#SilenceHate. Giovani digitali contro il razzismo
Il 7 e l’8 giugno Officine Gomitoli ha ospitato #SilenceHate Giovani digitali contro il razzismo un incontro/formazione organizzato da COSPE sull’hate speech on line e i modi di contrastarlo.
Mirando a combattere la diffusione su Internet dei discorsi d’odio (hatespeech) nei confronti dei migranti e delle minoranze, attraverso l’educazione ai media dei giovani #SilenceHate ha propone un breve corso di formazione con l’obiettivo di fornire ai/alle docenti e ad educatori ed educatrici strumenti di analisi e strumenti operativi per riconoscere, prevenire e combattere l’odio, online e offline, attraverso l’educazione ai media, l’approccio interculturale e il coinvolgimento attivo dei ragazzi e delle ragazze.
La formazione, ha alternato interventi teorici ad attività di scambio e giochi di ruolo, il tutto basato sul modulo didattico creato da Cospe e Cooperativa Zaffiria ‘Media education e hatespeech. Quaderno di lavoro. Capire e gestire l’hatespeech per prevenirlo e contrastarlo’
Presentazione libro “In cattedra con la valigia: gli insegnanti tra stabilizzazione e mobilità” @Officine Gomitoli
Incontro e confronto sul libro “In cattedra con la valigia: gli insegnanti tra stabilizzazione e mobilità” a cura di Michele Colucci, Stefano Gallo -Donzelli Editore.
Le migrazioni e il pendolarismo del personale docente nelle scuole italiane rappresentano un fenomeno sociale importante e radicato nel tempo, che per la prima volta viene affrontato a livello scientifico nella ricerca “In cattedra con la valigia. Gli insegnanti tra stabilizzazione e mobilità. Rapporto 2017 sulle migrazioni interne in Italia”.
Il volume, curato da Michele Colucci e Stefano Gallo dell’Istituto di studi sulle società del Mediterraneo del Consiglio nazionale delle ricerche (Issm-Cnr) ed edito da Donzelli, affronta la questione in modo esaustivo e con un rigoroso approccio scientifico, grazie al coinvolgimento di un nutrito gruppo di studiosi appartenenti alle discipline più diverse: storici, demografi, sociologi, pedagogisti, storici dell’educazione.
Scarica il programma.
Vi aspettiamo martedì 17 aprile alle h.17:00 a Officine Gomitoli, Piazza Enrico De Nicola, 46 scala A, I piano
Prepariamo il Carnevale @Officine Gomitoli
Ogni Paese ha i suoi abitanti, ogni abitante ha la sua testa, e ogni testa almeno un cappello.
Questo è lo spirito con cui i ragazzi di Officine Gomitoli ha deciso di partecipare alla sfilata di questo Carnevale: un giro del mondo (e un viaggio del tempo) seguendo come filo conduttore i cappelli di gommapiuma!
Copricapi, berretti, turbanti, cose da mettere in testa: diversi per ogni cultura e per ogni periodo, che indicano anche la appartenenza sociale, il ruolo, il lavoro, la funzione di ciascuno di noi…
I ragazzi si sono divertiti realizzando i cappelli di varie nazionalità mettendoci impegno e dando espressione ai propri gusti. In ogni cappello si può ritrovare ognuno di loro, i loro sentimenti e il loro modo di vedere le cose.
Ogni cappello ha una nazionalità diversa ma rappresenta un tratto comune: “diritto alla cittadinanza”, la voglia, il desiderio di avere la cittadinanza.
Per la preparazione dei cappelli, i ragazzi hanno usato la gomma-piuma, bostik e bomboletta vernice spray, per l’assemblaggio tanta, tanta passione.
Oltre ai cappelli, anche mani di gommapiuma…perchè?
Lo scoprirete solo alla prossima puntata…
Il mondo con gli occhi di…Mimmo Jodice @Officine Gomitoli
Come ci aspettavamo, è stato emozionante ritrovarsi di nuovo tutti in quell’aula, pronti a ripartire con il corso, e con un programma totalmente nuovo; guarderemo il mondo con gli occhi di alcuni fotografi che hanno cambiato il nostro modo di percepire la realtà. Il primo di questa lunga serie non poteva che essere Mimmo Jodice: un visionario a tutti gli effetti, un innovatore – quasi – inarrivabile le cui parole, ascoltate in quella video-intervista – che facevano da sottofondo alla sequenza semi-onirica delle sue foto – ci hanno letteralmente proiettato verso un mondo che pullula d’introspettività. Tuttavia, non ci è voluto molto tempo prima che la malinconia bussasse alla nostra porta: Massimiliano, uno dei componenti della classe, è in procinto di partire; calorosamente ci siamo salutati, non senza augurargli buona fortuna per il suo futuro. Ci mancherà tanto la sua perenne positività, ma speriamo vivamente che questo cambiamento dia i suoi frutti e gli riservi tutto ciò che merita. Perché lo merita.
In uscita per applicare quanto visto…
Come Odisseo @Officine Gomitoli
Il tema centrale dell’Odissea…
Le vicende del suo protagonista che, costretto ad abbandonare la terra di origine, si sposta per mare in balia degli eventi naturali, tentando di ritornare a casa, tra popoli che talvolta lo accolgono con rispetto, ma con diffidenza iniziale, e altri che lo respingono.
I ragazzi e le ragazze così impersonando viaggiatori sperduti/e, attraverso esercizi di improvvisazione libera, imparano a raccontare cos’è per loro il viaggio…acquisendo una più ampia consapevolezza di sé e una nuova sensibilità e mettendo in evidenza il loro mondo interiore fatto di sensazioni, emozioni, immagini e ricordi che sono l’origine del nostro essere.
Danza e teatralizzazioni di scene di vita vissuta con i propri cari si alternano nel corso del laboratorio, in cui i ragazzi e le ragazze dedicano molta attenzione all’ascolto reciproco, sperimentando le proprie capacità di sentire, guardare, copiare, integrarsi, interagire, distinguersi e/o omologarsi.
Siamo tutti in grado di cantare @Officine Gomitoli
La lezione inizia con esercizi di respirazione e vocalizzi.
Il gruppo è molto folto, ci sono nuovi arrivati che si presentano alla classe con esibizioni individuali di brani scelti in base ai propri gusti musicali, attività finalizzata alla conoscenza, socializzazione e consolidamento del gruppo classe.
L’insegnante incoraggia i ragazzi ad esprimersi liberamente, correggendo solo la respirazione qualora sia necessario. Successivamente vengono proposte alcune idee per la realizzazione di uno spettacolo di fine corso, che vengono accolte con entusiasmo, anche se qualcuno mostra ancora timidezza nel mettersi in gioco.
Seguono alcune esibizioni collettive, tra cui I will survive di Gloria Gaynor, che fa ballare tutti i presenti creando un’atmosfera di divertimento e condivisione.
Laboratorio di teatro-danza “Appunti di viaggio” @Officine Gomitoli
Il laboratorio, oltre a fornire un bagaglio di conoscenza tecnica, intende sviluppare una discussione, un confronto.
Il tema centrale condiviso con i partecipanti sarà quello del “viaggio” individuale e collettivo, reale o metaforico. Vari esercizi di consapevolezza corporea e spaziale saranno fondamentali per creare una “base” comune su cui agire e poter poi innescare una serie di percorsi didattici che porteranno all’individuazione di materiale fisico e drammaturgico che emergerà dalle sessioni di improvvisazione.
La metafora del viaggio trova particolare spazio nella letteratura di tutti i tempi, nell’arte e ultimamente anche nei testi delle canzoni. L’intero percorso di formazione avrà, come esito, un forma spettacolare in cui le varie esperienze avute si possano trasformare in racconto corale.
Da mercoledì 10 gennaio. Tutti i mercoledì ore 15.00 – 18.00 @Officine Gomitoli.
Laboratorio artistico interculturale “Il giro del mondo in mille città” @Officine Gomitoli
Nel corso del laboratorio artistico interculturale “Il giro del mondo in mille città”, ragazze e ragazzi di diverse nazionalità, MSNA e 2G, saranno guidati in un vero e proprio viaggio: realizzeranno, con la tecnica dell’acquerello,
delle illustrazioni rappresentative di diverse città del mondo e le arricchiranno con l’ “hand lettering”.
Le città verranno presentate attraverso immagini, testi scritti, documentari, video e musica e gli stessi partecipanti saranno invitati a presentare la propria città d’origine.
Da mercoledì 10 gennaio, tutti i mercoledì ore 15.00 – 18.00 @Officine Gomitoli
Buoni propositi per il 2018 @Officine Gomitoli
“Mi sono trovata veramente bene e ho potuto non solo conoscere nuove persone ma partecipare a laboratori innovativi che non troverei normalmente. Questa felicità l’ho trovata non solo nel laboratorio a cui ho partecipato ma anche in tutti gli altri”
Con la volontà di approfondire il rapporto tra i ragazzi e le ragazze e lo “spazio” Officine Gomitoli, nonché per dare avvio ad un percorso di (auto)valutazione, è stato proposto un incontro…
Tre parole che ti vengono in mente pensando ad Officine Gomitoli…
Tre cose che ti sono piaciute e tre cose che non ti sono piaciute del laboratorio che hai frequentato.
Che attività ci proporresti/ ti piacerebbe fare nei prossimi mesi?
Partendo da queste tre semplici domande, si è dato inizio ad una discussione partecipata su cosa ha rappresentato per loro l’intero anno passato insieme e su quali sono le loro aspettative (e proposte) per quello appena iniziato. La prima cosa emersa dai ragazzi e dalle ragazze presenti è stato riconoscere che non tutti i luoghi sono per loro uguali e che alcuni sono dotati di una capacità di attrazione decisamente superiore rispetto ad altri. Nella discussione con loro è infatti emerso che, sul territorio, esistono luoghi che possiedono la forza di calamite in grado di attirare quasi la popolazione giovanile così come all’opposto, ve ne sono altri che alimentano in loro una repulsione, ambienti che non riescono a intercettare la loro sensibilità e che per questo vengono sistematicamente evitati. Partendo da questa premessa, fatta da loro, è poi emerso che l’attrattività o la non attrattività di certi luoghi non dipende dalle loro caratteristiche fisiche, sociali e simboliche ma piuttosto dall’atmosfera creata dal mix di questi elementi. Così, posizione condivisa è stata quella per cui i luoghi non sono semplici contenitori o spettatori nella vita di un giovane, ma vengono da essi percepiti e vissuti come dei veri e propri laboratori di costruzione del senso e dell’identità.
Partendo da domande da cui è poi scaturito uno scambio di opinioni assembleare, è emerso che Officine Gomitoli rappresenta per i ragazzi e le ragazze uno spazio di ritrovo per le attività del tempo libero, in cui si sono trovate e si coltivano parte delle amicizie del periodo adolescenziale-giovanile. Officine Gomitoli è stato quindi identificato come un punto di riferimento per il ritrovo ma anche per la costruzione della propria visione delle cose della vita e di emersione di alcuni inattesi tratti relazionali e orientamenti simbolici che, proprio in questi spazi, trovano espressione sulla base dell’esigenza di vivere delle relazioni in maniera tangibile e in ambienti informali, aperti e in contatto col fluire della vita. L’immagine comune che ai/alle giovani è venuta in mente pensando ad Officine Gomitoli è stata quindi quella di un ambiente nel quale si ritrovano tracce di relazione tra persone conosciute ed estranei, un luogo nel quale si trascorrono attimi di vita comune, in cui si riscopre anche la convivialità del consumare cibo e bevande insieme ad altri mentre si scambiano e si formano opinioni.
Considerato un luogo nel quale si ri-attivano comunicazioni e relazioni che spesso non trovano altri spazi per manifestarsi, soprattutto nel rapporto tra giovani adolescenti italiani e con background migratorio, quello che è stato curioso scoprire è che i/le giovani sentono poi l’esigenza di comunicare questa esperienza socializzante, immortalandola con fotografie condivise sui social network. Sugli account Istangram così come su quelli Facebook dei ragazzi e delle ragazze che quotidianamente frequentano le attività laboratoriali infatti, di recente Officine Gomitoli è diventato uno dei luoghi privilegiati per i selfie, ovvero per quei autoritratti fotografici volti alla esplicita esibizione di sé stessi, delle proprie attività e dei propri amici. Curioso è stato notare come le stesse parole ricorrenti negli hashtag dei ragazzi e delle ragazze, siano state poi le stesse emerse in risposta alle nostre domande per dare il via alla discussione. Ci siamo ritrovati così davanti a tag come: #luogodelcuore #ilmioluogofelice #felicità #stareinsieme #amici #libertà #famiglia e così via.
La centralità di Officine Gomitoli è stata spiegati dai ragazzi e dalle ragazze col fatto che nella ricerca di spazi in cui vivere le relazioni amicali, l’idea del divertimento e del dare libera espressione di sé, essi prediligono luoghi aperti e meno formalizzanti
Rendersi conto della grande domanda di socialità rivolta a Officine Gomitoli, e della caratteristica specifica che i ragazzi e le ragazze gli attribuiscono, quella cioè di essere uno spazio vivo, che ascolta e dialoga e che li fa sentire parte di “qualche cosa”, è stata l’occasione per riflettere sulla concreta possibilità di agganciare i giovani e di avvicinarli stabilmente ai contesti espressivi ed educativi, dove è possibile incontrarsi, frequentarsi, fare amicizia, far sbocciare l’amore o scambiarsi opinioni, consigli o dove serenamente confrontarsi con altri senza riserve, disagi o paure.