Giocando “A testa in giù” con Ariel Castelo

È terminato il primo modulo del laboratorio di Ludopedagogia “A testa in giù”, che si è tenuto a Officine Gomitoli con Ariel Castelo e l’Associazione Liscìa.

Il gioco, attraverso la sua capacità di generare piacere, benessere, condivisione e fiducia, può essere uno strumento di consolidamento e rigenerazione delle relazioni e soprattutto uno strumento di trasformazione del reale e scardinamento dei pregiudizi…

Ci vediamo a febbraio al secondo modulo per giocare ancora ed osare di più!

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“A testa in giù” – Laboratorio di ludopedagogia con Ariel Castelo e Liscìa @Officine Gomitoli

Nell’ambito delle attività previste al Centro Interculturale “Officine Gomitoli”, proponiamo un percorso di formazione con il metodo della Ludopedagogia rivolto ad insegnanti, operatori ed operatrici, educatrici ed educatori.

La proposta, strutturata in tre moduli, e facilitata dall’equipe di Liscìa e da Ariel Castelo (uno dei fondatori del metodo) è quella di sperimentare una metodologia più efficace e profonda, rispetto al ruolo educativo che assolviamo. Nel nostro lavoro educativo, che ha una forte chiave di cambiamento e azione sociale, è importante operare insieme anche sul piano più profondamente umano.

Il metodo, che utilizza il gioco come canale privilegiato di lavoro, ha potere di trasformazione e stimolo, di costruzione di un “sapere” e di un “fare” capace di trasformare la realtà e dare l’opportunità di sperimentare nuove forme di incontro e conoscenza, rivedendo ruoli e ridisegnando relazioni educative.

L’obiettivo a lungo termine è quello di avvicinare i giovani ai temi legati alla prevenzione e al contrasto del razzismo, delle discriminazioni, dei bullismi e della violenza, alla decostruzione degli stereotipi, che sovente sono alla base di fenomeni di intolleranza e disparità.

Sarà occasione per sperimentare nuove modalità di stare nella relazione, partire dalla leva del piacere di cui il gioco è portatore.

I laboratori si terranno l’11 e 12 novembre presso Officine Gomitoli dalle ore 9.00 alle ore 17.00, mentre il 9-10-11 dei mesi di febbraio e marzo in fasce orarie che saranno comunicate ad inizio laboratorio.

Per iscriversi è necessario inviare una mail all’indirizzo officinegomitoli@coopdedalus.org entro il 4 novembre.

I posti sono limitati ed è previsto un contributo di 50 euro per la partecipazione ai tre moduli.

Nota sul metodo: La Ludopedagogia nasce in Uruguay, più di 30 anni fa, sotto la dittatura militare, come forma di resistenza alla repressione e metodo per relazionarsi agli altri, diventando esperienza specifica dell’Educazione Popolare nella quale si incontrano due dimensioni quella Ludica e quella Pedagogica._

Per “Ludica” si intende la dimensione della fantasia, del gioco – per Pedagogia si intende il sapere, la possibilità di conoscere e trasformare la realtà.

La Ludopedagogia infatti ha come obiettivo principale quello di attivare azioni individuali e collettive volte al cambiamento della realtà: può essere occasione per disimparare e destrutturare stereotipi acquisiti, può essere un luogo dove, attraverso il gioco, creatività e conflitto possono diventare occasione per individuare un’altra strada.

Laboratorio di ludopedagogia sull’educazione alle differenze @OfficineGomitoli

In occasione della rassegna“Marzo Donna 2017 – Una Rete di Opportunità”, promossa dall’Assessorato alla Qualità della Vita e alle Pari Opportunità del Comune di Napoli, martedì 14 marzo dalle 9:30 alle 13:30 presso il Centro Interculturale “Officine Gomitoli”, la Cooperativa sociale Dedalus realizzerà un laboratorio di ludopedagogia sui temi della violenza di genere, stereotipi sessuali e di genere, omofobia e bullismo, mirato a smontare visioni inflessibili e stereotipate che sovente sono alla base di fenomeni di intolleranza e discriminazione.
La presente iniziativa formativa, di tipo laboratoriale, sarà destinata a studenti e studentesse dell’Istituto Comprensivo 20 “Villa Fleurent” e mirerà a stimolare la capacità di riflettere sull’emotività, sui conflitti, fallimenti, rifiuti e il senso di inadeguatezza che spesso “abitano” i ragazzi.
La giornata laboratoriale di ludopedagogia sarà realizzata dalla Cooperativa Dedalus, con esperienza ultradecennale in attività di contrasto alla violenza sulle donne, e dall’Associazione Liscìa che promuove il metodo della ludopedagogia: metodo che nasce in Uruguay e che promuove il Gioco come veicolo di promozione della partecipazione.

#OfficineGomitoli

Sabrynex @Officine Gomitoli&Laboratorio ludopedagogico sui sentimenti

“Cos’è per te l’amore?”

“Cosa non vorresti mai ricevere per S.Valentino?”

“Si può cambiare per amore?”

“Tre parole per descrivere un uomo”

“Tre parole per descrivere una donna”

Prima di entrare in una stanza, provare a rispondere almeno a due di queste domande appiccicando un post-it a forma di cuore su un pannello e poi prendendo posto…

Così è cominciato il laboratorio ludopedagogico sui sentimenti @OfficineGomitoli…

Così attraverso il gioco, per conoscersi, per entrare in contatto, per sciogliere la timidezza i ragazzi e le ragazze presenti hanno cominciato a confrontarsi…e a confrontarsi su uno dei temi più difficili di sempre: l’amore…

Insieme a Sabrina Efionay (in arte Sabrynex), giovanissima blogger/scrittrice di origini nigeriane, il pomeriggio è passato partendo proprio dalla lettura di alcuni estratti dei suoi libri che, attraverso la storia d’amore tra Cher e Hunter, hanno fatto riflettere i ragazzi e le ragazze su tanti temi legati all’amore: la libertà, la gelosia, la dipendenza affettiva, il possesso, la fiducia e la felicità…

Stimolati/e dalla filosofa Simona Marino e da Tania Castellaccio, responsabile area accoglienza donne della Cooperativa Dedalus, i ragazzi e le ragazze hanno tirato fuori pensieri e paure, mettendosi in gioco e senza paura di “esporsi”…

L’incontro, chiuso dai saluti e dalle considerazioni dell’assessore Alessandra Clemente, si è concluso con una frase, tratta proprio da uno dei libri presentati da Sabrynex:

“Stare insieme senza ferirsi” è possibile [?]

#OfficineGomitoli

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