e seconda media.
La Commissione ha apprezzato tutti i lavori presentati: temi, disegni e due video.
All’unanimità sono stati selezionati: il lavoro presentato dalle classi 2C e 2A dell’I.C. Palasciano di Pianura per il lavoro di classe.
Per le due borse di cinquecento euro sono state selezionati i lavori di: Yatish Banger, della I media dell’IC Bovio Colletta, Mot Sefora Gilia, (N.16) della II media dell’I.C. Bonghi.
Per le borse tutoring per i ragazzi che si iscrivono al primo anno delle superiori sono stati selezionati i lavori di due studenti:
De La Cruz Antonella (N.7) dell’I.C. D’Aosta Scura, plesso Gianturco
Bdiri Karim (N.12) dell’I.C. Bonghi.
Le premiazioni si sono svolte lunedì 9 ottobre, presso Officine Gomitoli e sono state precedute da un laboratorio di “Costruzione del libro” in cui tutt* i/le partecipanti hanno imparato come costruire, rilegare e personalizzare il proprio “libretto dei desideri”…